Calabrò (Pd): «Serve un gruppo di lavoro d’indubbia competenza e professionalità»

Calabrò (Pd): «Serve un gruppo di lavoro d’indubbia competenza e professionalità»

Calabrò (Pd): «Serve un gruppo di lavoro d’indubbia competenza e professionalità»

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lunedì 01 Aprile 2013 - 17:00

Il coordinatore dei gruppi consiliari del partito democratico lancia questa proposta per rispondere punto su punto ai rilievi mossi dalla Corte dei Conti

La delibera n.24 del 18 marzo 2013 emessa dalla Corte dei Conti sembra essere l’ultimo colpo di grazia al vacillante Comune di Messina. I rilievi mossi al piano decennale di riequilibrio, definito «lacunoso» lasciano poche speranze di poter accedere al Fondo di rotazione messo a disposizione dall’ex decreto 174 ed uscire dal tunnel del dissesto, che a questo punto sembra inevitabile. La situazione è grave, anzi di più per Palazzo Zanca. Ne è perfettamente consapevole il coordinatore dei gruppi consiliari del Pd, Felice Calabrò – pronto a scendere in campo per le primarie del centro-sinistra del 14 Aprile – che ha deciso di riportare il dibattito della campagna elettorale alla drammatica realtà.

«Queste settimane – scrive in un comunicato- sono state caratterizzate, e lo saranno, è facile intuirlo , anche quelle a seguire, dalla ricerca di un candidato sindaco da parte di partiti e movimenti. Diversi sono i personaggi in cerca di autore che si sono legittimamente proposti allo scranno più alto palazzo Zanca». L’esponente del partito democratico si chiede se coloro i quali aspirano alla carica si primo cittadino «sono consapevoli delle problematiche reali».

« A tal proposito, infatti – continua Calabrò nel documento – è opportuno renderli partecipi di un fatto a dir poco preoccupante per la nostra città. La Corte dei Conti con deliberazione n. 24/2013 ha, in buona sostanza, sottoposto ai raggi x il piano di riequilibrio pluriennale adottato dal civico consesso lo scorso 11 febbraio 2013 evidenziando diverse criticità e, soprattutto, formulando diverse indicazioni alla sottocommissione della commissione per la stabilità finanziaria degli enti locali, organo che dovrà esaminare e valutare il detto piano. L’incisività del provvedimento de quo è sostanziata dalla puntualità delle indicazioni e delle richieste formulate relativamente ai diversi ambiti sensibili della vita amministrativa dell’ente».

Secondo il coordinatore dei gruppi consiliari del Pd, «la gravità dell’attuale condizione impone, urgentemente, la costituzione di un gruppo di lavoro, d’indubbia competenza e professionalità, che dia sostegno ed ausilio alla componente amministrativa che dovrà replicare punto su punto ai pesanti rilievi mossi dall’organo di controllo».

9 commenti

  1. serve che ve ne andiate tutti a casa

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  2. La proposta di costituire un gruppo di lavoro di indubbia competenza, di fatto, boccia e giustamente, il ragioniere del comune di Messina, che si trova ad affrontare un problema più grande di lui, nonostante la buona volontà. Il Commissario Croce dovrebbe rimuoverlo subito e senza indugi e costituire un gruppo di esperti esterni nominando l’ex Ragioniere Generale Gaetano Saja, persona di indubbia esperienza e competenza.

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  3. ART.21 COSTITUZIONE. Avete presente gli orologi a cucu, la loro peculiarità risiede che le ore vengano battute con il verso di un volatile, come il nostro Felice CALABRO’, consigliere comunale e membro dell’evanescente commissione POLITICHE FINANZIARIE, al pari di un cuculo, batte l’ora del dissesto di palazzo Zanca, lo fa in forte ritardo, rispetto ai commentatori di TempoStretto, che lo abbiano supplito, in questi anni, nella veste di membro della commissione. Non c’era bisogno della Magistratura contabile per rilevare le forti incongruenze dei bilanci di previsione e dei rendiconti, lo abbiamo fatto noi, in possesso della terza elementare, quella di una volta, lo poteva fare benissimo Felice CALABRO’, che ha gli studi.

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  4. in effetti mi chiedo come un avvocato in questi anni non si sia accorto di quello che stava succedendo… non mi sembra ci fosse bisogno di aspettare i “rilievi degli organi di controllo”.

    inoltre. il consiglio comunale e i suoi componenti dove sono stati fino ad oggi?

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  5. giuseppevinci 2 Aprile 2013 09:55

    Troppo facile nascondersi dietro uno pseudonimo, stupido per giunta, e criticare tutto e tutti.

