Scopo del seminario quello di informare sugli strumenti disponibili e sull’operatività dei programmi di finanziamento esistenti. Sono stati gli esperti di SIMEST, Società italiana per le imprese all'estero, Paolo Di Marco e di SACE, servizi di export credit, Carlo Neri, ad illustrare gli strumenti per le aziende
«L’internazionalizzazione è la via da percorrere per accrescere la produttività e la competitività delle nostre imprese» è quanto affermato dal presidente di Confindustria Messina Alfredo Schipani nella sua introduzione al seminario “Soluzioni per crescere all’estero: gli strumenti esistenti”, svoltosi ieri pomeriggio e promosso da Confindustria Messina e Confindustria Reggio Calabria, in collaborazione con Confindustria Mezzogiorno, Piccola Industria Confindustria e la partecipazione di SIMEST e SACE.
«Gli ultimi dati ICE riportano che nel corso dell’ultimo anno la Sicilia ha registrato una crescita dell’export del 21,2%, e un incremento ancora maggiore si è avuto nella provincia di Messina. In un momento di crisi come quello attuale è necessario aprirsi a nuovi scenari, ricercare altri partner e nuove quote di mercato – ha detto l’ing. Schipani – in un contesto di debolezza della domanda interna, essere competitivi nei mercati esteri diventa un’occasione da non perdere e l’incontro che ospitiamo vuol essere un momento per condividere elementi di valutazione sulle possibilità di apertura ai mercati esteri, sulle opportunità e strumenti finanziari volti a supportare e sostenere programmi di sviluppo, industriale e commerciale, verso l’estero».
Questo lo scopo del seminario: informare sugli strumenti disponibili e sull’operatività dei programmi di finanziamento esistenti, «si tratta del quinto appuntamento pensato per le Piccole e Medie Imprese del Mezzogiorno, l’unico siciliano, che coinvolge l’intera area dello Stretto – ha chiarito il direttore di Confindustria Mezzogiorno Massimo Sabatini – le imprese del Mezzogiorno oggi faticano a crescere nei mercati esteri, gli stessi mercati che invece apprezzano le tante eccellenze del Made in Italy». «Le nostre aziende devono impegnarsi nell’internazionalizzazione per cercare di dare risposte positive alla carenza di domanda interna» ha detto Filippo Arecchi, Presidente del Comitato Piccola Industria di Confindustria Reggio Calabria mentre il presidente della Piccola Industria di Confindustria Messina Roberto Franchina ha sottolineato «l’importanza per le Piccole e Medie imprese di conoscere gli strumenti per investire nella risorsa “estero”».
A tirare le conclusioni il Vice Presidente nazionale della Piccola Industria, Mario Mancini, «se la strada da percorrere per uscire da un momento difficile come quello attuale è l’internazionalizzazione, guardando, ad esempio a Sud e Centro America, Medio Oriente, Africa – ha affermato – estremamente rilevante è la questione del credito per avviare sia vendite che investimenti all’estero dove è forte la domanda del prodotto italiano di qualità. Risulta allora di primaria importanza conoscere le possibilità offerte da società come SIMEST e SACE mentre Confidustria si pone come obiettivo fondamentale quello di sostenerne le piccole imprese aiutandole ad affrontare i mercati esteri con maggiore forza, ed in tale ottica rappresentano una risorsa le Reti d’impresa».
Sono stati gli esperti di SIMEST, Società italiana per le imprese all’estero, Paolo Di Marco e di SACE, servizi di export credit, Carlo Neri, ad illustrare gli strumenti per le aziende, «SIMEST – come ha chiarito Di Marco – può offrire sia un supporto per chi vuole avviare un’attività commerciale, sia intervenire quando le aziende vogliono espandere la linea produttiva all’estero, condividendo così il rischio». «SACE – ha invece spiegato Neri – è un gruppo assicurativo-finanziario attivo in particolare nell’export credit, nell’assicurazione del credito». E’ stato quindi dato ampio spazio alla testimonianza d’impresa di Mauro Scurria, general manager di HSG mentre la seconda parte dell’evento è stata dedicata agli incontri individuali con gli esperti, per approfondire le tematiche di interesse specifico per la propria attività produttiva e le possibilità di finanziamento esistenti nei paesi target – attuali o futuri – del proprio business e trasformare l’incontro in opportunità.