La cena-evento aperta dalla creazione di Matteo La Spada: "Un omaggio alla Sicilia"
MESSINA – Si è chiuso all’Orso di Messina il primo ciclo di serate targate Best in Sicily con protagonisti i cinque locali che hanno ricevuto il premio come miglior pizzeria nelle ultime tre edizioni del prestigioso riconoscimento di Cronache di Gusto. La cena-evento nel locale di via Calapso, premiato con il Best in Sicily nel 2021, ha visto tra gli ospiti non soltanto i vincitori delle ultime due edizioni, ma anche Friedi Schmuck della pizzeria Piano B di Siracusa, che ha vinto nel 2018. E inoltre allo speciale menù studiato dall’Orso e dal pizzaiolo Matteo La Spada, hanno contribuito anche la pizzeria Frumento di Acireale, premiata nel 2019, Archestrato di Gela di Palermo, e Saccharum di Altavilla Milicia, sempre in provincia di Palermo, entrambe insignite del riconoscimento quest’anno.
La Spada: “La Faromatto un omaggio alla Sicilia”
Un trionfo di sapori, quindi, partito dalla “Faromatto” di La Spada, con provola dei Nebrodi, cipolla di Giarratana in agrodolce, sarda affumicata, ricotta e gel di vino “Faro” DOC Le Casematte. L’ideatore ha spiegato che “la Faromatto è un omaggio alla Sicilia e alle sue tipicità. Ci sono la provola dei Nebrodi, la cipolla di Giarratana, la sarda, e la ricotta del nostro territorio. Ho voluto completare con una riduzione di vino Faro, una delle Doc messinesi, per creare un connubio di sapori e di contrasti particolari, da qui anche la scelta del nome Faromatto per questa pizza”.
La pizzeria Piano B con Friedi Schmuck ha presentato il “Pizzolo di Sortino”, con primo sale, biete, porcini e tartare di manzo. I 3 pomodori protagonisti della pizza di Frumento, presente con Juri Consoli, condita con fior di latte, pomodoro giallo, pomodoro rosso, capuliato di pomodoro secco, parmigiano reggiano e basilico. Gioacchino Gargano di Saccharum ha portato invece la “Spick & Crock” con provola affumicata e porro alla brace e, in uscita, scarola riccia, acciughe di Aspra, crema di mandorle e limone fermentato. Infine, Archestrato di Gela, con il pizzaiolo Pierangelo Chifari, che ha proposto la Gattano, con verdura di stagione saltata in padella, tuma di Castelvetrano, crema di pomodoro corbarino, mollica di pane fresco, caciocavallo Ragusano Dop e olio all’aglio rosso di Nubia.
Il menù ha riservato anche una chiusura in dolcezza, con il tartufo di produzione artigianale de L’Orso. Alle pizze in degustazione sono state abbinate le birre del birrificio Bruno Ribadi. Pertner della cena-evento sono stati Cavagrande, Etna Roaster, D’Agò – Eccelsi cibi e Taurmè.