Attivato il quarto tubo a Calatabiano. Messina si libera dei costi per l’Alcantara

Attivato il quarto tubo a Calatabiano. Messina si libera dei costi per l’Alcantara

Marco Ipsale

Attivato il quarto tubo a Calatabiano. Messina si libera dei costi per l’Alcantara

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lunedì 15 Febbraio 2016 - 14:14

Negli ultimi due mesi è stata una preziosa (in tutti i sensi) fonte alternativa. Adesso non è più necessaria perché torna ad essere sufficiente l’acqua in arrivo a prezzi decisamente inferiori dal Fiumefreddo. E sui 60 chilometri di questa condotta arriva il report commissionato dall’Amam: oltre 100 attacchi da verificare ma dovrebbe trattarsi di piccole quantità di acqua

1 milione e 160mila euro. E’ quanto è costato all’Amam utilizzare i 250 litri al secondo provenienti dall’acquedotto dell’Alcantara dal 1. dicembre ad oggi, servendosi del bypass col Fiumefreddo realizzato a Forza d’Agrò. Una spesa onerosa necessaria (69 centesimi al metro cubo rispetto ai 10 centesimi al metro cubo del Fiumefreddo) perché i tre tubi attivati a novembre per bypassare la frana di Calatabiano avevano una portata di 600 litri al secondo mentre quella originaria era di 880 – 900 litri al secondo. Dopo aver constatato in questi mesi che la soluzione dei tre tubi provvisori ha retto, dalle 11 di stamane è stato attivato anche il quarto tubo, con una spesa di circa 100mila euro (corrispondente a una settimana di approvvigionamento dall’Alcantara) che consentirà di tagliare finalmente i costi.

Quando la Protezione Civile avrà terminato la messa in sicurezza del versante franato a Calatabiano, tra qualche mese, sarà possibile ripristinare la condotta originaria. “Appena arriverà il via libera – afferma il direttore generale dell’Amam, Luigi La Rosa -, ci metteremo subito al lavoro, siamo già pronti. Ancora devono appaltare alcune opere di messa in sicurezza definitiva e non sappiamo dove si dovrà passare ma la spesa non sarà comunque elevata”.

La gravissima emergenza idrica di ottobre e novembre ha avuto il “merito” di smuovere alcuni procedimenti rinviati all’infinito. Ad esempio la ricerca di nuovi pozzi per garantire alla città una maggiore portata idrica, soprattutto in caso di imprevisti o nei periodi di magra. “Sono state individuate alcune zone in cui fare sondaggi – prosegue La Rosa – e abbiamo chiesto l’autorizzazione al Genio Civile, che ci ha chiesto alcune integrazioni che stiamo presentando. La portata è ancora tutta da verificare”.

Ed a proposito di verifiche è arrivato il report sull’indagine commissionata su tutti i 60 chilometri del percorso che dal Fiumefreddo arriva a Messina. Il risultato è, per certi versi, sorprendente perché sono stati trovati più di 100 attacchi “sconosciuti” ma, al momento, non allarma più di tanto i vertici delll’Amam. “Non ci sono grosse differenze tra l’acqua che viene immessa al Fiumefreddo e quella che arriva a Messina – spiega il direttore generale dell’azienda -. Dalle tre pompe del Fiumefreddo partono 880 litri al secondo e ne arriva solo qualche litro in meno, è fisiologico. Ci saranno degli allacci inattivi ed altri che vengono attivati in determinati periodi dell’anno ma partono dagli sfiati e sono di un quarto o al massimo mezzo pollice. Si tratta di utenti singoli, è ovviamente una cosa che non va bene ma non cambia la portata idrica in arrivo a Messina”.

