Caminiti: "1 milione di euro per la lotta alla povertà energetica e partiamo dalla sede Lelat per poi puntare su fotovoltaico ed edifici comunali"
MESSINA – Lotta alla povertà e risparmio energetico. Così si esprime l’assessore competente Francesco Caminiti: “Lavoriamo da due anni per realizzare comunità energetiche a Messina e ci crediamo molto. Così come siamo lieti delle parole del commissario Rovito sulla disponibilità dello Iacp. Se altri enti offrono la loro disponibilità, questo è davvero positivo. Abbiamo un impianto già realizzato e l’iter di connessione è in corso. Siamo partiti dalla sede della Lelat (Lega Lotta Aids e Tossicodipendenza): si tratta della prima comunità energetica rinnovabile e solidale, promossa dall’amministrazione comunale di Messina, che coinvolge anche alcune famiglie del Rione Mangialupi in un progetto di lotta alla povertà energetica”.
“Il prossimo passaggio negli edifici comunali
I lavori sono realizzati dall’Enel per un importo complessivo di circa 59mila euro, con responsabile unico del procedimento l’ingegnere Salvatore Saglimbeni. Mette in evidenza l’assessore: “Con le comunità energetiche e i fondi della nuova programmazione, relativi all’efficientamento energetico, puntiamo a intervenire con la realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili di tipo fotovoltaico. Un intervento da fare su tutti gli edifici comunali risultati idonei a seguito delle verifiche di vulnerabilità sismica”.
Aggiunge Caminiti: “Il punto di partenza nel 2021 è stato un avviso pubblico e la realizzazione dell’impianto fotovoltaico sull’edificio che ospita la Lelat. Altre due comunità sono state avviate e abbiamo previsto un investimento di un milione di euro della nuova programmazione. Abbiamo pure ricevuto un contributo dalla Regione siciliana per le attività necessarie alla costituzione di queste realtà”. L’assessore fa riferimento al testo integrato sull’autoconsumo diffuso, che trova applicazione a partire dall’ultima data tra il primo marzo 2023 e quella di entrata in vigore di un decreto del ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica. L’auspicio è che questa progettazione renda questi processi sempre più diffusi.