Risarcimenti anche agli investitori messinesi dopo la sentenza di condanna a Zonin e gli ex vertici della Banca Popolare di Vicenza
Anche gli investitori messinesi sono stati ammessi ai risarcimenti riconosciuti agli investitori danneggiati dal crac della Banca Popolare di Vicenza.
Lo ha deciso il Tribunale vicentino, con la condanna, oggi pomeriggio, di Gianni Zonin e tre ex dirigenti della popolare veneta che mise sul lastrico decine di migliaia di risparmiatori.
I giudici hanno infatti disposto che saranno risarciti, in sede civile, anche gli investitori privati che si erano costituiti parte civile al processo penale. In questo caso i messinesi erano assistiti dagli avvocati Nino Cacia e Valeria Bisignano.
Intanto gli imputati condannati dovranno pagare loro anche una provvisionale pari al 5% dell’importo nominale del valore delle obbligazioni o azioni acquistate, per un importo comunque non superiore a 20 mila euro ciascuno.
La sentenza di primo grado è di 4 condanne e 2 assoluzioni: 6 anni e 6 mesi l’ex presidente della Banca Popolare Veneta Zonin – l’accusa aveva chiesto 10 anni – 6 anni e 3 mesi all’ex vicedirettore generale Emanuele Giustini, 6 anni agli ex vice dg Paolo Marin e Andrea Piazzetta a 6 anni; assolti invece l’ex consigliere Giuseppe Zigliotto e l’ex dirigente Massimiliano Pellegrini: il fatto non costituisce reato. Erano accusati a vario titolo di I reati di falso in prospetto, ostacolo alla vigilanza e aggiotaggio. .
Con la sentenza emessa il Tribunale di Vicenza ha disposto la confisca di beni dei condannati per un ammontare di 963 milioni di euro.
Quando l’indagine era ancora in corso anche a Messina fu acquisita documentazione che la Guardia di Finanza poi consegnò alla procura veneta.