"Da Giovani, che hanno dato vita a nuove realtà imprenditoriali o stanno tentando di traghettare storiche imprese messinesi sullo scenario della competitività globale, - spiegano - chiediamo al prossimo sindaco di amministrare la nostra città come un imprenditore gestisce la propria impresa, con rigore e chiari piani di sviluppo"
Il Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Messina ha incontrato i candidati a sindaco ed ha offerto spunti sulle questioni calde del momento: il risanamento finanziario, le previsioni per l’Imposta Municipale Unica sugli immobili, la valorizzazione e gestione del patrimonio artistico della città, le misure per il settore edilizio, le politiche giovanili ed i servizi municipali.
Al di là delle scelte, che siano o meno condivisibili, al di là dei progetti, che siano più o meno declinati, al di là delle risorse finanziarie, più o meno individuate, i Giovani Imprenditori di Messina auspicano che ci sia, e venga attivata dalla prossima Amministrazione, un’autentica strategia di sviluppo per la città, con chiarezza dei punti di forza su cui è possibile fare leva e delle risorse che bisogna mettere in campo.
“Da Giovani, che hanno dato vita a nuove realtà imprenditoriali o stanno tentando di traghettare storiche imprese messinesi sullo scenario della competitività globale, chiediamo al prossimo sindaco di amministrare la nostra città come un imprenditore gestisce la propria impresa, con rigore e chiari piani di sviluppo; fattori senza i quali l’impresa non ha futuro. Lo chiediamo per le realtà imprenditoriali che operano in questo territorio, per i cittadini che lo abitano, per i tanti lavoratori che hanno diritto al reddito, per sé e per le famiglie. Lo chiediamo perché l’Impresa ha un valore sociale innegabile: produce reddito e lavoro, e ciò non può realizzarsi in un contesto che non sia votato a migliorarsi e rigenerarsi. Questa città ha bisogno di motivazioni forti, responsabilità estrema e un’etica pubblica autentica”.
” storiche imprese messinesi da traghettare” ? o l’unica impresa a Messina e’ il “traghettare”?…