Tripodi ha messo in evidenza le pesanti questioni che investono, in questa fase di drammatica crisi economico-sociale, il mondo del credito
Si è svolto il 5° Congresso provinciale della UILCA di Messina, la corposa categoria sindacale rappresentativa dei lavoratori bancari, assicurativi ed esattoriali che ha rieletto, all’unanimità, Ivan Tripodi segretario generale.
La nuova Segreteria provinciale della UILCA è formata da: Ivan Tripodi (BNL), Gianni Bignoli (Intesa S. Paolo), Salvatore Bonfiglio (Montepaschi), Giuseppe Marco Cardella (Alleanza Assicurazioni), Orazio Gemelli (Riscossione Sicilia) e Nino Ingemi (Unicredit). L’incarico di Tesoriere è stato affidato a Mariarosaria Cannistrà (Banco Popolare), mentre responsabile del “Progetto Giovani” è Saverio Zito (Unipol Banca).
All’assise sono intervenuti il segretario della UIL Sicilia Claudio Barone, il segretario della UILCA Sicilia Gino Sammarco e il sub-commissario della UIL Messina Carmelo Catania i quali, all’unisono, hanno evidenziato la sensibile crescita politico-organizzativa della UILCA messinese.
Il congresso si è aperto con la relazione introduttiva del segretario Tripodi che ha messo in evidenza le pesanti questioni che investono, in questa fase di drammatica crisi economico-sociale, il mondo del credito. “La vertenza per il rinnovo del CCNL, proprio in questi giorni è stata presentata la Piattaforma sindacale che prevede un nuovo modello di banca, e la necessità di una “moralizzazione” del sistema bancario che deve passare da una sensibile revisione dei maxi-stipendi che incassano i sedicenti top-manager rappresentano – ha sottolineato Tripodi – uno spartiacque riguardo il futuro dei lavoratori del settore”.
“La UILCA Messina – ha concluso Ivan Tripodi – ritiene indispensabile la costruzione di un nuovo Patto Sociale tra Istituzioni, banche, imprese e sindacati finalizzato al rilancio dell’economia reale, nel Mezzogiorno e nella Sicilia in particolare, attraverso una sensibile revisione delle regole di accesso al credito. Un Patto che deve coniugarsi con una rinnovata centralità delle lavoratrici e dei lavoratori bancari, esattoriali e assicurativi, i quali non possono più subire, quotidianamente, inammissibili ed illegali pressioni commerciali”.