La Regione inizierà oggi lo smaltimento dei liquami in eccesso; ma sarà un intervento tampone. La vera sfida sarà la bonifica della discarica gestita da TirrenoAmbiente, società ora in liquidazione, accusata delle omissioni e dei ritardi che hanno portato all'emergenza
In un teatro comunale gremito, si è svolto a Furnari il Consiglio comunale sull’emergenza percolato della discarica Tirrenoambiente di Mazzarrà Sant’Andrea. Il sindaco Mario Foti ha dato lettura di un documento, approvato all’unanimità dai consiglieri comunali, in cui sono state riportati gli aspetti critici di una vicenda fatta di omissioni e ritardi. L’atto sarà inviato a tutti i consigli comunali della Città Metropolitana di Messina.
In apertura Marco Aricò, incaricato di monitorare le acque del torrente Mazzarrà, ha tranquillizzato l’assemblea: al momento non è presente alcuna criticità nei pozzi di approvvigionamento idrico, anche se il permanere della situazione desta preoccupazioni e per l’ecosistema.
Numerosi i sindaci intervenuti: dal sindaco di Barcellona, Roberto Materia, a quello di Patti, Mauro Aquino, che da capofila del GAC Patti Milazzo ha sottolineato anche le nefaste conseguenza per la marineria locale, a quello di Capo d’Orlando, Franco Ingrillì. Ma anche il sindaco di Castel Umberto, Vincenzo Lionetto Civa, che ha evidenziato l’importanza del nuovo Coordinamento dei Sindaci del territorio, oggi uniti nell’affrontare questa e altre emergenze.
Alla fine della seduta il sindaco Foti, nel ringraziare tutti per la corale partecipazione e solidarietà, ha dato notizia che da sabato inizieranno le operazioni di prelievo del percolato dalle vasche di accumulo, ma ha evidenziato che questo intervento tampone durerà meno di un mese; occorre trovare una soluzione definitiva.