Nonostante l’aggiudicazione della gara per la pulizia alla Dusty, continuano le lamentele per la pulizia delle spiagge
Continua a far discutere la pulizia spiagge a Milazzo.
Dopo l’annuncio di avvio della pulizia ad opera della Dusty ad inizio mese, c’è chi ancora lamenta la presenza di rifiuti sulle spiagge milazzesi.
Nei giorni scorsi un gruppo di volontari ha proceduto alla pulizia del demanio a ridosso della spiaggia di Ponente. I volontari, coadiuvati dai vivaisti della Piana, hanno svolto la scerbatura di un lungo tratto di costa, con l’ausilio di un mezzo meccanico.
La squadra, assistita da un mezzo pesante, è partita dalla zona del Lido La Fenice, in prossimità del vecchio Palazzetto dello Sport fino alla zona adiacente lo sbocco sull’asse viario. Sul posto l’Assessore ai lavori pubblici Ciccio Italiano, il vice presidente del consiglio Maurizio Capone e il consigliere Pietro Formica, presidente della commissione “Gestione del Territorio”.
Un gesto sicuramente nobile, che però non mette tutti d’accordo; sull’episodio è infatti intervenuto il consigliere Pippo Midili spiegando come “i lavori eseguiti dai volontari hanno interessato aree di cantiere consegnate alla ditta aggiudicataria del servizio di pulizia delle spiagge e dei terrapieni mutando definitivamente lo stato dei luoghi e le previsioni progettuali appaltate. Questo è un fatto grave visto e considerato che tali lavori dovranno comunque essere pagati alla ditta aggiudicataria”.
Midili interroga quindi il primo cittadino per capire se i volontari hanno operato tramite autorizzazione del Rup, e se i rifiuti raccolti sono stati preventivamente caratterizzati da ditta specializzata onde evitare di porre in essere un reato ambientale.
“Sottolineando la bontà – continua Midili-dell’iniziativa da parte dei cittadini è chiaro che ciò non può comunque essere fatto in dispregio delle norme vigenti in materia ambientale e di sicurezza, soprattutto quando a questi interventi particolari partecipano l’Assessore ai Lavori pubblici ed alla Protezione Civile, il Presidente della Commissione gestione del Territorio ed ambiente ed alcuni consiglieri comunali, oltre a rappresentanti delle associazioni ambientaliste che sanno, o dovrebbe sapere, che se mancano tutti questi passaggi obbligatori per legge si finisce con il commettere una serie di infrazioni, in alcuni casi particolarmente gravi”.
Midili chiede quindi che vengano immediatamente effettuate le verifiche di tutta la documentazione necessaria e che contestualmente si valuti la rescissione del contratto con la ditta per gravi ritardi nell’espletamento di un servizio che, dopo alcune settimane dall’aggiudicazione definitiva e dall’avvio dei lavori, procedono notevolmente a rilento.
“Che tutto ciò poi- conclude Midili- avvenga senza che l’Assessore all’Ambiente proferisca parola, lascia ulteriormente perplessi sulle capacità politiche di quest’ultimo al quale in maniera provocatoria chiedo immediatamente di dimettersi”.