“Cresce l’Internazionalizzazione dell’Istituto musicale. Il Presidente Giuseppe Ministeri particolarmente soddisfatto del lavoro che si sta compiendo su questo fronte.” FOTO GALLERY
Tredici studenti del Conservatorio “A. Corelli” in mobilità Erasmus in uscita nell’anno accademico in corso: undici per studio e due per tirocinio; sono solo alcuni dei numeri che testimoniano l’appassionato lavoro che l’Istituto Superiore di Studi Musicali messinese sta portando avanti al fine di porsi in una dimensione sempre più europea, all’interno di un processo di internazionalizzazione che inizia nel 2012 con l’Iscrizione all’AEC – Association Européenne des Conservatoires, Académies de Musique et Musikhochschulen e che, nel 2013, vede il Corelli quale sede, insieme al Conservatorio di Reggio Calabria, del Seminario “Internazionalizzazione, sistemi di trasparenza e progettualità nella formazione artistica” realizzato in collaborazione con l’Agenzia Nazionale LLP/Erasmus, nell’ambito delle Campagne di informazione del Processo di Bologna.
Ma, tornando ai numeri del Corelli, dobbiamo anche ricordare le altre mobilità: studenti in entrata che per il 2017/2018 sono in numero di 3; i docenti che vanno a tenere masterclass all’estero sono 4 e, invece, 7 sono quelli che il conservatorio ospita, provenienti da Austria, Spagna e Crioazia, per masterclass di Violoncello, Flauto, Percussioni, Violino e Chitarra, tra cui il M° Tibor Nemeth, Direttore del Haydn Konservatorium di Eisenstadt.
Studenti, docenti e staff oggi possono muoversi da e verso 23 istituti di formazione superiore, con i quali sono in essere specifici accordi inter-istituzionali, nell’ambito del Programma Erasmus+ 2014-2020, situati in Austria, Belgio, Croazia, Germania, Polonia, Portogallo, Spagna, Turchia e Ungheria.
Cosa vuol dire internazionalizzazione? “Significa puntare verso un target didattico, organizzativo e culturale tale da potersi confrontare con gli altri Paesi europei, con gli altri istituti di alta formazione, – dice il prof. Gianfranco Nicoletti, Erasmus Coordinator del Corelli – significa avere la percezione di essere parte attiva di un sistema che si chiama Europa; e il programma Erasmus+ per noi rappresenta sicuramente l’elemento portante, anche se non l’unico, di questo processo di internazionalizzazione”.
Notevoli i benefici che traggono, dall’esperienza della mobilità all’estero, in primo luogo gli studenti i quali, come afferma il direttore M° Antonino Averna “hanno l’opportunità di arricchire la propria formazione con scambi di conoscenze, confrontandosi con altre metodologie didattiche, integrando diverse identità culturali; hanno l’occasione di acquisire una maggiore capacità di autogestione e di trovare una maggiore possibilità di sbocchi professionali”.
Ma l’internazionalizzazione si attua anche in altre direzioni e con altri mezzi, come si percepisce nelle parole del Presidente dott. Giuseppe Ministeri: “Ragioniamo su obiettivi differenti ma, al tempo stesso, complementari: Il primo di questi obiettivi vede infatti, in una dimensione locale, il rivitalizzarsi della sinergia con l’Università di Messina e l’Ersu per sviluppare una progettualità comune. Nello stesso tempo pensiamo a un’attività sempre più vasta, che valichi i confini nazionali ed europei, volgendo il nostro sguardo anche versi paesi quali la Cina e l’India.
Auspichiamo che, attraverso queste linee di intervento e promozione, il nostro Istituto possa essere proiettato verso nuovi scenari e verso traguardi sempre più ambiziosi”.