Confedilizia Messina. Case, immobili e condominio in pillole

Confedilizia Messina. Case, immobili e condominio in pillole

Autore Esterno

Confedilizia Messina. Case, immobili e condominio in pillole

domenica 21 Gennaio 2024 - 14:00

La rubrica a cura di Confedilizia Messina

“Percorsi conciliativi” per le locazioni commerciali

È stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la l. n. 314 del 30 dicembre 2023 recante la “Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2022”. Tra le norme di interesse si segnala, in particolare, la previsione che riscrive l’art. 31, comma 2, d.l. n. 201/2011 (come convertito in legge), in tema di liberalizzazioni degli esercizi commerciali, riconoscendo ai Comuni una generica facoltà di promuovere percorsi conciliativi tra esercenti e proprietari dei locali nell’ambito dei centri storici. Di seguito il testo. “Secondo la disciplina dell’Unione europea e nazionale in materia di concorrenza, libertà di stabilimento e libera prestazione di servizi, costituisce principio generale dell’ordinamento nazionale la libertà di apertura di nuovi esercizi commerciali nel territorio senza contingenti, limiti territoriali o altri vincoli di qualsiasi altra natura, esclusi quelli connessi alla tutela della salute, dei lavoratori, dell’ambiente e dei beni culturali, nonché alla salvaguardia della sicurezza, del decoro urbano o delle caratteristiche commerciali specifiche dei centri storici o di delimitate aree commerciali. Per tali finalità le regioni, le città metropolitane e i Comuni, fermo restando quanto previsto dall’articolo 52 del codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, possono prevedere, d’intesa con le associazioni degli operatori e senza discriminazioni tra essi, limitazioni all’insediamento di determinate attività commerciali in talune aree o l’adozione di misure di tutela e valorizzazione di talune tipologie di esercizi di vicinato e di botteghe artigiane, tipizzati sotto il profilo storico-culturale o commerciale, anche tramite costituzione di specifici albi volti a valorizzarli. I Comuni possono altresì promuovere percorsi conciliativi tra esercenti e proprietari dei locali, volti a evitare fenomeni di espulsione di operatori commerciali qualificati dai centri storici”. La disposizione in commento si applicherà a far data dall’1.5.2024.

Borse di studio anno 2022/2023 per i dipendenti da proprietari di fabbricati

L’Ebinprof ha dato il via ai nuovi bandi per assegnare le borse di studio per i figli (e soggetti a questi assimilati) dei dipendenti da proprietari di fabbricati. Le borse sono in tutto 120 per un importo complessivo pari a 260.000 euro. Ai bandi relativi agli studenti universitari possono partecipare anche gli studenti che – non avendo superato i 40 anni – siano loro stessi dipendenti da proprietari di fabbricati. Nel merito, sono in concorso: 38 borse di studio da 1.500 euro cadauna per diplomati presso istituti o scuole superiori che abbiano superato l’esame di Stato a conclusione dell’anno scolastico 2022/2023 (3 delle quali prioritariamente destinate a studenti diversamente abili); 46 borse di studio da 2.000 euro cadauna per studenti universitari che abbiano acquisito, nell’anno accademico 2022/2023, almeno il 70% dei crediti formativi (CFU) previsti dal piano di studi presentato (3 delle quali prioritariamente destinate a studenti diversamente abili); 33 borse di studio da 3.000 euro cadauna per neolaureati che abbiano sostenuto l’esame di laurea nell’anno 2023; 3 borse di studio da 4.000 euro cadauna a neolaureati che abbiano discusso la tesi in materia di diritto del lavoro, scienze sociali o scienze economiche nell’anno 2023. Il termine per la presentazione delle domande è il 15.4.2024. I bandi con tutte le istruzioni nonché la modulistica sono disponibili sul sito Internet www.ebinprof.it

Quali sono i servizi minimi igienico-sanitari?

La giurisprudenza si è occupata poco del tema, si rinviene comunque una datata decisione della Pretura di Taranto in data 29.07.1980 secondo la quale si considera l’unità immobiliare priva di servizi igienico-sanitari se, all’interno dell’alloggio e in appositi locali, non siano presenti almeno tazza, lavabo e vasca da bagno o doccia.

L’uso promiscuo dell’immobile commerciale locato impedisce il maturarsi dell’indennità di avviamento?

L’uso promiscuo dell’immobile locato a uso commerciale, ove non venga provata dal conduttore la prevalenza dell’attività di commercio al dettaglio rispetto al contestuale esercizio di vendita all’ingrosso, impedisce il maturarsi dell’indennità di avviamento di cui all’art. 34 l. n. 392/1978 (in questo senso anche Cassazione civile sez. III, 02/02/2023, n. 3265).

Chi paga la manutenzione ordinaria dei lucernari che danno luce ai singoli appartamenti?

La manutenzione ordinaria di lucernari – la cui funzione prevalente è quella di dare aria e luce all’appartamento su cui si affacciano – esistenti sul tetto dell’edificio condominiale, non può essere addebitata all’intero condominio, ma solo ed esclusivamente al proprietario dell’unità immobiliare a cui danno aria e luce.

L’esalazione di odori del vicino può costituire reato?

 Gli odori di un condomino che arrivano a casa del vicino che abita nel medesimo condominio possono costituire reato secondo quanto ha ritenuto anche la Suprema Corte di Cassazione con la sentenza n. 14467/2017. Infatti, l’art. 674 del Codice penale, rubricato “Getto pericoloso di cose”, recita: “Chiunque getta o versa, in un luogo di pubblico transito o in un luogo privato ma di comune o di altrui uso, cose atte a offendere o imbrattare o molestare persone, ovvero, nei casi non consentiti dalla legge, provoca emissioni di gas, di vapori o di fumo, atti a cagionare tali effetti, è punito con l’arresto fino a un mese o con l’ammenda fino a duecentosei euro”. La norma è evidentemente diretta a tutelare l’ordine pubblico, anche in ambito condominiale. Per la sussistenza del reato è indispensabile il requisito della offensività della condotta, ovvero che la cosa gettata, versata o emessa sia diretta a molestare.

Da Condefilizia Notizie

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