La sottosegretaria messinese Siracusano ha incontrato l'ad Ciucci a Roma
MESSINA – Ponte sullo Stretto: Matilde Siracusano ha incontrato Pietro Ciucci nella sua sede a Roma. Da una parte la sottosegretaria ai Rapporti con il Parlamento e deputata messinese di Forza Italia, sostenitrice della grande opera, e dall’altra l’amministratore delegato della società “Stretto di Messina”. Ha affermato Siracusano: “Si tratta di un professionista di grande valore ed esperienza, che sta guidando con rigore e competenza il soggetto operativo che nei prossimi anni seguirà la realizzazione di questa opera strategica. Con Ciucci abbiamo affrontato tutte le tematiche inerenti la costruzione del Ponte e quelle riguardanti le numerosissime opere propedeutiche che interesseranno tanto la sponda siciliana quanto quella calabrese. Messina, in particolare, avrà una ricaduta estremamente positiva per la mobilità e per il risanamento di tante sue aree degradate”.
Continua la sottosegretaria: “Con l’ad di Ponte sullo Stretto ho analizzato ciò che dovrà essere fatto per continuare la riqualificazione di tanti quartieri della città peloritana e le tappe che dovranno portare alla contemporanea realizzazione della Metropolitana dello Stretto, un’infrastruttura straordinaria che collegherà e farà crescere in simbiosi le città metropolitane di Messina e Reggio Calabria. Affrontati, infine, le questioni riguardanti gli espropri, con gli uffici informativi per cittadini e imprese che hanno aperto nelle ultime ore, e degli indennizzi che verranno corrisposti ai proprietari interessati: step delicati che saranno gestiti con la massima professionalità. Stiamo rispettando il timing che ci eravamo dati e che avevamo scritto nero su bianco nel decreto Ponte e siamo fiduciosi per i prossimi passaggi da compiere prima dell’avvio ufficiale dei cantieri”.
Come chiacchiere e propaganda sono i migliori, solo che fra poco sbatteranno contro la cruda realtà.
a ridicoliiiiiiiiiiiii
Poi vengono a casa e vi chiedono il voto. Da prendere simbolicamente a calci nel sedere.
Democrazia da riscrivere,eletti non possono fare quello che vogliono
60 milioni di italiani devono decidere, non loro. Che pensino alla sanità che migliaia di persone non si curano più perché costa troppo