Seminario promosso dal Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Messina. Un contesto economico come quello attuale comporta un livello elevato di complessità gestionale per le imprese. Tuttavia, saper cogliere in modo precoce i sintomi di difficoltà economica e finanziaria consente agli imprenditori di gestire in anticipo il fenomeno e porre in essere le opportune manovre correttive prima che la situazione sfoci in vera e propria crisi
Imprese e professionisti insieme, per “Riconoscere la crisi e gestire il cambiamento. Risanare l’Impresa e ristrutturare il debito”. Questo il tema del seminario informativo svoltosi venerdì 6 dicembre al Palacultura e promosso dal Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Messina in collaborazione con l’Ordine degli Avvocati e l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili ed il patrocinio del Centro Studi di Diritto dell’Impresa e delle procedure concorsuali e dell’ANDAF – Associazione Nazionale Dirigenti Amministrativi e Finanziari. Si è trattato di un momento di confronto ricco e stimolante tra imprenditori, avvocati e commercialisti, nella consapevolezza che per uscire dalla crisi, e sopratutto per coglierne in anticipo i primi segnali, sia necessario un percorso condiviso.
Un contesto economico come quello attuale comporta un livello elevato di complessità gestionale per le imprese. Tuttavia, saper cogliere in modo precoce i sintomi di difficoltà economica e finanziaria consente agli imprenditori di gestire in anticipo il fenomeno e porre in essere le opportune manovre correttive prima che la situazione sfoci in vera e propria crisi. I segnali premonitori sono tipicamente identificabili attraverso l’analisi e il monitoraggio di alcuni indicatori strategici e operativi. Nel corso dell’incontro sono state evidenziate alcune azioni utili alle Aziende per contrastare le difficoltà e trasformarle in opportunità di miglioramento, anche grazie al supporto di professionisti qualificati.
«È necessario unire le forze, fare squadra per la gestione corrente della vita dell’azienda – ha detto in apertura dei lavori Simona Caratozzolo, Presidente Giovani Imprenditori di Confindustria Messina – per far sì che dalla crisi scaturisca un cambiamento positivo. I tempi sono duri ma guardare con realismo e ottimismo ci fornisce chiave di lettura corretta per andare avanti». «Il cambiamento scaturisce da un diverso approccio da parte dell’imprenditore – ha dichiarato Alfredo Schipani, Presidente di Confindustria Messina – che deve essere sempre più capace di porre in essere nuove visioni e strategie, e in questo è indispensabile farsi supportare da professionisti qualificati. Il fatto che il nostro Gruppo Giovani Imprenditori abbia ideato questa iniziativa è un importante segnale; dimostra infatti la loro volontà di continuare con passione l’avventura imprenditoriale per dare slancio al nostro territorio, ponendosi loro per primi come artefici del cambiamento ». Presente anche il presidente dell’Ordine degli Avvocati Francesco Celona, che ha sottolineato «l’importanza di un confronto aperto e interrelazione tra il mondo dell’Avvocatura e delle imprese, per collaborare fattivamente allo sviluppo del territorio», mentre Enrico Spicuzza, Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Messina, ha ribadito «come il ruolo dei commercialisti in veste attiva in un’Azienda sia determinante per prevenire lo stato di crisi».
Durante le tre sessioni di lavoro, moderate dal giornalista Lucio D’Amico, si sono alternati professionisti di levatura per analizzare la questione sotto diversi punti di vista. Carlo Sorci, Professore Ordinario di Economia aziendale presso l’Università di Palermo ed Enzo Barilà, Dottore Commercialista e Revisore Contabile, si sono soffermati sugli aspetti legati all’identificazione del livello di crisi, correlato all’individuazione delle prospettive di recupero, mostrando quali possono essere i sistemi aziendali di allerta e reazioni dell’impresa. In particolare, Carlo Sorci ha sottolineato che «ci troviamo di fronte a una crisi di sistema che richiede un cambiamento di mentalità», mentre per Enzo Barilà «esistono indicatori di natura patrimoniale ed economica dai quali può ravvisarsi l’insorgenza della crisi con l’analisi dei margini di recuperabilità». Dario Latella, Professore Associato di Diritto commerciale presso l’Università di Messina e Domenico Cataldo, Avvocato esperto in diritto fallimentare e dell’impresa, hanno invece offerto una disamina sui possibili rimedi giuridici per la prevenzione della crisi, attraverso la consulenza contrattuale e la negoziazione. Secondo Dario Latella «sono necessarie figure interne o esterne all’azienda che non devono operare su una “cura” ma sulla “prevenzione”». Domenico Cataldo ha riferito che dall’inizio del 2013 si è registrato un incremento del 9,9% (rispetto allo stesso periodo del 2012) di numero di presentazioni – da parte delle aziende – di procedure d’insoluto; dato che porta inevitabilmente a una riflessione importante anche in merito alla necessità d’interazione tra Azienda e Professionisti.
Si è quindi passati dall’analisi del contesto alle soluzioni gestionali grazie agli interventi di Anna Oliva, Strategic Group Advisor per la Goldbond Enterprises Ltd di Pechino e di Filippo D’Amico, Presidente ANDAF – Associazione Nazionale Dirigenti Amministrativi e Finanziari, che hanno fornito chiarimenti su strategie, mutamenti organizzativi, miglioramenti dei processi critici e riorganizzazione aziendale da attuare per incrementare l’efficienza operativa. Per Anna Oliva «i costi non devono essere necessariamente tagliati, ma occorre saperli gestire». Filippo D’Amico ha ricordato che «controllare significa anticipare, fare budget, organizzare l’azienda».
Le conclusioni sono state affidate al Vice Presidente Nazionale Giovani Imprenditori di Confindustria, Leonardo Licitra, che ha ribadito la necessità di fare sistema mettendo al centro l’Impresa ed ha voluto chiudere il partecipato seminario con un messaggio di positività: «I Giovani Imprenditori di Confindustria stanno lavorando perché il nuovo anno sia migliore di quello che si sta concludendo».