LOCAZIONE
Il ricongiungimento familiare è causa di recesso?
Anche nella locazione abitativa, il conduttore può recedere dal contratto anticipatamente, se ricorrono gravi motivi, inviando al locatore una comunicazione con ricevuta di ritorno con sei mesi di preavviso motivando la ragione, grave, che consente e giustifica il recesso. In assenza di una definizione normativa che qualifichi ed individui la portata del “grave motivo” è necessario far riferimento alla giurisprudenza. La Corte di Cassazione ha più volte affermato che i “gravi motivi” che consentono – indipendentemente dalle previsioni contrattuali – il recesso del conduttore dal contratto di locazione, ai sensi della L. n. 392 del 1978 (artt. 4 e 27), devono essere: a) determinati da fatti estranei alla volontà del conduttore medesimo, b) imprevedibili, c) sopravvenuti alla costituzione del rapporto d) tali da rendere oltremodo gravosa la prosecuzione del rapporto locativo. Tra i gravi motivi può, pertanto, rientrare anche l’imprevedibile ricongiungimento familiare quando, a causa di esso, l’immobile non sia più idoneo alle mutate esigenze abitative del conduttore.
Il cane molesto del vicino giustifica il recesso dal contratto?
Il continuo abbaiare di un cane di un condòmino può giustificare secondo la Corte di Cassazione (cfr. Cassazione civile, sezione III, sentenza 30/05/2014 n° 12291) il giusto recesso dell’inquilino dal contratto di locazione. Gli ermellini, infatti, ritengono che il “grave motivo” di recesso anticipato previsto dall’art. 4 L. 392/’78 possa essere anche determinato da fatti che non dipendono strettamente dal proprietario, come la presenza in condominio o nelle vicinanze di un cane che continua ad abbaiare. Anche in questo caso il recesso è subordinato al preavviso da parte del conduttore di sei mesi a mezzo lettera raccomandata o equipollente.
Come risparmiare quest’inverno (consigli per mantenere “al caldo la propria casa”)
Vediamo di fornire con l’aiuto di Michele Vigne, responsabile del Coordinamento tecnico di Confedilizia, alcuni consigli su come risparmiare.
Collocare dei pannelli riflettenti. Si tratta di un intervento che prevede la posa di un pannello riflettente dietro ai termosifoni. Questi pannelli sono caratterizzati da un’esile struttura tipo polietilene espanso, rivestito da un foglio di alluminio che, grazie alla sua superficie argentata, riesce a “termoriflettere” il calore prodotto dal radiatore evitando dispersioni e bloccando l’energia radiante emessa dalla faccia posteriore del radiatore.Togliere i copricaloriferi. I radiatori sono corpi scaldanti (ad elementi, a piastra, a tubi o a lamelle) che cedono calore per convenzione naturale ed irraggiamento. Per poter erogare tutta la loro potenza devono essere liberi da impedimenti. I copriradiatori usualmente installati per motivi estetici, così come gli arredi posti a ridosso o nelle immediate vicinanze dei radiatori, limitano in modo rilevante gli scambi termici tra radiatore e ambiente circostante. Pulizia dei radiatori e dei termoconvettori. Spesso i radiatori sono coperti da uno strato di polvere e le batterie alettate dei termoconvettori sono quasi del tutto occluse dalla polvere. Una pulizia a fondo con aspirapolvere e spazzola giova alla salubrità dell’ambiente e al portafoglio. Finestre a doppi vetri o con vetrocamera. Se non si hanno ancora i doppi vetri o le vetrocamere, le dispersioni aumentano notevolmente e risulta decisamente conveniente sostituire i serramenti o quantomeno i vetri con vetrocamere. Isolare serramenti e cassonetti delle tapparelle. La tenuta dei serramenti esterni rappresenta un aspetto fondamentale per evitare dispersioni di calore. Tali serramenti (porte e finestre) devono essere dotati di apposite guarnizioni. I cassonetti delle tapparelle possono essere isolati, al loro interno, con pannelli in poliuretano espanso ed isolante adesivo e così facendo diventeranno utili anche per eliminare infiltrazioni di polvere e ridurre i rumori provenienti dall’esterno. Isolare termicamente il sottotetto. Questo aspetto riguarda gli abitanti dell’ultimo piano e chi abita in case singole o a schiera. Per impedire al calore di fuoriuscire dal tetto si possono stendere nel pavimento del sottotetto rotoli di isolante tipo lana di vetro o lana di roccia in rotoli. Sono questi gli isolanti maggiormente utilizzati se il sottotetto non è calpestabile e la posa manuale è agevole. Spurgare l’aria dai radiatori. La presenza di aria nei radiatori ne impedisce il corretto funzionamento facendo lavorare di più la caldaia ed aumentando conseguentemente i consumi. Se si hanno radiatori vecchi senza valvola di sfiato è opportuno farla installare. Installare le valvole termostatiche. Se non le avete ancora installate conviene farlo. Queste valvole installate sui radiatori, li rendono