Mancano ancora alcune autorizzazioni senza le quali però la Ccr Immobiliare Europea non darà il via libera all'operazione.
E’ una corsa contro il tempo. E di tempo ne resta davvero poco per la sorte del Centro commerciale di Zafferia.
E’ una sfida tra i tempi biblici della burocrazia e quelli europei delle imprese. Già, perché il Tribunale di Pavia ha dato l’ultimatum del 15 febbraio all’Itc (impresa che nel 2005 firmò il primo protocollo d’intesa) ormai fallita per “passare la mano” alla Ccr Immobiliare Europea, colosso nel settore della realizzazione dei centri commerciali che però, senza la certezza che il progetto di Messina decolli non vuol rischiare. Si tratta di un investimento da 100 milioni di euro. L’unico ostacolo al momento è di tipo burocratico, perché si è ancora in attesa di una serie di autorizzazioni della Cuc (commissione urbanistica comunale) e dell’edilizia privata. Successivamente dovrà tornare a riunirsi la Conferenza dei servizi alla Regione per il via libero definitivo.
Il progetto è pronto, gli imprenditori sono pronti, l’amministrazione è pronta, l’unica incertezza riguarda appunto i tempi burocratici. Ma se non si farà in fretta rischia di saltare tutto perché il Tribunale di Pavia non concederà altri ultimatum per l’asta fallimentare.
Una corsa contro il tempo emersa chiaramente durante la seduta di Commissione questa mattina alla presenza dell’ingegnere Fantola della CCR Immobiliare Europea che ha risposto dettagliatamente a tutte le domande dei consiglieri, portando in Aula documenti, progetti esecutivi, dati, costi. Parte degli interrogativi riguardavano la questione viabilità, sia relativamente ai parcheggi che soprattutto allo svincolo che dovrà essere realizzato, a spese dell’impresa e che di fatto porterebbe direttamente gli automobilisti al Centro Commerciale. In realtà gli ultimi 4 anni (dal 2012 al 2016), rispetto ad un’idea che risale al 2005, sono andati perduti proprio a causa degli intoppi legati al progetto esecutivo del mini-svincolo, che ha avuto l’ultimo via libera il 28 giugno 2016. In Aula l’ingegnere Fantola si è soffermato sulla viabilità e sulle modalità di accesso allo svincolo di Zafferia e quindi alla tangenziale. A carico dell’impresa sarebbe sia la costruzione dell’opera che gli interventi collaterali compresi quelli sui torrenti. Il costo complessivo sfiora i 7 milioni di euro.
Ma quel che più preme agli imprenditori è riuscire ad iniziare a lavorare e quindi superare gli ultimi passaggi burocratici. Senza il via libera degli uffici infatti l’azienda non sarebbe più interessata a rilevare l’Itc e quindi ad un’operazione per la quale, dal 2005 ad oggi, sono già stati sborsati milioni di euro.
“Noi siamo pronti- ha spiegato l’ingegnere Fantola- Lavoriamo a questo progetto dal 2005. Certo, nel frattempo molti operatori sono fuggiti via, come Auchan, che ha aspettato ma con il passare del tempi ha preferito altre scelte. Ci saranno comunque aziende di livello nazionale ed internazionale sia per quel che riguarda l’ipermercato che per gli esercizi della galleria commerciale. Siamo pronti anche con i progetti esecutivi per la viabilità. Infine, per quanto riguarda l’aspetto occupazionale firmeremo un Patto di legalità in prefettura a tutela dei lavoratori. Il Tribunale di Pavia ha già dato due ultimatum, il 30 dicembre prima e il 15 febbraio poi. Ma non possiamo rischiare di perdere altro tempo”.
La prossima settimana ci sarà una seduta di Commissione alla presenza della stessa Commissione urbanistica e lo stesso assessore De Cola si è detto disponibile per far “approdare” in porto una vicenda che si trascina da anni.
Dopo le autorizzazioni definitive la Ccr Immobiliare Europea si è detta pronta a completare i lavori in 36 mesi (durante i quali sarebbero impiegati 250 lavoratori).
Il Centro commerciale darebbe risposte occupazionali a 500 persone (senza contare l’indotto).
La Ccr Immobiliare ha già realizzato 12 Centri commerciali in Italia (4 in Sardegna, due a Milano, uno a Roma). In Sicilia ha costruito le Porte di Catania su una superficie di 30 ettari (quello di Zafferia sarebbe più piccolo).
Rosaria Brancato
