La delibera per la costituzione dell'Agenzia per il risanamento approda oggi in Commissione consiliare bilancio.
Da questa mattina inizia il confronto “vero” tra amministrazione e consiglieri, dopo i primi approcci, sull’operazione sbaraccamento entro fine anno.
Questa mattina infatti si riunirà al commissione consiliare bilancio per esaminare la proposta di delibera (leggi qui) per la costituzione dell’ Agenzia per il risanamento ed eliminazione delle baracche. Dopo il passaggio in Commissione la delibera deve approdare in Aula entro il 31 agosto per poter accedere a tutte le risorse destinate all’Agenzia in base alla norma regionale.
Finora si è registrato un consenso trasversale ed una disponibilità da parte di tutta la rappresentanza politica nel portare avanti, ognuno per il proprio ruolo, la strategia che dovrebbe risolvere la telenovela risanamento. E’ ovvio che non si tratta di una delega in bianco e i consiglieri comunali, così come i deputati, si son detti pronti a collaborare purchè l’intero percorso sia in massima trasparenza e nel pieno rispetto delle regole. Sono stati inoltre evidenziati alcuni ostacoli o vecchie criticità che potrebbero rallentare l’iter. Alle spalle ci sono decenni di utilizzo della “cultura della baracca” e di finte politiche del risanamento che se da un lato dovrebbero essere oggetto d’intervento della magistratura, dall’altro hanno nei fatti impedito lo sbaraccamento e la riqualificazione del territorio.
L’amministrazione, e questo è un fatto del tutto inusuale rispetto a quanto accaduto negli ultimi 5 anni, ha trasmesso ai consiglieri la delibera di proposta dell’Agenzia, ben 15 giorni fa, per dare tempo e modo di analizzare il provvedimento nei dettagli.
Nessuno potrà dire quinti che sia stata trasmessa in corner o che serve altro tempo.
Il sindaco in un post su facebook ha “perorato” la sua causa, indicando i diversi possibili scenari che potrebbero verificarsi sin da questa mattina, compresi quelli che a suo dire potrebbero bloccare l’intera operazione.
“In passato sono state utilizzate le baracche ed i baraccati come un bancomat politico – clientelare, rasentando l’illiceità e l’immoralità”, scrive, avvisando i consiglieri che se dovessero fare “ammuina su questioni tecnico giuridiche” di fatto ostacolerebbero il percorso, rallentandolo.
Per il sindaco la scelta di procedere acquistando immobili sul mercato è la migliore: “ricordo a me stesso che è la soluzione più celere, meno costosa e meno impattante anche in considerazione dei circa 8 mila immobili sfitti in tutto il perimetro urbano”.
De Luca elenca poi possibili obiezioni o quesiti che i consiglieri potrebbero avanzare su copertura finanziaria o procedura corretta da seguire.
Oggi sarà il primo banco di prova per capire se la proposta verrà emendata, integrata, stravolta, bocciata, approvata così com’è e per capire fino a che punto i rapporti con l’Aula saranno di confronto e non di scontro.
La partita sul risanamento è fondamentale, De Luca ha già trasmesso le richieste per la dichiarazione dello stato d’emergenza, ha messo in moto una macchina che sembrava essere rimasta senza ruote e senza motore, impantanata nelle sabbie mobili, ha il sostegno della Regione e della deputazione ed ha dalla sua anche il vice premier Salvini che a Messina ha dichiarato “il ministero sarà alleato dell’amministrazione in questa battaglia”.
Rosaria Brancato