Oliveri, l’Asp chiuderà Villa Gaia? "Casa di Solidarietà e Accoglienza" chiede chiarezza

Oliveri, l’Asp chiuderà Villa Gaia? “Casa di Solidarietà e Accoglienza” chiede chiarezza

Salvatore Di Trapani

Oliveri, l’Asp chiuderà Villa Gaia? “Casa di Solidarietà e Accoglienza” chiede chiarezza

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mercoledì 21 Ottobre 2015 - 16:01

Prossima la chiusura della CTA “Villa Gaia” di Oliveri? L’associazione di volontariato “Casa di Solidarietà e Accoglienza” chiede chiarezza all’ASP n.5 di Messina e invita il direttore generale, Gaetano Sirna, ad un incontro per discutere del futuro della comunità di cura.

Prossima la chiusura della CTA “Villa Gaia” di Oliveri? La decisione sembrerebbe ormai presa ma l’associazione di volontariato “Casa di Cura e Solidarietà” si dichiara pronta a dare battaglia e invita l’ASP n.5 di Messina ad una maggiore apertura al dialogo chiedendo chiarimenti al direttore generale Gaetano Sirna.

Viene difficile capire quale motivo serio spinga il Dott. Sirna a chiudere la CTA di Oliveri, di cui a tutti è nota la positiva efficienza, e attivare, a suo posto, con la stessa gestione mix pubblico-privato, un’altra CTA a Santa Domenica Vittoria –dichiara il presidente dell’associazione Giuseppe Insana, che aggiunge- Santa Domenica Vittoria è un paese solitario e, in inverno, lugubre e squallido, capace di deprimere chiunque e difficile da raggiungere. Si verrebbero così a creare difficoltà oggettive ai familiari dei pazienti e agli operatori dato che la nuova sede si troverebbe lontano dagli altri servizi sanitari. Sono scelte dettate dal risparmio? Suppongo che il Dott. Sirna sappia che i servizi della Salute Mentale nell’ASP di Messina sono carenti -prosegue- Ci dispiace constatare che i Servizi di Salute Mentale di Messina sono “Mala Sanità”. Sono assenti i Centri Diurni e dove ci sono si mostrano poco efficienti, sono assenti i Day Hospital, è molto carente il servizio domiciliare e il sostegno alle famiglie ed è completamente assente l’inserimento lavorativo. Chiediamo che il Dottor Sirna ci informi sulle motivazioni delle proprie scelte e che apra un dialogo con noi”.

L’Associazione “Casa di Solidarietà e Accoglienza” si era già battuta più volte sul fronte delle istituzioni di cura per le malattie mentali. Con oltre trent’anni di operatività sul territorio, infatti, l’associazione è stata protagonista della chiusura del Manicomio Civile e dell’Ospedale Psichiatrico giudiziario riuscendo più volte a far sentire la propria voce anche alla Commissione Parlamentare di Igiene e Sanità. Riuscirà anche questa volta a vincere la propria battaglia? Non resta che attendere ulteriori sviluppi della vicenda.

Salvatore Di trapani

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