"#STAYFREE", la campagna di sensibilizzazione contro le dipendenze è tutta messinese. Tre video di pochi minuti targati Messina e realizzati da e che sottolineano i pericoli delle dipendenze utilizzando You tube per raggiungere proprio quanti sono maggiormente a rischio, i giovani

L'uomo trascorre spesso la sua esistenza accompagnato dai vizi. La sigaretta fumata fino al filtro, la birra bevuta fino all'ultima goccia tutta d'un sorso o le nottate in discoteca che terminano solo all'alba. Ma le dipendenze rendono schiavi. E' importante quindi riuscire a dare agli svaghi e al relax le giuste regole ed i tempi giusti. Prevenire, ovviamente, è meglio che curare, e nel 21esimo secolo, il centennio della diffusione virale sul web, la sensibilizzazione passa da Youtube. Anzi, parte da Messina, passa da Youtube ed arriva al cuore delle persone. Volendo porre l'attenzione sul problema delle dipendenze moderne (la droga, la violenza e la tecnologia) la squadra tutta messinese del Video Making Lab "nonguardarlo" ha realizzato "#STAYFREE", la campagna di sensibilizzazione che punta proprio ad osservare con modo diverso l'effetto delle sostanze stupefacenti, della brutalità dell'uomo ed il cambiamento che la comunicazione istantanea ha portato nel mondo. Tre video di pochi minuti sviluppati dall'equipe della casa produttrice insieme a giovanissimi ragazzi, nati nella città dello Stretto, che hanno deciso di interpretare i personaggi dei lavori per dare una mano allo sviluppo del progetto. "#NODRUGS #STAYFREE – No alla droga"(https://www.youtube.com/watch?v=b8dY7RByLCo), "#NOVIOLENCE #STAYFREE – Violenza sulle donne"(https://www.youtube.com/watch?v=SxYi-wDg5Jo) e "#NOHIDING #STAYFREE – La comunicazione ai giorni nostri"(https://www.youtube.com/watch?v=FIENLmkYdlU) sono i tre prodotti realizzati, già centinaia le condivisioni sui social network ed altrettanti gli apprezzamenti da parte degli utenti. #STAYFREE, inoltre, è diventato un vero e proprio hashtag utilizzato dagli internauti che hanno deciso di sostenere l'iniziativa. Storie semplici che, con la loro profonda espressività, riescono a far comprendere come nella quotidianità sia essenziale capire fino in fondo il pericolo portato dalle dipendenze, i danni che queste recano non solo a noi ma anche e soprattutto all'intera società. Diversi i ragazzi che sono stati impegnati nelle riprese: Danilo Currò, Steve Flamini, Antonio Ballarò, Enrico Bellinghieri, John Righa, Goffredo Ghartey, Fausto Di Bella, Dafne Zampino, Simona Santoro, Micaela Bonfiglio, Giuseppe Maimone, Domenico Saja, Simone Ambrogio, Piero Mezzasalma e Amitt Darimdur. Danilo Currò, uno dei promotori, insieme a John Righa ed Amitt Darimdur, dell'intera campagna, ha dichiarato: "L'idea è nata un po' per caso, avevamo realizzato il video contro la droga per partecipare ad un concorso e poi con gli altri due ideatori della campagna, una sera, abbiamo pensato di continuare con i video e creare un vero e proprio progetto. Visto che la droga è una dipendenza abbiamo pensato ad altri aspetti analoghi della vita. Gli altri due ideatori dei lavori sono essenzialmente dei beatmaker quindi abbiamo pensato di poter colpire il pubblico più giovane unendo musica ritmata con dei video montati e girati con uno stile più "accattivante" e coinvolgente, cercando di non cadere sul banale e di non annoiare. Proviamo a rendere il tutto il più "virale" possibile sul web, oggi per farsi sentire è, penso, lo spazio più libero e aperto che ci sia. Vogliamo far vedere che ci sono giovani che attraverso quello che piace fare riescono a creare qualcosa di costruttivo e per una giusta causa. Noi speriamo che piaccia e possa andare avanti, le condivisioni sono quelle che ci aiuterebbero tantissimo".

Claudio Panebianco