Servono 500mila euro per la messa in sicurezza dell'area e l'apertura del parco. Il sollecito al sindaco da parte dei consiglieri comunali di Sicilia Futura
Lo scorso 22 dicembre il sindaco Renato Accorinti e il responsabile dell'Ingv, Carlo Doglioni, hanno firmato un contratto di comodato d'uso gratuito per l'utilizzo del Parco Aldo Moro per 29 anni. Un accordo che aveva fatto discutere perché, di fatto, riconosceva in capo all'Ingv un diritto di proprietà da sempre avversato (VEDI QUI).
In ogni caso, con quell'accordo, "il Comune di Messina si impegna alla realizzazione di un un parco urbano, fruibile alla cittadinanza, oltre a richiedere alla Soprintendenza l’eventuale necessario finanziamento per una campagna archeologica volta alla migliore fruizione pubblica dei ruderi archeologici presenti all’interno dell’area".
Il 31 gennaio di quest'anno, il Dipartimento Verde Urbano ha quantificato in 500mila euro il costo per la messa in sicurezza delle aree, con progetto da inserire nel Piano triennale opere pubbliche. Da allora nulla si è mosso.
Per questo, ora, i consiglieri comunali di Sicilia Futura, Nino Interdonato, Alessandro De Leo, Pietro La Tona e Daria Rotolo, interrogano il sindaco Cateno De Luca per sapere le sue intenzioni. In particolare, su un'eventuale modifica dell'intesa, "eliminando dal contratto la possibilità di recesso unilaterale dall’accordo, in quanto tale clausola non la si ritiene compatibile con gli interessi del Comune di Messina, il quale deve avviare importanti azioni volte alla creazione di un parco urbano, con fondi extracomunali, da restituire alla libera fruizione della cittadinanza".