Il giudice ha revocato i domiciliari per il trentottenne fermato dalla Polizia tre giorni fa. Gli agenti avevano sequestrato 4 portatili venduti on line, che gli sono stati restituiti.
Non è più ai domiciliari Alberto Scandurra, il trentottenne fermato dalla Polizia tre giorni fa per ricettazione. In casa sua gli agenti hanno sequestrato 4 portatili.
Il Giudice, davanti al quale è comparso per l'udienza di convalida, lo ha rimesso in libertà, non ritenendo sussistenti le esigenze cautelari, e gli ha restituito il materiale sequestrato non ritenendolo provento di ricettazione. E' stato difeso dall'avvocato Francesco Ponzio.
Gli agenti erano arrivati a Scandurra "seguendo" l'annuncio, su un sito e commerce, di un processore digitale. Era stato rubato nel luglio scorso e il proprietario lo ha riconosciuto, notandolo on line. La vittima si è rivolta ai poliziotti che si sono finti clienti e una volta in casa di Scandurra, il venditore, hanno trovato i pc.
Il difensore dell'uomo ha sempre sostenuto la buona fede del trentottenne nell'acquisto del materiale, oggi tornato in suo possesso per decisione del giudice
(Alessandra Serio)