Confcommercio: "Messina città della musica non è più solo uno slogan. Grandi eventi ossigeno per le aziende"

Confcommercio: “Messina città della musica non è più solo uno slogan. Grandi eventi ossigeno per le aziende”

Autore Esterno

Confcommercio: “Messina città della musica non è più solo uno slogan. Grandi eventi ossigeno per le aziende”

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martedì 19 Luglio 2022 - 07:35

Il presidente Picciotto: "Adesso bisogna puntare sulle vetrine nazionali affinché la città diventi un grande villaggio turistico"

MESSINA – “Messina città della Musica e degli eventi non sarà più  uno slogan, ma una strategia per aumentare il Pil”. Così il presidente di Confcommercio Messina Carmelo Picciotto all’indomani del concerto del rapper campano Clementino che ha chiuso la rassegna LiveMe promossa dall’Amministrazione comunale. “Circa i due terzi delle aziende iscritte alla Camera di Commercio – spiega Picciotto – appartengono a settori che con la ricezione turistica aumentano i propri fatturati, generando contemporaneamente aumento di Pil locale, per i quali eventi come quelli registratesi nelle ultime settimane in piazza Duomo rappresentano una boccata di ossigeno.

Aziende che attraverso i grandi eventi aumentano il loro business creando a loro volta occasioni di lavoro secondo la formula più turismo uguale a più posti di lavoro, meno ragazzi che fuggono da Messina. Aziende – prosegue Picciotto – che negli anni si sono messe al servizio della città generando a loro volta bellezza ed attrattività e contribuendo al mantenimento del decoro e al rilancio del centro storico, e che ancora, e meglio di così, possono fare la propria parte in un’ottica di riqualificazione e rigenerazione urbana che costituisce oggi la sfida dei nostri tempi.

“Il centro storico e le attività al suo interno diventino volano di reale sviluppo del territorio”

L’iniziativa dell’amministrazione De Luca prima e di quella Basile oggi deve costituire un primo passo perché il brand Messina approdi alle grandi vetrine nazionali, perché il centro storico e le attività promosse al suo interno diventino volano di reale sviluppo del territorio. Live Me – conclude Picciotto – ha dimostrato che la macchina è in grado di funzionare, dalla gestione della sicurezza a quella del decoro urbano. Ha dimostrato che è possibile mettere a disposizione anche di chi non se lo può permettere spettacoli di qualità.

Messina è  pronta a diventare città di tutti, anche delle fasce più deboli, e coordinamento e punto più attrattivo delle quattro Città Metropolitane e in queste settimane  in maniera netta lo abbiamo dimostrato a tutta l’Italia. Ora è il momento di mettere a frutto l’esperienza maturata in maniera scevra di preconcetti, al di là delle polemiche strumentali, e per il bene dell’intera città. Messina vuole essere città viva. Resta solo da decidere da che parte stare!”.

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4 commenti

  1. Carmelo Picciotto da sempre è stato sponsor dell’amministrazione De Luca e quindi ora di Basile. Poi il suo locale è a Piazza Duomo: chi meglio di lui trae profitto dai concerti e dagli eventi che si svolgono in quella piazza?

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  2. …non ho ancora visto nessun operatore turistico con la scopa in mano per dare una ripulita alla Città…

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    1. Dovrebbe essere la TARI a coprire i costi della pulizia, e compito del comune scovare chi non la paga.
      Su questo secondo punto non si è più saputo nulla almeno dalla stampa.

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  3. Se li paga lui i concerti ben vengano

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