L’occhio attento dell’Assessore Caruso, in mezzo a faldoni e montagne di carte, ha rinvenuto progetti della Messina mai costruita, datati tra il 1918-1935
Un vero tesoro documentale è stato ritrovato dall’Assessore alla Cultura Enzo Caruso tra le carte di un vecchio deposito del Comune e inserito immediatamente nell’Archivio Storico del Comune. Ubicato adesso nei locali del Palacultura, dove sarà custodito insieme al carteggio del Piano Regolatore Borzì e al progetto di Palazzo Zanca per essere fruito da ricercatori, studenti e cultori di Storia Patria.
Inventariati dal personale della Biblioteca “Cannizzaro”, i preziosi documenti, individuati casualmente dall’occhio attento dell’Assessore Caruso, in mezzo a tanti faldoni e montagne di carte. Grazie alla sua lunga militanza nella frequentazione di archivi poco noti, pubblici e privati, e alla personale passione per la ricerca, facevano probabilmente parte dello storico Archivio dell’Ufficio Tecnico. Depositato per vetustà in un deposito insieme a tanto altro materiale ormai fuori uso.
La scoperta
Si tratta del carteggio di inestimabile valore composto da progetti della Messina mai realizzata, datati tra il 1918 e il 1935, relativi ad edifici e luoghi pubblici di straordinaria bellezza, disegnati a china.
“Il ritrovamento di questi documenti – spiega l’Assessore Caruso – rappresenta un fondamentale tassello per la ricostruzione del lacunoso puzzle della storia della nostra città. A causa di guerre e calamità ha visto disperdere importanti documenti che testimoniano il suo passato”.
Il dettaglio dei progetti
Consultati insieme all’architetto Nino Principato e al dottore Antonio Calabrese, archivista volontario. Il carteggio consta di disegni e tavole colorate a mano, riviste e foto di modelli lignei di parti della Palazzata e della Cortina del Porto, progettata dopo il terremoto e mai realizzata.
Il Progetto della Nuova Cortina del Porto post terremoto (1918) a firma di Luigi Borzì, ingegnere Capo del Comune di Messina e autore del Piano Regolatore, dell’ingegnere Santi Buscema suo collaboratore e del celebre architetto Rutilio Ceccolini. Nel progetto era prevista la ricollocazione delle ottocentesche sculture delle “Vittorie Alate”, già presenti nella Palazzata del 1803 e conservate al Museo regionale, delle quali due esposte nel Foyer del Palacultura.
Prospetti, planimetrie, vedute a volo d’uccello e, di grande importanza, il progetto colorato a mano del Giardino Umberto I (con lo Chalet), oggi area fieristica.
Il Progetto del Mercato Ittico (1935).
Il Progetto del Banco di Sicilia a firma dell’arch. Vincenzo Vinci (1926) con annesse fotografie del plastico di cui si sono perse le tracce.
Il Progetto del Monumento ai Caduti della Grande Guerra (non realizzato) a firma dell’arch. Ernesto Basile.
Elaborati e particolari decorativi e architettonici di Palazzo Zanca (1935).
Diverse annate del Bollettino Mensile di Statistica del Comune di Messina degli anni ’30 (potrebbero essere ottimi spunti di tesi per gli studenti in Scienze statistiche).
Il Diploma del Premio “Agosto Messinese” (1953), assegnato per “le Aiuole fiorite” alle Maestranze del Comune, a firma di Maria Sofia Bonino.