All’autotrasportatore elevata una sanzione amministrativa di mille e 500 euro. Il prodotto è stato distrutto in quanto privo qualsiasi indicazione
MESSINA – I militari del Nucleo unità navali della Guardia costiera di Messina, hanno sequestrato a Tremestieri 130 vasetti contenenti 15 chilogrammi di polpa di ricci, privi delle previste etichette sigilli e qualunque altro dato utile per l’identificazione del prodotto. Il valore commerciale al dettaglio della merce sequestrata è di circa 6mila euro.
All’autotrasportatore è stata elevata una sanzione amministrativa di mille e 500 euro. Il prodotto ittico confiscato è stato sottoposto nell’immediatezza a visita da parte dei medici veterinari dell’Asp di Messina i quali ne hanno disposto la distruzione in quanto privi di ogni indicazione relativa alla data del confezionamento ovvero al metodo di produzione e pertanto non idoneo al consumo umano.
Il valore economico del riccio di mare è aumentato considerevolmente nel corso degli ultimi anni a seguito dell’innalzamento della domanda sul mercato, la quale ha comportato un aumento elevato delle catture. Per questo motivo la pesca del riccio è consentita solo nel rispetto delle normativa vigente del conseguente sistema di vigilanza. che ne garantisce secondo un rigido sistema di controllo.
I carabinieri di Patti, invece, hanno sorpreso quattro subacquei palermitani che, muniti di torce, stavano effettuavano in ore notturne la pesca subacquea a Calanovella, frazione di Piraino. Sequestrati dieci chili di pesce, donati in beneficenza, e multa da 4mila euro.