indipendenti poiché regolano automaticamente il flusso dell’acqua calda sulla base della temperatura impostata nella manopola graduata. Impostando temperature differenziate nelle varie stanze, si ottiene un risparmio ed un miglior confort termico secondo le esigenze degli occupanti la casa. Dotarsi di un termostato programmabile. Se si dispone di un impianto autonomo od a zone indipendenti è consigliabile l’installazione di un termostato programmabile a fasce orarie ed impostarlo a seconda dei ritmi e delle esigenze della famiglia. Manutenzione della caldaia. Una corretta manutenzione periodica della caldaia e dei radiatori è fondamentale per ottenere la massima efficienza degli stessi. Eliminare tutti gli ostacoli collocati attorno o sopra i termosifoni. Per poter erogare tutta la loro potenza i termosifoni devono essere liberi da impedimenti. Gli arredi posti a ridosso o nelle immediate vicinanze dei radiatori (mobili, poltrone, tavoli, tende, pannelli, ecc) limitano in modo rilevante gli scambi termici tra radiatore e ambiente circostante. Più spazio lasciamo al passaggio dell’aria calda maggiore sarà il risultato finale. L’abitudine scorretta di porre gli indumenti bagnati ad asciugare sui termosifoni oltre a creare evidenti problemi di umidità soffoca la possibilità radiante del termosifone che erogherà conseguentemente meno calore alla stanza. Fare entrare il più possibile la luce del sole. Approfittate delle giornate di sole, aprite le tende e rimuovete le ostruzioni che impediscono ai raggi solari di entrare in casa. Così contribuirete a riscaldare l’ambiente a spesa zero. Chiudere ante e tapparelle alla sera. Abituarsi a chiudere le ante oscuranti e tenere abbassate le tapparelle durante la notte aiuta, oltre che a difendersi dai malintenzionati, a limitare le dispersioni di calore verso l’esterno ed a mantenere la casa più calda. Aprire le finestre solo il tempo necessario per arieggiare i locali (10 minuti, non di più). Se si vogliono sentire gli effetti del calore emanato dall’impianto è necessario mantenere le finestre chiuse quando è acceso il riscaldamento, in questo modo non si disperderà il calore creatosi in casa. Per arieggiare i locali sono sufficienti 10 minuti al mattino. Tenere chiuse le stanze che non si utilizzano e limitare il più possibile il riscaldamento al loro interno.Programmare il riscaldamento. Se il riscaldamento è autonomo va programmato per una minore temperatura notturna (15/16 gradi) e maggiore per la giornata tra i 18 e 20 gradi. Temperature più alte non servono e fanno spendere molto di più. Si stima che un solo grado in più faccia aumentare i consumi di circa il 7%. Cambiare la direzione di marcia del ventilatore a soffitto. Durante l’inverno, i ventilatori a soffitto possono aiutare il sistema di riscaldamento per operare in modo più efficiente. In inverno, un ventilatore può ricircolare l’aria calda che sale naturalmente in una stanza: basta accenderlo nella direzione opposta (la maggior parte hanno motori reversibili). Poiché l’aria calda si stratifica verso il soffitto, durante i mesi freddi l’utilizzo del ventilatore è utile per spingere in basso l’aria calda. Risparmiare sul riscaldamento è quindi possibile, basta un po’ di buona volontà nell’applicare gli accorgimenti di cui sopra. Per le agevolazioni fiscali di cui si potrebbe godere in occasione di interventi di efficientamento energetico e per ogni altra assistenza si può contattare l’Associazione territoriale di Confedilizia .
CONDOMINIO
Pagamento delle spese condominiali e clausola di esonero del costruttore È legittima la clausola di un regolamento di condominio di origine contrattuale che esoneri il costruttore del fabbricato dal pagamento totale o parziale delle spese condominiali in relazione ad eventuali unità immobiliari invendute e fintanto che dette unità rimangano tali? Premesso che secondo la giurisprudenza è da ritenersi legittima una clausola di un regolamento contrattuale che preveda l’esenzione totale o parziale per taluno dei condòmini dall’obbligo di contribuire alle spese condominiali (cfr., ex multis, Cass. sent. n. 5975 del 25.3.’04), va, tuttavia, evidenziato, in relazione all’argomento di interesse, che sempre la giurisprudenza ha considerato, invece, nulla una clausola come quella di cui al quesito. Ciò, per violazione dell’art. 1355 cod. civ. (in tema di condizione meramente potestativa), facendo, la clausola in questione, dipendere l’obbligo della futura contribuzione esclusivamente dall’arbitrio del soggetto obbligato (cfr. Corte d’appello di Genova, sent. n. 728 del 29.8.’96). È appena il caso di osservare, comunque, che quanto precede non ha pretesa di esaustività occorrendo sempre, all’evidenza, un approfondimento in concreto della fattispecie.
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