L’esecutivo di Palazzo Zanca ha deliberato la costituzione di un gruppo di lavoro composto esclusivamente da professionalità interne in possesso di adeguata esperienza nell’ambito del condono edilizio. Il progetto «mira ad essere considerato tra gli obiettivi strategici dell’Ente, poiché si inquadra in un percorso tendente al raggiungimento della piena autonomia finanziaria del Comune»
Al Comune di Messina giacciono 13000 istanze di condono edilizio, con enorme disappunto- per usare un eufemismo- dei tanti cittadini che hanno inoltrato la pratica mesi o addirittura anni fa e sono ancora in attesa che venga evasa. L’amministrazione Accorinti prova, quindi, ad imprimere un cambio di rotta in un settore in cui le precedenti amministrazioni hanno fallito, ponendosi un duppilce obiettivo: porre fine all’inerzia della burocrazia comunale e fare cassa .
Con delibera di giunta, l’esecutivo di Palazzo Zanca ha infatti approvato il “Progetto per la definizione istruttoria delle pratiche di condono edilizio ai sensi della L.47/85, della L. 724/94 e del D.L. 30/09/2003 convertito nella L.326/02 e s.m.i” Come sottolineato nell’atto, il provvedimento «nasce dall’attuale urgenza di individuare, in tempi relativamente brevi, un percorso risolutore della problematica “condono edilizio”, fortemente sentita sul territorio comunale per rispondere alle pressanti necessità dell’utenza giustamente esasperata stante i tempi trascorsi».
In controtendenza a quanto disposto nel 2007 dall’allora amministrazione, che decise di avvalersi di professionisti esterni per far fronte all’esigenza di dare maggiore efficacia alle attività connesse all’espletamento dei procedimenti istruttori delle istanze di condono edilizio , Accorinti ed i suoi 8 assessori hanno invece deliberato la costituzione di un gruppo di lavoro composto esclusivamente da professionalità interne al Dipartimento in possesso di adeguata esperienza nell’ambito del condono edilizio. «Il condono, il rilascio di certificazioni in itinere, la predisposizione del titolo abilitativo e conseguente- si legge ancora testualmente – è a totale carico del tecnico cui è assegnata la pratica, che assolve il ruolo di istruttore e responsabile del procedimento apponendo la propria firma unitamente a quella del dirigente»
Nel provvedimento approvato dalla giunta viene dato atto che « la somma necessaria alla redazione del progetto, per il pagamento del compenso spettante al gruppo di lavoro, troverà copertura al lavoro al capitolo di spesa specifico…». L’Amministrazione ci tiene infatti a sottolineare che il «progetto risulta autofinanziato, pertanto non prevede ulteriori aggravi per l’amministrazione comunale» e questo grazie alle diposizioni di legge vigenti, in virtù delle quali il 50% delle somme riscosse a titolo di conguaglio dell’oblazione è devoluto al Comune.
Nella parte del progetto intitolata “Quadri costi”, viene inoltre spiegato che «la stima dei costi è effettuata prendendo a parametro di rifermento il costo orario, per l’amministrazione comunale, di ogni singola professionalità coinvolta e facendo una media di detto costo orario si giunge a determinate un costo medio per pratica … Moltiplicando il costo per pratica su un campione di circa la metà del numero di pratiche da evadere si ha un costo complessivo di euro 895.406,40. Tale importo corrisponde a circa il 21% del ricavo prudenzialmente stimato in euro 4.290.000,00 con un ricavo netto per l’Amministrazione di euro 3.394.593,60».
Nelle intenzioni dell’esecutivo guidato da Accorinti, il progetto «mira ad essere considerato tra gli obiettivi strategici dell’Ente, poiché si inquadra in un percorso tendente al raggiungimento della piena autonomia finanziaria del Comune e la sua azione ricadrà sul servizio tributario comunale impegnato al recupero in materia di I.M.U e T.A.R.S.U, riportando notevoli risultati sia in termini di gestione ed entità delle entrate che nel contraddittorio con i contribuenti». Secondo l’Amministrazione, infatti, la definizione delle istanza di condono è fondamentale sia «per archiviare procedimenti sanzionatori conseguenti all’adozione del condoni edilizio, accertare inottemperanze, riattivare procedimenti sanzionatori pregressi con conseguente adozione dell’ordinanza di demolizione e d ancora per acquisire e demolire immobili abusivi» ma anche per recuperare i tributi locali su casa e rifiuti e programmare la pianificazione territoriale e la riqualificazione degli ambiti particolarmente interessati dai condoni.
La giunta Accorinti è convinta che il progetto porterà notevoli risultati in termini di gestione ed entità delle entrate e nel contraddittorio con i contribuenti ed in più «assicurerà la massima efficacia ed efficienza nella banca dati della nuova previsione urbanistica e predisporrà le basi per ulteriori introiti derivanti dalle richieste delle agibilità e abitabilità degli alloggi condonati». La palla passa adesso al Dirigente pro -tempore del Dipartimento Edilizia Privata e Repressione Abusivismo, che dovrà «impegnare le somme relative al progetto con proprie successive determinazioni previa verifica della disponibilità finanziaria». (Danila La Torre)
Ci volevano due uomini scelti da R E N A T O sindaco, professionalmente molto preparati, come l’ing.Sergio DE COLA e il prof.Guido SIGNORINO, per dare un segnale di modernità nell’anacronistica(ottocentesca) organizzazione del lavoro di Palazzo Zanca. Questi sono gli incentivi al personale che piacciano ai messinesi, e non quelli a pioggia a più del 90% dei dipendenti, previsti puntualmente in questi anni dai contratti decentrati integrativi, regalati alle RSU di Palazzo Zanca. B R A V I S S I M I è un superlativo meritato per Sergio DE COLA e Guido SIGNORINO, forza con il cambiamento culturale, premiare chi porta risorse finanziarie vere e tangibili al Municipio. Caro Peppino detto il BUZZANCA, impara da R E N A T O sindaco a governate.
Solo Renato può dare una speranza a questa città, speriamo possa lavorare fino alla fine del suo mandato.