L'Aula boccia la delibera sul regolamento acque bianche, nonostante l'intervento di De Cola

L’Aula boccia la delibera sul regolamento acque bianche, nonostante l’intervento di De Cola

Eleonora Corace

L’Aula boccia la delibera sul regolamento acque bianche, nonostante l’intervento di De Cola

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mercoledì 23 Ottobre 2013 - 01:27

La delibera per la regolamentazione delle acque bianche è stata respinta dai consiglieri comunali. Amareggiato l'assessore Sergio De Cola che commenta: "Il consiglio comunale preferisce non avere un regolamento". A rendere diffidenti i consiglieri, l'applicazione nei fatti di una tassa per l'allaccio e manutenzione degli impianti.

Il consiglio Comunale di Messina preferisce non avere un regolamento sulle acque bianche e si accontenta di lasciare uno del 1927”. Allarga le braccia l’assessore Sergio De Cola dopo la bocciatura della delibera sulla regolamentazione delle acque bianche all’ordine del giorno della seduta del consiglio comunale del 23 ottobre. a votare a favore i quattroc consiglieri di cambiamo Messina dal Basso, Luigi Sturniolo, Lucy Fenech, Ivana Risitano e Nina Lo Presti, più i capigruppo di Udc, Pdl e Felice per Messina, Mario Rizzo e Giuseppe Trischitta e Giuseppe Santalco. Gli altri hanno preferito non esprimersi o bocciare alla terza discussione in aula una delibera che, come fatto notare nel corso del precedente consiglio comunale dal consigliere Dr Nino Carreri, avrebbe comportato l’imposizione di una nuova tassa, questa volta sull’allaccio e l’adeguamento degli impianti, a carico dei cittadini. “Con questa delibera vengono stabiliti gli oneri come avviene in ogni parte d’Italia. – ha spiegato l’assessore Sergio De Cola -. La riscossione è in funzione dei metri quadri, gli li oneri non sono particolarmente elevati. È stata stigmatizzata la parte relativa ai doveri e alla manutenzione da parte dell’utente, ma è una cosa normale. Fin dove è casa mia devo pensarci io, poi interviene il comune , sono comunque aperto a qualsiasi proposta di emendamento. Le somme richieste permetterebbero in pratica, solo di coprire i costi vivi, per un’entrata di cinque , sei milioni l’anno”.

Le rassicurazioni, però, non hanno evidentemente convinto i consiglieri. Nino Carreri, che aveva chiesto il ritiro della delibera nel corso del precedente consiglio comunale, in questo ha annunciato il voto contrario suo e di tutti i democratici riformisti. Cantali ha suggerito di presentarla insieme alla delibera dei sottoservizi, attualmente in cantiere. Santalco e Rizzo, pur esprimendo perplessità sulla nuova tassa, si sono detti comunque disposti a votare favorevolmente, non avendo, come ha sottolineato Rizzo, “grandi libertà di manovra, essendo una delibera tecnica mossa da una motivazione economica”. Nelle premesse della delibera, infatti, viene sottolineato come la corte dei conti abbia esplicitamente chiesto, al comune allora in pre-dissesto, di attuare qualsiasi procedura in sui potere per fare cassa. Ed è proprio su questo aspetto, sottolineato nelle premesse e nell’articolo 12 della delibera, che i consiglieri contrari come Carreri avrebbero preferito avere il tempo di emendare. Ulteriore motivo di dubbio è stato quello legato alla tassa che si paga già all’Amam per le acque fognarie, Simona Contastabile, consigliere in quota PD, ha dato voce al rischio di duplicare il costo del servizio, eventualità già sottolineata dal collega Daniele Zuccarello nella precedente seduta consiliare, in un emendamento che però è stato a suo tempo bocciato.L’assessore De Cola ha sottolineato a riguardo che il problema non si sarebbe posto dal momento che l’Amam gestisce solo il sistema fognario, non quello delle acque bianche che compete esclusivamente al Comune, ma neppure questo è bastato per ottenere un pronunciamento del civico consesso positivo. Polemica la capogruppo di Cambiamo Messina dal Basso,Lucy Fenech, che ha apostrofato i colleghi chiedendo il senso di criticare una delibera già ampiamente discussa ed emendata in commissione e nel corso di due sedute consiliari.

In Aula, l’assessore Signorino, De Cola, Cacciola e Ialacqua. In platea i lavoratori dell’ex Triscele, salutati dal capogruppo Udc Mario Rizzo nel corso della sua pregiudiziale in cui ha chiesto alla Giunta di tallonare il governo regionale circa le promesse di concedere uno stabile in comodato d’uso per il rilancio della produzione della birra a Messina. E mentre il consigliere Cucinotta invitava ad un fronte comune per fare pressione sulla Giunta Comunale affinché mantenga la parola circa l’appoggio promesso agli ex Triscele, il collega di Cambiamo Messina dal Basso, Luigi Sturniolo ha promesso un impegno “non come pronunciamento d’aula, ma nelle piazze come abbiamo sempre fatto, ad esempio quando, con i membri del Pinelli, occupammo insieme a loro quest’Aula Consiliare”. Evocata anche la delibera Ato. Il vice presidente del cosniglio comunale ha ironicamente invitato a fare un minuto di silenzio per la sua scomparsa, la risposta del vice- sindaco Guido Signorino è stata una panoramica della situazione attuale del Comune sul fronte finanziario:” Sono emersi degli elementi di novità in questi giorni circa l’incremento della massa debitoria pari al 70% rispetto al passato, per un totale di 122 milioni. Stiamo lavorando, nel frattempo, al piano di servizio con l’Amam, che allo stato attuale riteniamo illegittimo. Poi c’è la questione dell’Italgas e delle condutture nel sottosuolo comunale. Stiamo ipotizzando una gara per l’affidamento del servizio, che per legge nazionale dal 2007 non può essere più monopolistico ed a titolo gratuito. La gara potrà consentire al comune di ottenere introiti. La legislazione regionale è meno chiara di quella nazionale a riguardo e parla di una deroga nella gestione del servizio fino al 2015, ma ci sono buone opportunità che possa essere rivista a favore del Comune”.

Infine, è stato direttamente interpellato il neo segretario generale Antonio Le Donne, dal consigliere Santalco, che ha chiesto spiegazioni su una nota del direttore di staff Vincenzo Schiera. La nota ha come oggetto le “richiesta di forniture di biglietti da visita e carta intestata da pare dei consiglieri, spesa che a parere di questo staff non è compatibile con l’articolo 191 comma 5, non riguardando servizi essenziali espressamente previsti per legge. Pertanto salvo diversa disposizione del segretario generale, lo scrivente non potrà evadere le suddette richieste”. Essendo la carta intestata fondamentale per i comunicati stampa e quindi per il lavoro dei consiglieri, Santalco ha chiesto al segretario di esprimere un parere contrario. Dopo la bocciatura della delibera sulle acque bianche, una lunghissima riunione tra presidenza e capigruppo – lunga quasi quaranta minuti – ha stabilito che la prossima seduta del consiglio comunale l si svolgerà unedì alle 12:00. All’ordine del giorno al delibera sulle affissioni pubblicitarie, ma anche un ordine del giorno aggiuntivo sull'elezione del terzo revisore dei conti e sulla Tares.(Eleonora Corace)

Un commento

  1. l’assessore si preoccupi di intervenire con l’amam per garantire un servizio regolare nella distribuzione idrica in citta’…

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