Concerto in ricordo del maestro Nicola Arena al Palacultura: la sua vita un dono per molti

Concerto in ricordo del maestro Nicola Arena al Palacultura: la sua vita un dono per molti

Autore Esterno

Concerto in ricordo del maestro Nicola Arena al Palacultura: la sua vita un dono per molti

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venerdì 05 Gennaio 2024 - 18:45

Tanta commozione all'evento patrocinato dal Comune ad un anno esatto dalla prematura e inattesa scmparsa

di Marta Cutugno

MESSINA – In un’atmosfera estremamente commossa, al Palacultura Antonello, si è svolto l’evento dedicato al M° Nicola Arena ad un anno esatto dalla sua prematura e inattesa scomparsa. Un momento di condivisione fortemente voluto dalla famiglia Arena e dalla moglie Antonella Mollisi con il patrocinio del Comune di Messina ed in collaborazione con la Filarmonica Laudamo, gli Istituti Comprensivi Evemero da Messina e San Francesco di Paola, l’Accademia Musicale di Canto Cdr, lo studio di registrazione Waves e la Mexana’s Records. A presentare la serata, il collega e amico di sempre Cesare Natoli.

Accompagnando i molti presenti lungo le tappe di un concerto-omaggio che ha coinvolto alunni, amici e colleghi dell’indimenticato Nicola, il maestro Natoli ha ricordato le mille sfaccettature artistiche del pianista, studioso e didatta diplomatosi al Conservatorio Arcangelo Corelli di Messina sotto la guida del M° Trovato: “Il suo modo di vivere la musica era profondo … totale – ha affermato Natoli – e chi lo ha conosciuto questo lo sa bene. Stasera, nostro desiderio è quello di far rivivere la sua musica in chi ne ha già familiarità e di farla arrivare a coloro che non hanno avuto la fortuna di conoscerlo”.

Nicola Arena. Pianista di altissimo livello, che sfoggiava straordinaria perizia tecnica mista ad una sensibilità spiccata ed immensa conoscenza. Mai sopra le righe, sempre disponibile ed aperto alla collaborazione, dotato di grande umiltà. Professionista della musica a tutto tondo che tanto ha dato a questa città e molto, molto di più avrebbe meritato in vita per la sua solida competenza e per la sua passione, una passione intensa e totalizzante che tutti – indistintamente – ricordano.

Per rendergli omaggio nel giorno della sua scomparsa, sul palcoscenico del Palacultura Antonello si sono alternati allievi, pianisti e cantanti, alunni degli istituti comprensivi in cui insegnava, colleghi ed amici riuniti in ensemble da camera. Il programma ha preso il via con i piccoli del coro Evemero guidati dalla prof.ssa Romilda Mangraviti che hanno eseguito “Grazie Perché”, brano composto appositamente per loro dal Maestro Nicola, il cui testo è frutto di una ricerca, di uno scambio tra maestro e discenti – così come lui stesso era solito fare – chiedendo ai suoi giovanissimi alunni di riflettere insieme su grandi temi. Come una grande risorsa lo ha ricordato la dirigente dell’Istituto Evemero prof.ssa Angela Mancuso, sottolineando l’alto valore didattico e padagogico dei suoi corsi all’interno delle classi.

Le sue grandi capacità didattiche, d’altrone, sono sempre state chiare a tutti: il Maestro Nicola ha accompagnato tantissimi giovani e giovanissimi studenti dalla prima scoperta del mondo dei suoni che tanto amava fino ai perfezionamenti, consentendo loro di scoprire velleità e passioni nascoste e molti dei suoi piccoli alunni hanno poi scelto di intraprendere percorsi scolastici ad indirizzo musicale con lo studio specifico di uno strumento.

Nel corso della serata, le immagini di un piccolo concerto nel cortile dell’Istituto Comprensivo San Francesco ci hanno restituito un Maestro Nicola intento nel celebrare insieme ai suoi alunni le connessioni tra musica e matematica in un brano da lui scritto e tutto dedicato al Pi Greco. Le insegnanti Emanuela Arena e Giusi Giovani dell’Istituto Comnprensivo San Francesco, guidato dalla dirigente Prof.ssa Renata Greco, hanno reso omaggio al Maestro ricordandolo come “un galantuomo, un uomo gentile sempre estremamente disponibile e professionale”. Ancor prima, l’assessore alla Pubblica Istruzone e ai Servizi scolastici del Comune di Messina Pietro Currò, a nome del sindaco Federico Basile e della sua Giunta, aveva espresso la sua vicinanza alla manifestazione ed ai familiari del M° Arena. Nicola è stato anche docente del Centro Studi Cdr Music: “Ha dato un grande contributo al Centro – ricorda il fondatore Giuseppe Italiano – e si è speso per l’accreditamento dei nostri corsi. Aveva un rapporto intenso con tutti gli alunni e non era un comune insegnante di pianoforte. Nicola rendeva unica e personale ogni metodologia”. Tra gli artisti in programma, dunque, anche alcuni suoi allievi: Mary Mazzullo che ha eseguito il canto Aquila mia, Davide Bruno al pianoforte con Asturias di Albeniz e Giada Giordano nel canto de La vera pace“.

