I consigli di circoscrizione in una Città Metropolitana come Messina sono la “prima porta” che il cittadino incontra, il “front office” al quale rivolgersi per tutto, dalle strade al buio alla certificazione, dalla viabilità caotica all’assenza d’impianti sportivi.
Mortificarli ed annullarli, come vorrebbe il sindaco Cateno De Luca in un’ottica di totale accentramento delle decisioni, equivale ad ignorare anche la volontà degli elettori.
Da queste premesse nasce il coro dei 6 Consigli di circoscrizione all’assessore regionale agli Enti locali Bernadette Grasso che ieri mattina ha ascoltato con attenzione gli interventi di tutti i presenti nell’affollata riunione nella sede del V quartiere, voluta dal presidente Ivan Cutè.
Più che probabile l’arrivo di un commissario visto che il sindaco, sul decentramento amministrativo previsto dalla legge, fa orecchie da mercante. Non si esclude anche l’invio di un’ispezione per chiarire alcuni aspetti relativi a servizi che spettano esclusivamente alle circoscrizioni e che non possono essere affidati a Caf e patronati come vorrebbe l’attuale amministrazione.
L’appello dei presidenti e dei consiglieri di circoscrizione è stato accolto da numerosi consiglieri comunali e da deputati come Antonio De Luca (M5S) e Nino Germanà (FI), presenti all’incontro che ha visto l’intervento del presidente del consiglio comunale Claudio Cardile.
I 180 giorni previsti dalla normativa per attuare il decentramento amministrativo sono già passati eppure l’amministrazione De Luca sta lasciando i consigli privi di quegli strumenti operativi per fare il salto di qualità e dare risposte concrete a migliaia di cittadini.
I sei presidenti di circoscrizione, ma anche i singoli consiglieri, hanno evidenziato, con dati ed esempi concreti, come sia urgente l’applicazione della legge e come l’ipotesi ventilata con tanto di delibera di fine dicembre da De Luca di affidare a Caf e Patronati la gestione di una serie di servizi sia quantomeno inquietante.
L’assessore Grasso, che aveva già ricevuto una lettera dai consiglieri, ha fatto capire che la legge deve essere applicata e che “non si può mortificare un’istituzione come quella della circoscrizioni in questo modo né la volontà di migliaia di elettori che necessitano di risposte sul territorio”
Probabile che quanto prima decida per commissariare De Luca su questo aspetto e non è escluso, così come le è stato sollecitato, che invii un ispettore per capire la questione dei servizi affidati ai privati.
Anche il presidente del consiglio comunale Claudio Cardile ha spiegato come la querelle sia già all’attenzione dell’Aula e come sia considerata prioritaria “i consigli devono avere un supporto amministrativo, funzionari che attestino le possibilità di spesa e firmino le delibere” ed ha annunciato che se entro fine mese l’amministrazione non procederà in direzione decentramento, il consiglio agirà di conseguenza.
Rosaria Brancato