Conferenza episcopale calabra "a trazione reggina": presidente Morrone, vice Milito

Conferenza episcopale calabra “a trazione reggina”: presidente Morrone, vice Milito

Mario Meliado

Conferenza episcopale calabra “a trazione reggina”: presidente Morrone, vice Milito

martedì 05 Ottobre 2021 - 13:41

Ieri, lunedì 4 ottobre, nei locali del Seminario Pio X di Catanzaro, si è riunita la Conferenza episcopale calabra per la consueta sessione autunnale.
I vescovi e gli arcivescovi calabresi hanno provveduto alla elezione della nuova presidenza Cec, in seguito alle dimissioni dell’arcivescovo Bertolone, accettate del Santo Padre lo scorso 15 settembre.

L’arcivescovo reggino alla guida della Cec

Il nuovo presidente della Conferenza episcopale calabra, per il quinquennio 2021-2026, è monsignor Fortunato Morrone, arcivescovo metropolita di Reggio Calabria – Bova.

Monsignor Francesco Milito, vescovo di Oppido-Palmi, è stato confermato vicepresidente, e monsignor Giuseppe Schillaci, vescovo di Lamezia, è stato eletto segretario.

«Provo grande sorpresa perché non mi aspettavo un incarico così importante», questo il primo commento dell’arcivescovo Morrone,
«ringrazio i miei amici vescovi e arcivescovi per la fiducia che hanno avuto nei miei confronti. Mi metto in questa disponibilità sapendo che in questo cammino non sono da solo: nessuno può vivere da solo tanto più nella Chiesa pertanto anche se poi abbiamo responsabilità personali sappiamo che le possiamo condividere».

Il primo pensiero del neopresidente della Cec è per «le famiglie che sono nel nostro territorio calabro, per le tante persone che si impegnano, ma anche alle grandi sfide che dobbiamo affrontare, non soltanto a livello di legalità, ma anche di lavoro».
Dopo la pandemia, precisa l’arcivescovo della Diocesi Reggio Calabria-Bova, c’è il rischio che il livello occupazionale della Calabria precipiti ulteriormente: «Immagino per esempio – prosegue Morrone – la situazione che stanno attraversando i lavoratori dell’aeroporto di Reggio Calabria e Crotone. Come vescovi calabresi siamo chiamati ad essere attenti non soltanto alla nostra vita “ad intra”, ma soprattutto alle persone che abitano il territorio dove le nostre Chiese sono chiamate ad essere sale, luce e speranza per il cammino della nostra Calabria”. “Ecco noi desideriamo questo – conclude il presidente dei Vescovi Calabresi – dare un bel contributo perché la Calabria cominci a vivere un orizzonte nuovo di grande speranza. Noi ce la mettiamo tutta e quindi chiedo a tutti: pregate per noi perché il Signore ci illumini a fare per la nostra Calabria scelte illuminate dalla Sapienza divina per il bene di tutti».

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