Case, immobili e condominio in pillole. La rubrica della sezione messinese
La rubrica a cura di Confedilizia Messina
Banca d’Italia: ripresa del mercato immobiliare nel III trimestre 2024
Secondo il sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni, predisposto dalla Banca d’Italia (a questo link la pubblicazione), nel terzo trimestre del 2024 il mercato immobiliare ha mostrato segnali di stabilizzazione e ripresa. L’indagine, condotta su un campione di agenti immobiliari, evidenzia che è cresciuta la quota di operatori che riportano una stabilità dei prezzi delle abitazioni, con un calo significativo di coloro che ne segnalano una diminuzione. Lo sconto medio rispetto alle richieste iniziali dei venditori è sceso al minimo storico del 7,8%, mentre i tempi di vendita si sono mantenuti brevi, mediamente 5,7 mesi.
Nonostante una domanda ancora debole, i giudizi sul numero di potenziali acquirenti sono migliorati rispetto allo stesso periodo del 2023. L’offerta di immobili, invece, è rimasta stabile, con un aumento delle transazioni intermediate. Il mercato delle locazioni si conferma dinamico. Il 51% degli agenti ha registrato un aumento dei canoni, sebbene con segnali di rallentamento rispetto ai picchi del 2022. La preferenza dei proprietari per affitti brevi e la minore offerta continuano a sostenere il rialzo dei prezzi. Le aspettative per il mercato nei prossimi due anni sono migliorate sia a livello locale sia nazionale, trainate dalla riduzione delle difficoltà di accesso ai mutui e da un lieve aumento del rapporto tra prestito e valore dell’immobile, ora al 78%.
Il settore sembra beneficiare anche delle norme del decreto “Salva Casa”, che secondo gli agenti potrebbe avere un impatto positivo sull’offerta abitativa e, in parte, sui prezzi. In generale, i segnali di ripresa e stabilizzazione del mercato riflettono un miglioramento del clima di fiducia e prospettive più ottimistiche per il prossimo futuro.
Interrogazione sul regime della cedolare secca
La deputata Carmen Letizia Giorgianni (FdI) ha presentato un’interrogazione al Ministro dell’economia e delle finanze, sollevando una questione di interpretazione normativa riguardante l’applicabilità del regime della cedolare secca per le locazioni abitative. La cedolare secca è un regime fiscale agevolato che permette ai locatori di immobili ad uso abitativo di pagare un’imposta sostitutiva fissa (21% o 10% a seconda del tipo di contratto), evitando il ricorso all’Irpef e alle relative addizionali. Tale beneficio è previsto per le locazioni che rispettano specifici requisiti, tra cui l’esclusione delle locazioni effettuate nell’ambito di un’attività d’impresa o professionale. Tuttavia, diverse sentenze giuridiche recenti (tra cui quelle della Corte di giustizia tributaria del Veneto e della Lombardia, nonché la Cassazione con la sentenza n. 12395 del 2024) hanno esteso l’applicabilità della cedolare secca anche alle locazioni ad uso abitativo concluse nell’ambito di attività imprenditoriali, qualora l’immobile sia destinato esclusivamente ad uso abitativo. Nonostante queste decisioni, l’Agenzia delle entrate continua a contestare l’applicabilità del regime, costringendo i contribuenti a ricorrere a contenziosi legali. Giorgianni ha chiesto al Ministro quali iniziative intenda adottare l’Esecutivo, anche di carattere normativo, per chiarire definitivamente la questione, permettendo ai locatori di optare per la cedolare secca anche nelle locazioni ad uso abitativo stipulate con conduttori che esercitano attività d’impresa. L’interrogazione sottolinea l’importanza di una maggiore flessibilità normativa, finalizzata non solo a contrastare l’evasione fiscale, ma anche a facilitare l’accesso agli alloggi per i lavoratori impiegati in contesti imprenditoriali, contribuendo così alla creazione di un mercato degli affitti più dinamico e accessibile. Sulla questione, la Confedilizia – nella consapevolezza che non esistono automatismi fra una pronuncia della Suprema Corte e un indirizzo interpretativo dell’amministrazione finanziaria – ha scritto anche al Direttore dell’Agenzia delle entrate auspicando un ripensamento da parte dell’Agenzia.
L’acquirente dell’immobile locato è tenuto alla restituzione del deposito cauzionale versato al precedente proprietario?
L’acquirente di immobile locato, subentra nei diritti e nelle obbligazioni derivanti dal contratto di locazione, agli effetti dell’art. 1602 cod. civ., ed è dunque tenuto alla restituzione del deposito cauzionale versato dal conduttore all’originario locatore (cfr. in punto Tribunale Trieste, 06/06/2024, n. 561).
Serve il permesso per costruire per trasformare un balcone in veranda?
La trasformazione di un balcone o di una loggia in veranda mediante infissi e tamponature non costituisce realizzazione di una pertinenza, ma è opera non precaria, perché stabilmente infissa al suolo, assoggettata a permesso di costruire, la quale comporta, oltre ad una modifica prospettica, un ampliamento volumetrico urbanisticamente rilevante (cfr. in punto T.A.R. Salerno, (Campania) sez. II, 22/04/2024, n. 865). (da Confedilizia Notizie)—
Numero Verde 800.400.762 (dal lunedì al venerdì dalle ore 16.00 alle 18.00)