Crisi della politica e nuovi schieramenti: i circoli socialisti provano a dare una risposta

Crisi della politica e nuovi schieramenti: i circoli socialisti provano a dare una risposta

Crisi della politica e nuovi schieramenti: i circoli socialisti provano a dare una risposta

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martedì 24 Gennaio 2012 - 08:48

Al convegno, tenutosi ieri al Palacultura è stata trattata una possibile linea di intervento nel nuovo panorama politico che si va delineando. Intervento anche del Sen. D’Alia: “Sì a una partecipazione più stretta con i circoli socialisti”

Promosso dalla Fondazione Nuovo Mezzogiorno e dalle associazioni “Agorà Sicilia”, “Oikos”, “l’Altro Futuro”, “Nuova Politica”, “Socialismo Oggi”, “Movimenti Democratici Siciliani” e “Il Risveglio”, si è svolto ieri pomeriggio alla Palacultura il convegno “Crisi della politica e ricomposizione degli schieramenti: il contributo dei circoli socialisti”. I lavori sono stati aperti dal dott. Francesco Barbalace dei Circoli socialisti. “Dal 1994 in poi, con l’alibi del cosiddetto bipolarismo e con la complicità di ben tre leggi elettorali (Mattarella, Tatarella, Calderoli) gli attuali partiti leaderistici non hanno assicurato al Paese né governabilità, né un’adeguata classe dirigente, né trasparenza, né una vita democratica interna – ha dichiarato Barbalace – al contrario, Associazioni, Circoli e Movimenti presenti nella società hanno esercitato una sorta di “sussidiarietà orizzontale” rispetto agli intollerabili livelli di rissosità, ai troppi silenzi dei blocchi politici contrapposti che hanno portato all’abdicazione dalla politica”.

“L’iniziativa di oggi – ha proseguito Barbalace – è la prima di tante altre alle quali nuove associazioni e movimenti come quelli presenti hanno già convenuto al fine di organizzarsi in rete. L’Appello formulato è stato accolto nella considerazione che ciò possa aprire la strada per riprendere il dialogo tra potere e popolo per restituire ad esso il diritto alla scelta delle rappresentanza, per riabilitare i luoghi della politica e del confronto e per ridare al mondo giovanile, confuso e disperso rispetto alla pochezza della politica attuale, lo spazio necessario. Tutto ciò non può non prevedere la ricomposizione di nuovi schieramenti più coesi rispetto al dovere della governabilità e quindi è stato formulato l’auspicio che, in costanza del governo Monti, il tempo che intercorre fino al 2013 venga utilizzato dai Partiti per porre mano ad una legge elettorale di impianto proporzionalista che ponga fine alle insanabili contraddizione fin qui sperimentate”. Subito dopo, gli interventi dell’on. Egidio Ortisi (“Movimenti Democratici Siciliani”) e del prof. Giuseppe Gambardella. “L’associazione “L’altro futuro” – ha osservato il prof. Gambardella, che la presiede – è nata qualche mese fa dalla volontà da parte dei soci fondatori di creare un luogo di aggregazione per uomini e idee, con l’intento di promuovere un dialogo tra le energie vive del nostro territorio, una rete di saperi e di conoscenze che guardino con rinnovata fiducia alla crescita e allo sviluppo di Messina e del suo hinterland. La politica di un nuovo futuro non può prescindere da un nuovo Umanesimo che ponga l’uomo al centro. Pensiamo al futuro, guardando al passato”.

A relazionare sulle proprie esperienze, sono stati poi l’arch. Alessandro Tinaglia dell’associazione “Reset” e il prof. Gaetano Giunta della Fondazione “Comunità di Messina”. “Il titolo del convegno fa rifermento alla crisi della politica, in verità, oggi, si deve parlare della crisi dell’intera società – ha affermato Tinaglia – una crisi di valori, una crisi dell’uomo che, ovviamente investe, in particolare, chi ha determinato la situazione attuale e, quindi, la classe politica. Parliamo di classe politica e non di politica poiché i valori che la contraddistinguono, almeno per noi, continuano ad essere validi. L’esperienza di “Reset!” a Messina non nasce certamente come progetto antipolitico, bensì come affermazione di quei concetti etici che hanno connotato il significato del termine per secoli. A tale approccio “etico e responsabile” abbiamo voluto associare l’impegno diretto della società civile: la novità sta nel fatto che pretendiamo da chi collabora con “Reset!” un atteggiamento propositivo “. Giunta ha, poi, presentato l’esperienza della Fondazione “Comunità di Messina”, nata nel luglio del 2010, evidenziando quali sono le condizioni necessarie perché Messina possa venir fuori da questa condizione di “povertà-trappola” nella quale è sprofondata: “E’ essenziale promuovere la coesione sociale della città, anche da un punto di vista economico, e promuovere alcune aree di libertà dei cittadini: libertà dal bisogno materiale (reddito e casa) e libertà come possibilità di produrre cultura e di accedere alla democrazia”.

A concludere i lavori sono stati l’on. Salvo Andò, presidente della Fondazione “Nuovo Mezzogiorno” ed il sen. Giampiero D’Alia. “Il bipolarismo è alla fine – ha sottolineato Andò – ha esaurito la propria funzione propulsiva. Da più parti, ci sono spinte verso una scomposizione ed una ricomposizione del sistema politico che riescono a far emergere nuovi attori politici non nella forma di vecchi partiti, ma come espressione di civiltà politiche sepolte. Un’esigenza forte in Sicilia: tutti i partiti in questa legislatura dell’Ars sono scomposti. La ricomposizione deve far emergere progetti riformisti e creare nuove polarità funzionali ai partiti stessi”.

“La partecipazione a questa iniziativa testimonia che c’è un fermento in Sicilia che non va sottovalutato – ha evidenziato D’Alia – siamo interessati ad una collaborazione sempre più stretta con i circoli socialisti, con i quali potremmo anche federarci, pure in vista delle prossime elezioni amministrative”. Ad intervenire anche Pietro Currò di “Agorà Sicilia”; Emilio Fragale di “Oikos”; Pierangelo Grimaudo di “Nuova politica”; l’on. Turi Lombardo di “Socialismo oggi”; Cettina Picciolo de “Il Risveglio”; e l’on. Giuseppe Franchina di “Nuovo Sud”. Intanto, il 3 febbraio l’ufficio di presidenza dell’associazione circoli socialisti, presente al convegno, esaminerà la proposta del piano progettuale per lo sviluppo del territorio e la sua riqualificazione per la rinascita della città.

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