"Salva Messina", Cgil e Uil fuori dal tavolo. Spada di Damocle Messinambiente

“Salva Messina”, Cgil e Uil fuori dal tavolo. Spada di Damocle Messinambiente

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“Salva Messina”, Cgil e Uil fuori dal tavolo. Spada di Damocle Messinambiente

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sabato 27 Ottobre 2018 - 06:57

Dopo la lettura di un duro documento in pregiudiziale la Cgil ha lasciato Palazzo Zanca. Orsa e Cisl (Massaro e Genovese) al tavolo per evitare la macelleria sociale di cui parlano Cgil e Uil e per difendere i diritti dei lavoratori. Ecco cosa è emerso dal confronto di ieri sera

E’ finito in nottata il confronto sul “Salva Messina” con le organizzazione sindacali. O, per dirla con il sindaco, Cateno De Luca, “con le organizzazioni sindacali responsabili”.

Al tavolo erano assenti Uil e Cgil che, dopo la lettura, di Nino Trino, di un duro documento in pregiudiziale firmato dal segretario della Fp Francesco Fucile (guarda il video)

ha lasciato Palazzo Zanca. “Rappresenteremo noi anche gli interessi dei lavoratori della Uil e della Cgil – commenta De Luca – perché noi siamo l’Amministrazione comunale di tutti. Abbiamo sfatato tutti i falsi miti della macelleria sociale – aggiunge – di cui siamo stati accusati e ci corre l’obbligo evidenziare l’assenza di proposte da parte di Uil e Cgil. Noi siamo persone responsabili che pensano al presente ed al futuro”.

La frattura con Cgil e Uil appare insanabile. Mercoledì è in programma una manifestazione davanti Palazzo Zanca. Le due sigle sindacali avevano chiesto al primo cittadino di azzerare tutto e riparlarne dopo il 31, coinvolgendo magari i deputati della Città dello Stretto. Orsa e Cisl (Massaro e Genovese) hanno sottolineato di essere al tavolo per evitare la macelleria sociale di cui parlano Cgil e Uil e per difendere i diritti di lavoratori.

Sul tavolo pende la spada di Damocle Messinambiente, ad un passo dal fallimento, che vuol dire più di 100 milioni di euro sul groppone del Comune.

Antonino Genovese ed Antonino Alibrandi (Cisl) al termine del confronto hanno dichiarato che "è migliorato quanto indicato su documento per i Servizi sociali. Taglio del 35% e non del 50%, compensato interamente con i fondi extrabilancio. Gestione Servizi con Agenzia o Istituzione e salvaguardia livelli occupazionali e salariali. Sono stati eliminati i tagli previsti nel precedente piano della giunta Accorinti per l’Atm. L’Azienda trasporti viene mantenuta interamente pubblica e sono previste maggiori risorse. Rilancio e non dismissione per il gestore del sistema di mobilità cittadina. Ed è stato altresì eliminato il prelievo da precedente piano per Amam. Sono previste risorse destinate ad investimenti e sviluppo dell’azienda servizio idrico. Confermato l’impegno per la gestione in ati del servizio idrico della città metropolitana".

Un commento

  1. Meglio che i sindacati escono solo così i lavoratori si salvano .Da Monti a Renzi dov’erano i sindacati ? Meglio se ritornano a dormire.

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