Tra una performance e l’altra sono state proiettate delle immagini video di Nicola Arena mentre esegue al pianoforte alcune sue trascrizioni di brani come Creole Dance e Solitudinous di K.Emerson, Night and Day di Cole Porter ed anche pezzi originali di sua composizione: “Notevole – ha spiegato il M° Natoli – la sua capacità di arricchire melodie esistenti con il suo bagaglio di conoscenze armoniche e tecniche spesso tratte dalla grande tradizione del pianismo classico”. Tanta, tantissima la commozione per tutti i presenti che, ancora una volta, hanno visto le mani di Nicola volare agilmente sulla tastiera, per ammirarne la competenza tecnica e la profonda sensibilità, qualità che gli consentivano di abbandonarsi completamente al pianoforte in un rapporto simbiotico.

Lo ricorda con immenso affetto la prof.ssa Alba Crea, vicepresidente della Filarmonica Laudamo, che è stata docente di Storia della Musica di Nicola ai tempi del Conservatorio e che ha fatto presente l’assoluta dedizione di Nicola al pianismo e allo strumento, definendolo non un allievo ma più un compagno col quale era sempre un piacere confrontarsi. Vivo il ricordo di Giuseppe Minutoli che ha definito Nicola “patrimonio culturale di questa città”, amico e compagno di live music che per dodici anni ha condiviso con Minutoli e con la band Brain Damage tante serate di buona musica e di sincera amicizia. Ad arricchire questa evento, anche le musiche da film di Ennio Morricone proprio negli arrangiamenti di Nicola Arena. Ad eseguire le colonne sonore tratte da “C’era una volta in America”, “C’era una volta il West” e “Giù la testa” con partecipata emozione, un ensemble da camera formato da colleghi e amici: Giovanni Alibrandi e Antonino Cicivelli al violino, Rosanna Pianotti alla viola, Antonio Pizzi al violoncello, Salvatore Di Cara al contrabbasso, Biagio Ilacqua al pianoforte.

Nicola ha lasciato un vuoto incolmabile, in famiglia, tra gli amici, negli ambienti professionali che frequentava e che si pregiavano della sua collaborazione, con la sua serietà, lo spessore umano, con la sua determinazione e l’ironia. Ma come spesso si è detto durante il concerto in sua memoria, Nicola continua a vivere nel ricordo di molti. E non solo. Nicola vive in altre vite anche grazie ad una scelta coraggiosa e generosa da parte della famiglia che ha deciso di donare i suoi organi. Tra gli interventi in sua memoria, tutti intimamente emozionati, anche quello di Giovanni Risitano, Presidente Fintred (Federazione Italiana Nefropatici Trapiantati di Rene e Donatori) amico di Arena e grande appassionato di musica: “questo memorial potrebbe e dovrebbe essere istituzionalizzato perché è importante alimentare la cultura della donazione”. Sentiti sono stati i ringraziamenti della moglie Antonella nei riguardi di tutti i presenti, delle istituzioni, degli amici e professionisti intervenuti.

Un particolare ringraziamento è stato rivolto a tutti i medici e alle unità di rianimazione che hanno accompagnato Nicola e la sua famiglia in quei sofferti momenti e al Centro Regionale Trapianti Palermo nella persona della dott.ssa Marisa Cottone presente all’evento. Tutti insieme per Nicola, una sola vita che si è fatta dono per molti. Foto di Domenico Piccione | Sicily Photo Discover.
Marta Cutugno

Un commento

  1. È stata veramente una bella serata.
    Ed è stato bello poter condividere un pezzo di vita con l’amico Nicola, dai remoti anni 80, primi ricordi di scuola superiore, alle tante piacevoli serate trascorse in allegria nell’ultimo decennio, assieme ai compagni della 5^B del Marconi. .
    Un caro saluto ad Antonella e alla figlia.

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