Sentenza alluvione 2009, le reazioni

Sentenza alluvione 2009, le reazioni

Alessandra Serio

Sentenza alluvione 2009, le reazioni

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mercoledì 27 Aprile 2016 - 15:03

Amaro il commento dei familiari delle vittime, perplessi per la mancata condanna dei tecnici. No comment dalle associazioni ambientaliste. Buzzanca: "E' un giorno triste".

E' una ferita insanabile non soltanto per il territorio ma anche per la coscienza dei messinesi, quella inferta con l'alluvione del 1 ottobre 2009. Impossibile dimenticare quella notte in cui i primi allarmi arrivavano in radio, la voce metallica attutita dal rumore della pioggia torrenziale, l'eco dei morti e della distruzione che la mattina dopo, alla luce del sole, sono apparsi a tutta l'Italia. Sono serviti tre giorni per fare la conta dei morti: 35, 2 corpi non saranno mai ritrovati, altrettanti per cominciare a liberare Giampieri, Itala e Scaletta dal fango, grazie ai vigili del Fuoco, la Forestale, gli uomini della Protezione civile e decine e decine di volontari che hanno spalato ininterrottamente. Mentre i detriti venivano spostati, emergevano sotto le case quel che restava dei corpi divelti delle vittime, spesso sotto gli sguardi allucinati e sconvolti dei figli, dei mariti, dei genitori. Per le settimane successive è stato un alacre lavoro per sfollare le popolazioni rimaste senza casa, quelle intrappolate nei villaggi collinari, oggi disabitati, per riaprire le vie di collegamento e per trovare nuove sistemazioni, pur provvisorie, ai sopravvissuti. Poi per ricomporre i cadaveri, consentirne l'identificazione. A lungo nell'obitotio del Policlinico sono rimasti i corpi di donne senza nome né famiglia, forse immigrate irregolari, che nessuno ha voluto o potuto riconoscere. Poi gli strazianti funerali al Duomo, con i palloncini bianchi accanto alle bare dei piccolissimi che hanno perso la vita nel fango, il ricordo degli eroi – come il giovane marinaio Simone Neri, che ha perso la vita per salvarne molte altre, eroe simbolo di quella notte.

Oggi i familiari delle vittime possono sperare in un risarcimento, e si sono visti liquidare provvisionali per quasi 3 milioni di euro complessivi. Ma resta l'amarezza per le molte assoluzioni.

"Da un punto di vista umano per i sindaci dispiace, li abbiamo visti all'opera nel dopo alluvione, ma è giusto che gli amministratori paghino per la mancata messa in sicurezza. Credo che però anche i tecnici abbiano avuto la loro responsabilità in quegli eventi. E' comunque un segnale, finalmente in Italia qualcuno paga per questi tipi di disastro, ma non credo che i tecnici debbano rimanere fuori".

E' questo il commento di Fulvio Manganaro del Comitato Salviamo Giampilieri, la sigla spontanea dei residenti formatasi subito dopo la tragedia.

"Sono molto delusa, solo due condannati e gli altri assolti nonostante prove lampanti, questa sentenza mi lascia perplessa". Lo dice all'Ansa Raffaella Ingrassia, madre di Leo e Christian Maugeri, 21 e 22 anni. "Io volevo solo giustizia ma non c'è stata. Altri sono contenti perché a loro interessava solo il risarcimento, a me no. I miei figli non hanno prezzo. Li hanno massacrati nuovamente". "E 'incredibile che i tecnici siano stati assolti – prosegue – perché dopo la precedente alluvione del 2007 sapevano tutto e non hanno fatto niente. Dopo la morte dei miei figli per me non c'è vita, la passo andando al cimitero a trovarli. Ieri Christian avrebbe compiuto 29 anni".

La signora Raffaella ha seguito dal balcone di casa di una vicina i lavori dei volontari che per due giorni hanno scavato in quel che rimaneva della sua casa per ritrovare letterarlmente sotanto i "pezzi" dei corpi dei suioi due figli, tra macerie di mura e colline e i pezzi di ricordi di una vita distrutta: i vestiti dei due figli, il costume di carnevale di uno di loro, i frammenti dei loro giornali e tanto altro.

Preferiscono non commentare le associazioni ambientaliste che si erano costituite parti civili, WWF e Legambiente, estromesse dai risarcimenti visto che la sentenza sembra dare atto che non ha retto, al processo, il nesso causale tra il disastro ambientale e i morti. Tacciono in attesa di leggere le motivazioni, visto che il disastro del territorio è innegabile, di là delle responsabilità, e preferiscono non commentare soprattutto in rispetto delle vittime e del loro ricordo.

Anche per l'ex sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca, condannato, la riflessione è amara: "È un giorno triste ed amaro. Apprendere che il Tribunale mi ha condannato a 6 anni di reclusione per omicidio colposo plurimo sconvolge la mia vita e quella della mia famiglia. Non pensavo di dover pagare un prezzo così alto per aver fatto il Sindaco della Città. Ho la coscienza pulita di chi sa di non aver omesso nulla che potesse attenuare gli effetti della tragedia di Giampilieri e, comunque, che potesse evitare i tanti morti. Continuerò a difendermi nel processo con tutte le mie forze. Alla fine, spero, emergerà la mia assoluta estraneità".

Alessandra Serio

6 commenti

  1. Avanti un’altro pazzo….a candidato sindaco!!!non era meglio se facevi il dietologo???tra l’altro molto bravo.

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  2. Avanti un’altro pazzo….a candidato sindaco!!!non era meglio se facevi il dietologo???tra l’altro molto bravo.

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  3. Conviene amministrare solo la propria famiglia.

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  4. Conviene amministrare solo la propria famiglia.

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  5. La tragedia ha tante responsabilità, negligenza, ma anche fatalità.
    Personalmente ritengo imprevedibile il diluvio devastante che ha colpito Giampilieri e Scaletta.
    Colpevoli,,,certo, prima del diluvio si poteva fare…di più.
    Ritengo colpevole Bertolaso che ha parlato di abusi edilizi a Giampilieri dove le costruzioni sono tutte secolari. Ritengo colpevole, e mi sento offeso come messinese ed italiano dal Presidente Napolitano che si è recato ovunque al capezzale del ferito o della vittima…della minima disgrazia…..non ha ritenuto i morti messinesi degni di essere onorati dal primo cittadino d’Italia….ha trattato le vittime dell’orribile sciagura messinese come morti di serie “B”.

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  6. La tragedia ha tante responsabilità, negligenza, ma anche fatalità.
    Personalmente ritengo imprevedibile il diluvio devastante che ha colpito Giampilieri e Scaletta.
    Colpevoli,,,certo, prima del diluvio si poteva fare…di più.
    Ritengo colpevole Bertolaso che ha parlato di abusi edilizi a Giampilieri dove le costruzioni sono tutte secolari. Ritengo colpevole, e mi sento offeso come messinese ed italiano dal Presidente Napolitano che si è recato ovunque al capezzale del ferito o della vittima…della minima disgrazia…..non ha ritenuto i morti messinesi degni di essere onorati dal primo cittadino d’Italia….ha trattato le vittime dell’orribile sciagura messinese come morti di serie “B”.

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