Primo confronto tra Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti che avevano annunciato di essere pronti allo sciopero di fronte alla situazione di incertezza in cui è precipitata l'Atm. Sotto la lente i bilanci, il ruolo dei revisori dei conti, i tagli a bus e tram
Le criticità di Atm al centro del primo confronto tra il nuovo Consiglio di Amministrazione dell’azienda trasporti e i sindacati. In queste settimane in cui l’Atm è finita al centro di una bufera di polemiche sollevate dalla nuova amministrazione De Luca, i sindacati hanno chiesto chiarezza e confronto, hanno avviato le procedure di sciopero di fronte ad una situazione di incertezza che sta mettendo in crisi i servizi e sta alimentando un clima pesante tra i lavoratori, hanno denunciato conseguenze e ripercussioni che rischiano di essere pagate dai cittadini. Dall’altro lato c’è il sindaco De Luca e il nuovo Cda che lanciano allarmi durissimi sulla condizione di Atm. E dunque questa mattina c’è stato il primo faccia tra Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, il nuovo Presidente ed i consiglieri del Cda di Atm.
«C'è aria di ridimensionamento, con il rischio di riduzione del 30% delle linee dopo ferragosto. L'azienda ha manifestato le evidenti difficoltà organizzative in cui versa e ha chiesto tempo ai sindacati. Resta ferma, per il Presidente Campagna, la necessità di ridurre temporaneamente l'offerta all'utenza per il restante periodo estivo per poi avere un quadro completo degli interventi da porre in essere prima dell'avvio del piano di esercizio invernale il prossimo 15 settembre quando al rientro delle scuole occorrerà la piena attività di tutti i mezzi necessari».
I sindacati spiegano che è stata confermata la linea dei tagli ad alcuni servizi e la sospensione dell'impiego degli autisti interinali, anche se entrambi vengono definiti dall'azienda provvedimenti temporanei. Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti attenderanno con senso di responsabilità una breve fase di assestamento, così come richiesto dal Cda, ma entro il 15 settembre occorre avere la situazione chiara di cosa si vuol fare del servizio di trasporto cittadino e chiedono una relazione dettagliata delle criticità finanziarie che sono state rilevate in questi giorni. «È chiaro a tutti che non si può pensare di fare balzi nel recente passato quando un servizio pubblico efficiente era diventata una chimera e su questo il Cda ha dato ampie garanzie. Servono più autisti, un piano industriale che garantisca un servizio efficiente all'utenza e solidità economica per azienda e lavoratori.
Restiamo contrari ad ogni riduzione di bus o tram e vigileremo perché ogni razionalizzazione dell'offerta, seppur temporanea, non provochi danno all'utenza perché temiamo per il futuro del servizio e degli stessi lavoratori – dichiarano Enzo Sgró e Massimiliano Parisi, Letterio D'Amico e Sebastiano Bonafede e Michele Barresi e Paolo Frigione segretari delle federazioni trasporti di Filt Cgil Fit Cisl e Uiltrasporti. Ricordiamo che vige un contratto di servizio in proroga sottoscritto tra Comune e Atm e votato dal consiglio comunale che obbliga determinati standard quantitativi e qualitativi e sottopone l'ATM a forti penali in caso di minori servizi offerti. Con la sola riduzione di chilometri tra il 10 e 15%, l'Atm perderebbe in penali circa 250.000 euro per non parlare di altri 600/800.000 euro per minori contributi regionali – continuano Filt Cgil Fit Cisl Uiltrasporti – e pertanto occorre anche valutare complessivamente gli effetti di eventuali tagli.
Sulla situazione finanziaria di Atm, i sindacati reputano di una gravità assoluta l’allarme lanciato dal sindaco in queste ore: «Occorre una relazione dettagliata da portare in consiglio sui bilanci 2014-2016 regolarmente approvati dai revisori dei conti, una relazione che faccia distinzione tra monte debitorio in capo al comune e i crediti e debiti in capo ad Atm e ogni criticità rilevata dalla nuova governance al fine di mettere al sicuro l'azienda da possibili tentativi di nuove liquidazioni che intravediamo dietro l'angolo. Chiediamo che sia una società terza di revisione indicata da Astra a controllare e certificare la situazione economica dell'azienda. Visti i dubbi avanzati dal sindaco ci chiediamo quale sia stato il ruolo dei revisori in tutti questi anni e se abbiano svolto adeguatamente il ruolo di controllo richiesto e reputiamo opportuno chiederne le dimissioni. Abbiamo chiesto garanzie per servizio pubblico e lavoratori».
Vigileremo sulla fase di riorganizzazione temporanea dei servizi prevista fino al 15 settembre, manteniamo come Filt Cgil Fit Cisl Uiltrasporti lo stato di agitazione in essere in attesa del prossimo incontro fissato per il 4 settembre.