Nuovo incontro tra amministrazione e commercianti, ma non è ancora stata presa una decisione definitiva. L'assessore Panarello ha ascoltato le posizioni delle varie associazioni, domani alle 14 un'altra riunione in cui si cercherà di capire quando si potrà far partire l'iniziativa.
L’incontro di oggi è servito solo per rimettere sul piatto tutte le idee e le proposte, discuterle, provare a trovare un punto di incontro. Mettere d’accordo tutti sarà comunque impossibile. Si proverà però a scegliere la soluzione che sarà maggiormente condivisa. “Noi abbiamo il nostro progetto, voi fate le proposte e alla fine si deciderà cosa è meglio per la città” ha detto l’assessore Patrizia Panarello che ha nuovamente riunito le associazioni dei commercianti del centro per discutere di isola pedonale. Non si è ancora giunti alla decisione definitiva, è già stato fissato un nuovo incontro per domani alle 14 per provare a mettere un punto. L’amministrazione ha deciso di scommettere su un progetto di isola pedonale permanente che comprende il quadrilatero di piazza Cairoli tra le vie Cannizzaro, Ugo Bassi, Maddalena, Risorgimento (vedi articolo correlato). Una vera rivoluzione per la viabilità e vivibilità del centro città, un nuovo modo di concepire la fruizione delle vie dello shopping che potrebbero così diventare un grande centro commerciale naturale, come del resto accade già in moltissime città italiane e del mondo. La decisione però dev’essere presa con chi sarà protagonista di questa rivoluzione: i commercianti. Ecco perché l’assessore Panarello ha voluto ascoltare ancora una volta le associazioni.
Millevetrine ha ribadito l’assoluta convinzione che lasciare tutto così com’è non porta benefici e vantaggi a nessuno. E se non si è pronti a partire già dall’8 dicembre con l’intero progetto si potrebbe anche iniziare dalla pedonalizzazione della sola via dei Mille, esperimento ormai consolidato negli anni, per poi allargarsi a tutto il quadrilatero.
In totale disaccordo Messina in Centro, ancora preoccupata per il poco tempo a disposizione per far partire l’iniziativa nel periodo natalizia, ma contraria all’ipotesi di iniziare dalla sola via Dei Mille. Dall’associazione anche un ulteriore proposta: includere in un progetto di pedonalizzazione anche il viale San Martino, considerato vero traino di un’idea così rivoluzionaria (vedi altro articolo correlato). I dubbi dell’associazione anche su parcheggi e transito dei residenti. Il dirigente del Dipartimento Mobilità Mario Pizzino ha però assicurato che insieme al piano sulla viabilità correlato al progetto ci sono anche le soluzioni per chi vive in un’area che verrebbe resa off limits alle auto. Si punterà soprattutto ad un sistema di pass per l’accesso alle Ztl di lotti limitrofi. L’assessore ha poi ricordato che sull’isola pedonale in pieno centro c’è anche una delibera del IV Quartiere che rappresenta il sì dei cittadini della zona.
Un no è invece arrivato dall’associazione dei commercianti del Corso Cavour che hanno dichiarato che negli anni scorsi la sola chiusura di via dei Mille creava innumerevoli problemi di viabilità, rendendo impraticabile il Cavour. L’assessore Panarello, con l’ausilio della Polizia Municipale che sta partecipando ad ogni passaggio della gestazione di questo progetto, ha però assicurato che in passato non era mai stato fatto un piano viario in relazione all’isola mentre stavolta il ragionamento è stato fatto a 360 gradi, considerando anche che il 15 dicembre sulla via Vittorio Emanuele tornerà il doppio senso di marcia.
Confesercenti, presente all’incontro con il Presidente Giovanni Calabrò e Benny Bonaffini, ha spiegato che da parte dei commercianti non c’è un aprioristico no all’isola e che anzi il disegno è considerato logico, dunque sì da parte dell’associazione che vede nel progetto una concreta possibilità di rinnovamento e rilancio, ma solo se realizzata con tutti i criteri utili a non creare disagi. Più dubbioso il presidente di Confcommercio Carmelo Picciotto che prima vuole conoscere tutte le posizioni dei commercianti che rappresenta per poter esprimere un parere frutto della totale partecipazione.
Dunque si andrà avanti, resta solo da capire se realmente il Comune è pronto ad allestire la grande isola prima dell’8 dicembre.
Francesca Stornante
I cittadini non possono essere ostaggio dei commercianti.
