La Giunta Municipale ha deliberato l’importo massimo richiedibile, corrispondente ai 3/12 delle entrate accertate nel penultimo anno precedente, 2013, afferenti ai primi tre titoli di entrata del bilancio
La Giunta Municipale di Scaletta Zanclea ha approvato la proposta del sindaco Gianfranco Moschella di richiedere un’anticipazione di cassa per l’esercizio finanziario 2015.
“In rapporto al fabbisogno di cassa, può verificarsi nel corso della gestione di competenza dell’esercizio finanziario 2015 un’insufficiente disponibilità di cassa”, si legge nell’atto dell’esecutivo che, con delibera n. 97 del 18 agosto, ha richiesto un’anticipazione di 744 mila euro, l’importo massimo richiedibile in base alle disposizioni legislative in materia che corrispondono a 3/12 delle entrate accertate nel penultimo anno precedente, il 2013, afferenti ai primi tre titoli di entrata del bilancio, il cui totale è di € 2.976.777,41 (Titolo 1-Entrate tributarie: 757.881,49, Titolo 2-Entrate derivanti da contributi e trasferimenti statali, regionali e da altri enti pubblici: 1.825.783,53, Titolo 3-Entrate extratributarie: 393.112,39).
Il servizio di tesoreria comunale è svolto dalla Banca Popolare Agricola di Ragusa: la convenzione è scaduta il 31 dicembre 2014, ma si va avanti a proroghe perché nessuna istanza di partecipazione è pervenuta alla gara d’appalto indetta per il nuovo affidamento. La nuova proroga scadrà il 31 dicembre 2015.
Sono evidenti le difficoltà economiche in cui versa il comune di Scaletta, commissariato a fine giugno. Il ricorso alle anticipazioni di cassa comporta ulteriori aggravi di spesa per l’Ente per il pagamento all’Istituto di Credito di interessi che pesano come una spada di Damocle sulla già difficile situazione finanziaria municipale.
Giusy Briguglio