In città arrivano in media 1200 litri al secondo (900 dal Fiumefreddo, 200 dalla Santissima e 100 dai pozzi). Una quantità che, secondo la Protezione Civile, è addirittura sovrabbondante. Non lo è affatto per il direttore La Rosa: “Quando l’acqua viene immessa in rete ci sono perdite fisiologiche. Le nostre, poco più del 30 %, sono inferiori rispetto a quelle della media nazionale, che supera il 40 %. Eroghiamo acqua fino alle 20 e, nelle zone alte sotto pompaggio, fino alle 16 o alle 17 ma i cittadini riescono a riempire i propri serbatoi e quindi hanno acqua per 24 ore al giorno. Se riusciremo ad individuare altri pozzi, l’erogazione sarà prolungata”.

Da oggi, intanto, Messina torna a fare meno dell’acqua dell’Alcantara, dopo averne usufruito per due mesi e mezzo a distanza di oltre cinque anni dall’ultima volta. L’obiettivo è quello di tornare ad utilizzarla solo alla bisogna, soprattutto nei periodi estivi, quando cala la portata del Fiumefreddo. Non più, però, tramite i due bypass realizzati ma tramite la condotta originaria che sarà finalmente riparata ad Alì, lì dov’è interrotta. “Siciliacque sta progettando l’intervento – conclude La Rosa -. I lavori dovrebbero iniziare a marzo e concludersi ai primi di aprile”.

(Marco Ipsale)

4 commenti

  1. Forse l’ing.LaRosa ha la memoria corta..ma negli scorsi anni l’acqua arrivava nelle case anche dopo le 22,00 esempio il mio quartiere(lombardo) parlo del periodo autunnale invernale!ora da quando si è rotta la condotta il 24 ott 2015 già alle 18 si chiude!ora che abbiamo nuovamente 1000 lis più il resto ci spiegate se nei prossimi giorni avremo nuovamente acqua a volontà in tutti i quartieri oppure dobbiamo continuare a patire?Ricordiamoci che questo inverno è stato avaro di piogge e neve quindi che estate ci aspetta da un punto di vista idrico? Pensiamo di in tempo grazie…!!!

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  2. Forse l’ing.LaRosa ha la memoria corta..ma negli scorsi anni l’acqua arrivava nelle case anche dopo le 22,00 esempio il mio quartiere(lombardo) parlo del periodo autunnale invernale!ora da quando si è rotta la condotta il 24 ott 2015 già alle 18 si chiude!ora che abbiamo nuovamente 1000 lis più il resto ci spiegate se nei prossimi giorni avremo nuovamente acqua a volontà in tutti i quartieri oppure dobbiamo continuare a patire?Ricordiamoci che questo inverno è stato avaro di piogge e neve quindi che estate ci aspetta da un punto di vista idrico? Pensiamo di in tempo grazie…!!!

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  3. Sig. Martino, forse non ci siamo capiti. Hanno dimostrato all’Italia tutta di non saper risolvere in tempi brevi, attenzione, la mancanza di acqua (“mancanza” perchè a Messina la cosidetta emergenza c’è sempre). Siamo passati da un Assessore (Di Cola) che annunciava riunioni urgenti…”domani mattina” a tecnici dell’Amam che annunciavano soluzioni, salvo poi essere smentiti dai fatti. Io auspicherei la venuta a Messina della peggiore giunta municipale di Bolzano degli ultimi 20 anni, solo così potremo essere una città civile. Chiediamo un aiuto al “bischero”.

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  4. Sig. Martino, forse non ci siamo capiti. Hanno dimostrato all’Italia tutta di non saper risolvere in tempi brevi, attenzione, la mancanza di acqua (“mancanza” perchè a Messina la cosidetta emergenza c’è sempre). Siamo passati da un Assessore (Di Cola) che annunciava riunioni urgenti…”domani mattina” a tecnici dell’Amam che annunciavano soluzioni, salvo poi essere smentiti dai fatti. Io auspicherei la venuta a Messina della peggiore giunta municipale di Bolzano degli ultimi 20 anni, solo così potremo essere una città civile. Chiediamo un aiuto al “bischero”.

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