A luglio focus sul terzo settore, intanto l'Ordine di Messina favorisce l'incontro tra banche e consulenti
Messina – Favorire i rapporti tra i professionisti e gli stakeholder di settore per rendere un servizio migliore ai clienti, che sono le famiglie e le imprese messinesi. E’ questo l’obiettivo che si è posto l’Ordine dei Commercialisti di Messina con la stagione degli eventi formativi 2024. Eventi che sembrano aver centrato l’obiettivo, vista la partecipazione di professionisti, in presenza e da remoto, provenienti anche da realtà diverse del messinese per ascoltare relatori di primo piano nazionale in ogni settore di quelli trattati.
“Ci avviamo al periodo clou per la professione dei nostri associati – spiega il presidente Francesco Vito – l’attività formativa perciò rallenta. Ma non si ferma. E’ in programma a luglio un incontro con esperti del terzo settore. Un settore in crescita, alle prese con una normativa in evoluzione costante, ma che nel nostro territorio non sempre trova professionalità adeguate. Per questo sono certo che l’appuntamento sarà molto interessante per i nostri iscritti”.
Intanto lo scorso 14 giugno l’Ordine ha ospitato, nella sede di via Santa Maria Alemanna, i responsabili siciliani di Credit Agricole. Al tavolo, la responsabile commerciale Elena Chillè, Biagio Andò della direzione regionale, Giuseppe Maria Cavallaro (piccole imprese), Pietro Piccolo (specialista affari), Francesco Curreri e Giampiero Sturniolo, responsabili rispettivamente delle filiali di Messina piazza Cairoli e Tremestieri.
“Credit Agricole vuole diventare la banca di riferimento del territorio – hanno detto i frontman dell’istituto – siamo qui per conoscerci e fornire ai consulenti tutti gli strumenti necessari per rendere più diretto e proficuo il rapporto tra noi, quindi più utile per i clienti potenziali, che sono le famiglie e le imprese di questa realtà internazionale, presente in 50 paesi del mondo Ucraina compresa, ma con una forte vocazione al rapporto stretto col territorio, nascendo come unificazione delle banche agricole francesi”.