Se l’assessore si aspetta di poter accontentare tutti, allora addio all’isola pedonale.
In una città come Messina le isole pedonali vanno fatte, senza se e senza ma. Ci vogliono scelte coraggiose, anche a costo di risultare impopolari.
Le passate amministrazioni quasi si spaventavano a pedonalizzare qualche centinaio di metri di via dei Mille, temendo di perdere qualche misero voto.
Con buona pace anche di quei cittadini che godono nel vedere la propria città scivolare sempre più nell’immobilismo. L’anno scorso leggevo eresie di vario genere, ma ne ricordo una in particolare. C’era un signore che sosteneva l’impossibilità, per pompieri ed ambulanze, di accedere alla via dei Mille a causa delle transenne. Beh, finito di ridere, ho fatto notare a quel tizio che in regime di non pedonalizzazione la suddetta via è difficile da percorrere anche con una minicar, figuriamoci con un camion dei pompieri.
Quindi l’isola pedonale, non solo non inficia l’agevole intervento dei mezzi di soccorso, ma, anzi, lo favorisce, essendoci la totale assenza dei delinquenti in seconda fila e grandi spazi in cui potersi fermare.
Chiudere le strade e chiuderle subito!
Si, convengo che creare isole pedonali all’interno delle citta’ sia importante per la rivitalizzazione delle stesse. Un esempio lo e’ l’area attorno al Duomo che, una volta pedonalizzata, e’ risorta a nuova vita favorendo, anche, la nascita di una serie di fortunate iniziative economiche. C’e’ da dire che l’area aveva di se gia’ una vocazione alla pedonalizzazione; non fosse altro per l’alta concentrazione di importanti elementi storici ed architettonici.
Certo qualunque area puo’ essere pedonalizzata tenendo presente che perche’ cio’ avvenga e’ necessario che l’area protetta e le persone hanno necessita’ o, meglio, desiderano andarci. Nel caso di assenza dell’elemento umano avremmo un semplice spazio chiuso al traffico veicolare e, poiche’ inutilizzato, nella migliore delle ipotesi sprecato. Per ovviare si rendono necessarie delle iniziative che possono anche essere onerose e per le quali sarebbe giusto coinvolgere i soggetti che economicamente si avvanteggerebbero (attivita’ economiche) gia’ nella fase di definizione dell’area da pedonalizzare
Concordo sul fatto che Messina debba avere il centro storico chiuso al traffico veicolare, come avviene in atre città Europee.
Resta comunque il fatto che il Dirigente Comunale Sig. Pizzino, non possa ancora giocare con i suoi inutili semafori che hanno portato l’intera città alla paralisi, con l’aumento di particelle inquinanti in atmosfera immesse dalle auto immobili con il motore acceso davanti a stupidi semafori.
Uno studio fatto nei paesi industrializzati del nord europa, ha evidenziato che i semafori, non solo aumentano il rischio di incidenti, vedi l’ultimo all’incrocio tra viale San Martino e Santa Cecilia, ma incidono gravemente sulla salute e pazienza dei cittadini.
In un periodo non molto lontano, la via La Farina all’incrocio con il cavalcavia, rimase con i semafori spenti per lavori alla tranvia, ebbene, non solo non ci furono incidenti, ma le file di auto lungo quella arteria cittadina sparirono.
Pensate quale beneficio otterrebbe la via Garibaldi, togliendo l’inutile semaforo che blocca le auto nella corsia sud nord lato mare all’altezza della farmacia centrale.
Per non parlare dell’altro inutile semaforo sulla cortina del porto corsia sud nord nei pressi della dogana.
Ne potrei elencare altrettanti, ma farei arrossire di vergogna coloro che dovrebbero migliorare la viabilità cittadina.
Il controllo comunque delle strade e il rispetto del codice della strada, dev’essere garantito dalla polizia municipale e polizia stradale, contravvenendo pesantemente l’autista indisciplinato, solo così Messina può finalmente respirare quell’aria di civiltà perduta.
Va bene aumentare le aree pedonali che potrebbero essere utilizzate meglio da tutti quei giovinastri che scherzando con urtoni e spinte impediscono ai vecchietti di passeggiare e da chi vuole intraprendere un attività commerciale, rigorosamente “ambulante stabile”, da potere essere concorrenziale a quanti stabilmente dimorano con mercanzie varie nei marciapiedi, nella speranza che non diano fastidio ai questuanti con cani al seguito.