MESSINA – Motorini e bici all’interno di Villa Dante, con conseguenti danni agli spazi verdi e alle strutture riqualificato appena qualche mese fa, ma anche aggressioni verbali nei confronti di quei cittadini che hanno tentato di fare rispettare le regole. Questo è quanto ha segnalato in una nota il presidente del Consiglio comunale Nello Pergolizzi, che ha espresso la propria “crescente preoccupazione” sul tema della sicurezza e della tutela dell’ordine pubblico.
Per Pergolizzi è “a serio rischio l’incolumità dei cittadini che frequentano la villa comunale, in particolare bambini e anziani”. E per questo ha chiesto alle autorità competenti, carabinieri, questura, prefettura e polizia municipale, un maggior controllo. E in particolare, ha spiegato, “si richiede maggiore presenza delle forze dell’ordine durante gli orari di apertura della villa comunale; pattugliamenti regolari e mirati per prevenire l’ingresso non autorizzato di veicoli a motore; installazione di eventuali barriere fisiche o dissuasori per impedire l’accesso ai motorini; sanzioni severe per coloro che violano le norme e mettono a rischio la sicurezza pubblica”.
E poco dopo Amalia Centofanti e Cosimo Oteri, consiglieri rispettivamente di Prima l’Italia e del gruppo misto, sono tornati sul tema ricordato di aver già “denunciato questa situazione intollerabile il 17 luglio scorso”, applaudendo Pergolizzi per aver sollecitato l’intervento della giunta e attaccando il sindaco Basile, l’assessora Calafiore e la presidente di Messina Social City Asquini, rei di rilasciare dichiarazioni “ai confini della realtà”
“I messinesi sono stanchi – accusano i due consiglieri – di una narrazione che, anche in questo caso, non corrisponde al vero. Basile, Calafiore e Asquini la smettano di raccontarci quanto sono bravi, evitino di girare attorno al problema senza risolverlo (la mancanza di sicurezza a Villa Dante) e diano risposte concrete ai principali fruitori di quell’area: famiglie con bambini e anziani. Ultimamente, la tattica preferita della presidente Asquini sembra quella che utilizzano gli influencer sul web: vendere fumo come materiale prezioso. Insomma, una ‘Chiara Ferragni de noartri’ in tema di servizi sociali, che promuove prodotti con contenuti poco sostanziosi. Sindaco, assessore e presidente della MSC riflettano anche su un altro aspetto: uno dei loro attori principali, il presidente Pergolizzi, oggi ha denunciato quello che noi abbiamo denunciato tre settimane fa. Speriamo che almeno a lui rispondano con i fatti e non a chiacchiere”.