Anche la Cgil di Messina prende pozione sulla bocciatura della rimodulazione del Piano di riequilibrio.
“Un atto di grave irresponsabilità nei confronti dei cittadini”, dicono il segretario generale della Cgil Messina Giovanni Mastroeni e la segretaria provinciale Clara Crocè , che aggiungono: “Qualcuno dovrà dare spiegazioni alla città intera adesso esposta a nuove difficoltà finanziarie e a ulteriori tagli e contrazione di servizi da erogare ai cittadini”.
La Cgil esprime forti preoccupazioni per il rischio concreto che la bocciatura possa avere pesanti conseguenze sia sul piano dei servizi per la collettività che su quello delle risposte da dare ai lavoratori tutti. “Vogliamo adesso sapere da questi consiglieri – evidenziano i segretari di Cgil – quali somme potranno essere destinate ai servizi essenziali che la Casa Comunale dovrà erogare ai cittadini, con evidenti rischi per la tenuta occupazionale dei lavoratori in essi impiegati”.
“Al di là degli aspetti politici – osservano Mastroeni e Crocè – non si può giocare con gli interessi della città. Qui c'è in gioco il futuro di una comunità già abbondantemente massacrata da una classe politica che in questi anni ha pensato solo ai propri tornaconti elettorali, tenendo in ostaggio una intera città e tradendo il mandato ricevuto dai cittadini”.
Cgil inoltre non può che sottolineare come su 40 consiglieri in aula fossero presenti solo in 18. Assenze anche davanti a un provvedimento di una certa importanza – si fa presente – che di fatto rappresentano quanto si è verificato più volte in questi anni. La CGIL pur riconoscendo l'autonomia di ogni singolo consigliere nell’esprimere democraticamente il proprio voto ritiene insopportabile l’ignavia che ha caratterizzato il mandato di tanti consiglieri che in questi anni non hanno partecipato ai lavori consiliari. “Non è sufficiente nascondersi dietro lo scudo dei cronici ritardi nella presentazione degli atti da parte dell’Amministrazione Accorinti che pure ci sono stati ma che non giustificano l’odierna votazione. Chi ricopre un ruolo istituzionale deve avere la capacità di assumere fino in fondo le responsabilità derivanti dal ruolo che si ricopre. L’ignavia è ben altra cosa!”.
La CGIL in tutte le sue componenti esprime forte preoccupazione in merito alle ricadute negative sui provvedimenti relativi alla stabilizzazione dei precari e sulle nuove assunzioni: “Questa gravissima decisione non può essere liquidata come semplice atto contro la giunta Accorinti ma come uno schiaffo all'intera comunità messinese”.