Riunione interminabile in Prefettura, ritenute non idenee le proposte degli organizzatori. A questo punto lo spettacolo è ad un passo dall’essere annullato
Parere negativo sull’agibilità dello stadio. E’ questa la “sentenza” emessa dalla Commissione provinciale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo, a conclusione di una interminabile riunione presieduta, a Palazzo del Governo, dal viceprefetto vicario Maria Rosaria Laganà. A questo punto il concerto di Vasco Rossi, previsto per il 26 giugno, non è più solo a rischio ma è davvero ad un passo dall’essere annullato. La soluzione proposta dagli organizzatori, supportata dalla relazione tecnica di uno studio associato di ingegneria di Giarre, ovvero capienza ridotta a 35.400 spettatori e ulteriori accorgimenti, è stata ritenuta «non idonea» dalla Commissione. Bocciata anche l’idea di realizzare dei lavori provvisori di “puntellamento”, assodato che, come confermato dai tecnici di Palazzo Zanca, non ci sono i tempi per eseguire il progetto di messa in sicurezza realizzato dal Comune. E’ stato, dunque, confermato il responso dato dalla Commissione il 1. giugno scorso, quando in base alle conclusioni di Vigili del fuoco e Genio civile si decretò che «lo stadio non soddisfa in atto le condizioni minime di sicurezza».
Il tutto per quello che, ormai è acclarato, è un errore costruttivo a tutti gli effetti. Lo ha constatato lo stesso consulente della Procura, mettendo nero su bianco che «il muro di contenimento crollato e quelli con esso limitrofi risultano messi in opera con una rotazione di 180 gradi rispetto alle rappresentazioni grafiche del progetto approvato, dunque al contrario». A nulla è servito il provvedimento di dissequestro deciso tre giorni fa dalla Procura. Per dei muri messi in opera al contrario è sul punto di saltare l’unico concerto di Vasco Rossi al sud, con 35 mila biglietti già venduti e prenotazioni da tutta Italia e non solo. L’ufficialità di ogni decisione arriverà probabilmente domani dallo staff del rocker emiliano. Ma una cosa è già certa: per l’immagine di Messina (e chissà, forse anche per le casse comunali) è una di quelle mazzate da cui è difficile riprendersi.
Chissà se chi ha preso questa decisione è messinese o catanese o palermitano…ect.
Annullare questo concerto con tutte le negative conseguenze non è facile.
Certo per un messinese è come uccidere il padre o la madre, condannare la propria città, non è facile… ci vuole stomaco.
Io nei panni del giudice avrei cercato le soluzioni possibili, ma io sono messinese, e sogno che un giorno i messinesi avranno un loro territorio.
e se ,casualmente,nn fosse venuta alla luce questa verità? quante vite sarebbero state messe a rischio da questi incompetenti o peggio ancora gente che specula con gli appalti sulle costruzioni,ad iniziare dalla ditta che ha costruito a finire a quelle belve che hanno collaudato e confermato lo scorretto lavoro? con quella mole di fans e la musica di vasco,nn avrebbe retto….quanti ragazzi sarebbero morti? sono solo degli assassini da mandare a marcire in galera…..ben venga questa vergogna,con questo scandalo e vasco in mezzo,la notizia nn passerà inosservata….VERGOGNATEVI!!!!!!!!
Speriamo mettano sul lastrico questo comune di incapaci.
mi pare pure giusto di non concedere l’agibilità di fronte a dei possibili guai.Se poi succede un incidente e Dio ci scansi e liberi se ce’ il morto,che facciamo arrestiamo i membri della commissione??Sarebe meglio arrestare a chi ha commesso l’errore e radiarlo dagli albi professionali.
Facendo una media di 45 euro a biglietto, 37 mila biglietti, siamo ad un danno di 1.665.000 euro. Niente male. Perchè non glieli addebitano al “direttore dei lavori”, che tra l’altro sta dirigendo pure, ahinoi, la costruzione dello svincolo di Giostra.
sarei curioso di sapere cosa ci guadagna la città di Messina con questi eventi…caos confusione ingorghi….nient’altro
Chi da questa vicenda ne esce denneggiata è la città di Messina. Penso che non andrò più a votare per le comunali perchè se in una città di 250.000 abitanti non si riescono a mettere in sicurezza 10 metri di muro, vuol dire che siamo governati da un’accozzaglia di inetti ed incapaci buoni a chiedere solo il voto qualche giorno prima delle elezioni.
Sono sicuro che quello stadio resterà in quel modo chissà per quanti anni ancora perchè per una città come la nostra governata da incapaci sarà impossibile reperire 400.000 euro per aggiustare un tratto di strada.
Ammesso, comunque, che quella strada venga aggiustata non credo che l’organizzazione dei concerti di Vasco voglia avere più a che fare in futuro con la città di Messina.
Ammesso che quella strada venga aggiustata non credo che gli organizzatori locali di tali eventi vogliano più mettersi in ballo e perdere la faccia per colpa di una amministrazione che si è dimostrata incompetente.
Andando ai lavori eseguiti male, quel muro al contrario dimostra nuovamente l’incompetenza dell’amminastrazione, non quella di ora ma quella di all’ora ovviamente. Il direttore dei lavori per che cosa esiste? Può essere che in questa città si può fare indisturbati ciò che si vuole?
Mi auguro che il Comune presenti il conto milionario in rimborsi per il mancato concerto al progettista e al direttore dei lavori, se, come si presume, il crollo è imputabile ad errori di realizzazione delle opere di contenimento
Ma perchè stiamo uscendo pazzi?
Chiediamo i soldi all’Ing. Roxxxxxxz!!!!!!!!!!!!!!!!!
x de angelis
nei suoi commenti ho letto la sua difesa al concerto, come se lei avesse interessi diretti.
non le e’ pasato minimamente di guardare alla gravita’ di cio’ che e’ successo.
sensa considerare che tale concerto non poteva comunque tenersi stante l’illeggittimita’ della formulazione della dtermina di concessione.
NON CAPISCO COME MAI AI CITTADINI DI QUESTA CITTA’ INTERESSI POCO DELLE ILLEGALITA’ COMPIUTE AI LORO DANNI DA QUESTA AMMINISTRAZIONE.
ECCO PERCHE’ MESSINA AFFONDA
Che bella figura che fa Messina… peccato che ai soggetti che hanno realizzato questo schifo come sempre non faranno niente..
…c’è un tipico modo di ragionare che è lecito definire “messinese”, in quanto tipico dei messinesi e basta: per costoro, che non a caso vivono nella peggiore città d’Italia, la colpa è di chi ha organizzato il concerto e del muro che è crollato – senza tener conto che il muro sarebbe potuto essere riattato – e non di chi ha eseguito i progetti e i lavori o di chi, Sindaco in testa, non vuol nemmeno salvare il salvabile…meglio così, amici messinesi: tanto affonderete come il Cariddi, che ahilui dovrebbe essere inserito nello stemma comunale…