Non ha più i domiciliari l'avvocato d'affari accusato di concorso esterno al clan Romeo, longa manus messinese dei catanesi di Santapaola. Ma non può esercitare la professione e non può lasciare la città.
Torna in libertà Andrea Lo Castro, arrestato nel blitz antimafia Beta scattato a luglio scorso. Il giudice per le indagini preliminari Salvatore Mastroeni ha accolto la richiesta dell’avvocato Nino Favazzo, difensore di Lo Castro, ed ha sostituito i domiciliari con l’obbligo di dimora e il divieto di esercitare la professione per l’avvocato d’affari accusato di essere stato il “consigliori” del boss catanese trapiantato a Messina, Francesco Romeo, nipote si Nitto Santapaola.
Per il giudice si sono affievolite le esigenze cautelari. A Lo Castro, inizialmente in carcere, erano stati concessi i domiciliari pochi giorni dopo. Successivamente il Riesame ha cassato, almeno sotto il profilo cautelare, le accuse di riciclaggio e intestazione fittizia di beni, confermando l’ipotesi di concorso esterno in associazione mafiosa.
Adesso sarà la Procura a cristallizzare il quadro accusatorio, a conclusione delle indagini, ancora non terminate.
L’inchiesta è dei Carabinieri de Reparto Operativo che hanno ricostruito il profilo criminale e gli affari di Romeo, passato dal business delle scommesse on line ed al mattone, sulla scia del socio Biagio Grasso, braccio operativo del costruttore Carlo Borella.
Buon per te Lo Castro feste natalizie in libertà. Buona fortuna !!!
Triste parabola discendente di un amico di Buzzanca.