La notizia si sta diffondendo ad opera di uno studente del Conservatorio “Arcangelo Corelli” di Messina, Sonny Foschino, che ha promosso una petizione popolare, già in rete, per raccogliere firme contro il comma 107 del nuovo Decreto di Stabilità
È di queste ore la notizia che si sta diffondendo a macchia d’olio, ad opera di uno studente del Conservatorio “A. Corelli” di Messina. Una notizia che ha varcato lo stretto, raggiungendo tutti i Conservatori d’Italia, creando sdegno e disapprovazione.
Un gruppo su facebook, una petizione che sta avendo parecchio consenso non solo da parte degli “addetti ai lavori”, ma che deve raggiungere le 5.000 firme; il tutto a causa del comma 107 del nuovo Decreto di Stabilità approvato alla camera prima delle festività natalizie che ha penalizzato in maniera irreversibile gli studenti di Conservatorio del Vecchio Ordinamento, ossia l’ordinamento previgente al 1999.
Con il comma 107 si prevede l’equiparazione dei titoli di studio del “vecchio ordinamento” ad una laurea biennale specialistica; sono tanti gli studenti che, a seguito dell’introduzione del nuovo ordinamento, hanno deciso di proseguire gli studi col metodo tradizionale, non intraprendendo dunque la via del triennio (previsto dal 2001).
Arriva dunque dopo quasi un decennio, la legge che in tanti aspettavano: il titolo di studio, il vecchio buon “diploma” che i Conservatori rilasciano dal periodo pre fascista, viene legalmente equiparato ad una laurea biennale specialistica, premiando anni di studi e sacrifici.
Ma non per tutti. È a questo punto che Sonny Foschino, studente del conservatorio “A. Corelli” di Messina, già noto per il suo attivismo nell’antimafia, nel giornalismo e nell’associazionismo, ha letto oltre le righe: “Gli studenti, ad oggi diplomandi e frequentanti il conservatorio col Vecchio Ordinamento, saranno trattati in maniera diversa. È proprio il comma 107 del Decreto di Stabilità che prevede l’equiparazione solo ed esclusivamente per i diplomi conseguiti prima dell’entrata in vigore della legge stessa (dicembre 2012). Significa che i diplomi di vecchio ordinamento conseguiti già nell’imminente sessione di febbraio saranno considerati “in sospeso” e per tale motivo da completare obbligatoriamente con altri due anni di studi, tasse e sacrifici.
È necessario considerare che molti tra gli studenti del Vecchio Ordinamento dei corsi decennali, completeranno i loro studi nel 2012/2015.
Creata la “notizia”, assieme ad un gruppo di studenti e attivisti del Messinese e non solo, si è deciso di protestare con la creazione di un gruppo su fb dove i giovani stanno ottenendo solidarietà e sostegno da parte di molti. Foschino ha, perciò, redatto una petizione popolare, già in rete, che sta raccogliendo le firme di tanti che ritengono questo comma antidemocratico e, perché no, anticostituzionale.
“Non è una cosa su cui scherzare – afferma Foschino – e chiunque pensa lontanamente di metterci a tacere si sbaglia di grosso. Stiamo facendo rete con gli altri conservatori. Vogliamo e pretendiamo chiarezza. Nessuno, e dico, nessuno di noi può essere penalizzato o trattato diversamente dagli altri per degli sghiribizzi di legislatori che, probabilmente, non hanno mai messo piede in un Conservatorio.”
Ha poi continuato: “La petizione in rete, che invito a firmare, è indirizzata alle più alte cariche dello stato. Alcuni politici nazionali intendono già prendere a cuore la questione affinché si possa affrontare in maniera dignitosa e concreta. Noi non abbiamo intenzione di demordere: faremo valere i nostri diritti al Tar se necessario. Qualcuno deve darci delle risposte.”
Ha poi lanciato l’ultima frecciata al governo Monti: “L’ultima porcata di un Governo che non ci ha rappresentato. Il nostro diploma è frutto di anni di sacrifici, di studio, di voglia di fare e di amore per la musica; tutte cose che la maggior parte di questi signori sconoscono. Il nostrodiploma non è secondo a nessun diploma antecedente. Morirei per difendere questa idea.”
UNA PETIZIONE NON BASTA. CI VUOLE INVECE UNA PRECISA AZIONE LEGALE A TUTELA DEI DIRITTI ACQUISITI. NON PERDETE TEMPO : CONSULTATE SUBITO, ANZI, IMMEDIATAMENTE, UN LEGALE DI FIDUCIA. PENSATE INSOMMA AD UN RICORSO DI GRUPPO.