Una mozione che ha al centro lo strumento della tutela contro le discriminazioni sul posto di lavoro, non solo tra uomo e donna ma anche per i soggetti più deboli.
Le discriminazioni sul posto di lavoro sono un fenomeno silenzioso che tuttavia ogni anno genera diversi casi di licenziamento.
Nei luoghi pubblici continua poi la forbice nei posti di rilievo tra uomo e donna, quindi da un lato il gap non si restringe mentre aumentano i casi di mobbing.
A sottolinearlo è anche l’On. Antonio Catalfamo – capogruppo di Fratelli d’Italia all’Ars – su Facebook, nel giorno della Festa della Donna:
“Oggi le discriminazioni non conoscono barriere, donne, fasce deboli, disabili, soggetti economicamente svantaggiati sono purtroppo i protagonisti passivi di questo terribile fenomeno che ha tra le sue conseguenze giuridiche il reato di mobbing. Oggi dobbiamo ripartire da una consapevolezza diversa e lavorare per coniugare e rendere possibile in concreto, nei luoghi di lavoro, la sinergia funzionale e organizzativa tra uomo e donna, a maggior ragione se la tutela primaria resta cucita sul tema della famiglia.”
In riferimento alla problematica e con uno sguardo d’insieme alla Casa Comunale di Milazzo, che ha nell’organico un’alta percentuale di donne, la consigliera comunale Valentina Cocuzza ha presentato ieri una mozione con la quale chiede al consiglio comunale di istituire nel Comune di Milazzo il “Comitato unico di garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni”, già previsto da una legge nazionale del 2010, dando mandato allo stesso di adottare un regolamento interno di funzionamento entro 60 giorni dalla sua costituzione e nel rispetto delle linee guida contenute nella direttiva del 4.3.2011.