Condofuri. Corrado: "Spariti 200 mila euro per la Torre Ferraina del Castello di Amendolea"

Condofuri. Corrado: “Spariti 200 mila euro per la Torre Ferraina del Castello di Amendolea”

Dario Rondinella

Condofuri. Corrado: “Spariti 200 mila euro per la Torre Ferraina del Castello di Amendolea”

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domenica 24 Aprile 2022 - 07:00

A denunciare il fatto è la senatrcie del Gruppo Misto e membro della Commissione Cultura, Margherita Corrado, ex cinquestelle

CONDOFURI – “Pessime notizie per la Torre Ferraina del Castello di Amendolea di Condofuri. I quasi 200mila euro destinati ai lavori di messa in sicurezza del monumento, da anni ad altissimo rischio di crollo, sono stati rimossi dal bilancio dell’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte nel 2020 (140.759,90 euro) e 2021 (40.000,01 euro)”. La denuncia arriva da Margherita Corrado, senatrice del Gruppo Misto e membro della Commissione Cultura che poi spiega come l’architetto Silvia Lottero ,  nella nota del 21 aprile, mette nero su bianco questo dato clamoroso e attesta che: “Ad oggi non sono disponibili in bilancio somme destinate all’intervento in oggetto”.

Con pari chiarezza è indicata la ragione della perdita del finanziamento, accordato addirittura nel 1998: “La mancata osservanza dei termini stabiliti dalla convenzione”. Il Comune di Condofuri, in altre parole, – prosegue la nota della senatrice – ha violato l’accordo del 2015 stipulato con il Parco perché gli fossero assegnate le risorse stanziate per realizzare i lavori e quest’ultimo, su input dei propri Revisori dei conti, a distanza di cinque e sei anni ha stralciato le somme residue”.

“Stranamente, dall’accesso agli atti presso l’Ente locale, piuttosto travagliato e tutt’ora incompleto, non sono emerse le comunicazioni ufficiali del Parco al riguardo, e neppure il testo della convenzione. Nella relazione che sindaco e Rup mi inviarono a gennaio, lungi dal riferire della perdita del finanziamento, si rivendicano invece gli sforzi compiuti presso Invitalia e la Regione per ottenere risorse aggiuntive, funzionali alla messa in sicurezza di tutta la rocca, poiché “i fondi concessi dall’Ente Parco sono strettamente sufficienti alle realizzazione di opere provvisionali che, quantomeno, impediscano alla Torre di crollare.

Immaginare che sindaco e Rup fossero ignari dell’accaduto – spiega ancora la senatrice– è davvero arduo, tanto più sapendo che l’avvocato Tommaso Iaria è parte della governance dell’Ente Parco. Fatto sta che solo dalla nota della Lottero si ricava che il progetto definitivo commissionato dal Comune ad “Athena Architettura s.r.l.” e oggetto della Conferenza di servizi indetta ad ottobre 2021, subito sospesa per la richiesta di documenti aggiuntivi da parte di Soprintendenza Abap, Città metropolitana di Reggio ed Ente Parco, è privo di alcuna copertura finanziaria. Insomma, qualcuno, anzi più di qualcuno, stava giocando il gioco delle tre carte ma, nonostante gli sforzi di dissimulazione, è stato scoperto.

Tocca ora ai cittadini di Condofuri trarre le conclusioni e tenerne conto quando saranno chiamati a decidere del proprio futuro, mentre spetta all’Ufficio statale di tutela del patrimonio culturale attivarsi subito, assumendo su di sé l’intero onere dell’intervento atto a salvare la Torre Ferraina, per poi, se del caso, rivalersi nei confronti di un Comune in dissesto (evidentemente non solo finanziario)”.

Alla luce di tutto questo, la senatrice ex cinquestelle ha scritto perciò alla Soprintendenza Abap competente e al Segretariato regionale del Ministero della cultura per metterli al corrente di quanto attestato dalla Lottero e ad essi ignoto, chiedendo una tempestiva assunzione di responsabilità che scongiuri un danno irreparabile ad un importante monumento che appartiene alla collettività.

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