Parisi, “un vero democratico con una bella idea ma difficilmente prefigurabile per Nizza” lo definiscono i componenti del gruppo “Prendiamoci il futuro” di cui è portavoce Carlo Gregorio, in riferimento al tentativo dell'ex segretario Pd di tentare la strada della pacificazione dopo l'ingresso nel partito del sindaco Di Tommaso
Franco Parisi si è dimesso da segretario del Pd di Nizza di Sicilia e la decisione ha scosso, ma non sorpreso, l’ambiente politico locale. Le difficoltà di mandare avanti compattamente il partito erano infatti note e addebitate all’ingresso nel Pd del sindaco Giuseppe Di Tommaso a cui inizialmente Parisi stesso si era rifiutato di consegnare la tessera, salvo poi fare un passo indietro e tentare l’ardua strada della risoluzione pacifica. Tanto più ardua quanto più osteggiata e che ha innescato una serie di conflitti ineludibili mentre i tesseramenti al partito diminuivano.
Parisi, “un vero democratico” lo definiscono i componenti del gruppo “Prendiamoci il futuro” di cui è portavoce Carlo Gregorio, ex consigliere di minoranza, secondo il quale la “scellerata politica nazionale nella quale non si identificano più i compagni della sinistra storica” ha influito sulla realtà locale impedendo la “costruzione di un’alternativa democratica da contrapporre all’attuale Amministrazione comunale” e favorendone la frammentazione. Da qui la diminuzione degli iscritti al Pd.
Un vero democratico con una “bella idea ma difficilmente prefigurabile per Nizza”. La strada della pacificazione sembrava un’ipotesi impossibile: “Dopo 40 anni di dominio incontrastato di una sola persona, che ha spadroneggiato come ha voluto, oggi, quasi a conclusione del suo mandato, ci sembra impossibile parlare di riappacificazione sociale – prosegue Prendiamoci il Futuro -. Sappiamo che l’indole dell’ex segretario non è incline allo scontro acceso (per usare le sue parole) e i recenti incontri pubblici dallo stesso promossi, proprio per la sua “signorilità” e la scorrettezza di altri, hanno decretato il fallimento del confronto e del dialogo sulle varie problematiche affrontate”.
Cosa ne sarà del Pd di Nizza di Sicilia non è dato saperlo. L’auspicio per Gregorio e colleghi è “che le dimissioni di Franco Parisi siano da stimolo, ai vecchi e nuovi “compagni”, all’apertura di un dialogo con altre forze politiche e sociali del paese che possano consentire, soprattutto in questo periodo di crisi economica e di valori, il risanamento e il miglioramento delle condizioni socio-economiche di un paese in stato inerme e alquanto degradato” e che “a prescindere dal ruolo, Parisi voglia continuare a profondere il suo impegno politico-amministrativo e mettere a disposizione la sua esperienza e competenza per la costruzione di una Nizza di Sicilia migliore”.
Gi.Br.