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  6. Proposte costruttive.
    Da un po’dedico del tempo alla lettura dei bilanci del Comune, in quanto ritengo che, visti i risultati, è finito il tempo di delegare, ma tutti dovremmo dare un contributo nell’ interesse del nostro futuro.
    Il dissesto del Comune, con la conseguente impossibilità di contrarre mutui, è certamente da scongiurare, pur se avrebbe, in positivo, l’ effetto di mandare a casa i responsabili.
    Impegnamoci, invece, anche su queste pagine, prima a capire, cosa non facile, e poi a fare proposte concrete: i bilanci preventivi, dovrebbero esser il frutto di scelte condivise, visto che lì si stabilisce cosa fare dei (pochi) soldi che arrivano in città.
    Il Commissario ha svolto un lavoro enorme, ma in poco tempo, e si vede, dovendo consegnare, ad esempio, la relazione “previsionale e programmatica 2012-2014” entro il 29.12.2012. Ora, si spera che , insieme con gli esperti ed i dirigenti e dipendenti comunali (circa 70 nella sola ragioneria) sistemino puntualmente e rapidamente le carte. A giugno occorrerà trovare persone competenti ed oneste, lasciando a casa chi da entrambi le parti, ha già dato prova di incompetenza.
    Una proposta concreta: si crei con concorsi un’ ATM molto più snella e non a carico del Comune ( no ai 21.000.000 a “nostro” carico del business plan), e si mandano gli esuberi a lavorare alla manutenzione delle strade ed aiuole, oggi in numero di 7 (sette!!) al fine di ripulire aiuole e marciapiedi , primo biglietto da visita per i turisti, e per la nostra qualità della vita

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  7. ART.21 COSTITUZIONE libertà di pensiero. Quello che non dicono, Felice CALABRO’ e i suoi amici Consiglieri Comunali, è quale sia il miglior mestiere, do un aiutino a gratis, fare il C O N S I G L I E R E di sedute inefficaci, ripagate con costosi gettoni di presenza, uno vale 85 €, per un costo mensile, ipotizzando 10 sedute di Consiglio per 45 Consiglieri, pari a 38.250 €, 459.000 € annue, moltiplicate per 5, quanto sono gli anni di mandato, in totale 2 milioni di euro, cui aggiungere il costo per la partecipazione alle commissioni consiliari. In Sicilia gli oltre 6 mila componenti delle Assemblee elettive costano per 26 milioni l’anno, a volte basta solo mettere la firma per incassare il getttone di presenza. Si dice che sia il prezzo da pagare alla DEMOCRAZIA, la penso diversamente, gli eletti del popolo sovrano lavorino gratis, per spirito di servizio alla comunità cui appartengono, visto anche lo stato pietoso dei Comuni siciliani, molti dei quali sulla soglia del dissesto finanziario, vedi palazzo Zanca.

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  8. ART.21 COSTITUZIONE. GIUSEPPE VINCI, falla na critica ogni motti i papa, non ti costa nente, non peddiri tempu cu mei niknak, suvvia un pò di coraggio.

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  9. Il consigliere Calabrò non ha ancora capito che almeno alla luce delle attuali norme e dello stato di decozione in cui si sono lasciati i problemi del Comune in questi anni di governo del centro-destra, non vi è più nulla da fare? La Corte dei Conti e la commissione del Ministero non hanno scelta sarà “dissesto”.
    Infine ribadisco: se i debiti fuori bilancio già censiti sono 78/milioni; il contenzioso stimato in almeno 200/milioni; l’anticipazione di tesoreria pari a circa 50/milioni è ormai un debito strutturale; CI SI RENDE CONTO CHE NECESSITANO ALTRI 20-22/MILIONI L’ANNO PER INTERESSI, SPESE E RIVALUTAZIONE MONETARIA?? TRA L’ALTRO TALE ARGOMENTO NEL PIANO DI RIENTRO DECENNALE NON TROVA SPAZIO.
    IL MATERIALE DI RIFLESSIONE PER IL MINISTERO E LA CORTE DEI CONTI NON MANCA.
    Inutile quindi a questo punto parlare di commissioni d’intervento tecnico perchè ormai è tardi ed il cadavere già puzza e ritengo che la decisione finale sarebbe meglio averla prima delle prossime elezioni amministrative.
    Infatti molti degli attuali consiglieri comunali che hanno votato i bilanci dell’Ente non dovrebbero essere ripresentati dai partiti all’elettorato (non è il caso di Calabrò) perchè rischiano di essere interdetti dai pubblici uffici per 10/anni unitamente ad ex sindaci, assessori ed al ragioniere generale facente funzione. Pertanto se i partiti malgrado il rischio insisteranno a tentare di imbrogliare le carte e ripresenteranno gli stessi nomi, ed e ciò che pavento, la prossima Amministrazione in caso di dissesto successivo alle elezioni non sarà più un organo istituzionale pienamente rappresentativo! Ma questo sarà il minore dei mali…

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