La nuova Imposta Unica Comunale che comprende le tasse su casa, rifiuti e servizi è la nuova priorità del Consiglio comunale. Regolamento e tariffe Tasi devono essere approvate entro il prossimo mercoledì. Ennesimo tour de force per l'aula che intanto ieri sera ha approvato il Piano per il miglioramento dei servizi della Polizia Municipale.
La corsa contro il tempo per rispettare scadenze improrogabili non si è chiusa con il voto al Piano di riequilibrio di martedì sera. E’ iniziata una nuova “sfida” per il Consiglio Comunale. A dettare i tempi una nota firmata dal Dirigente del Dipartimento Tributi Romolo Dell’Acqua datata 25 agosto e approdata in I Commissione Bilancio presieduta da Nicola Cucinotta. Il documento parla chiaro: “Nonostante sia slittato al 30 settembre il termine per l’approvazione dei bilanci di previsione, rimane ferma la data del 10 settembre per l’invio delle delibere tariffarie Tasi al Ministero dell’Economia e della Finanza, la cui pubblicazione sul sito ministeriale rappresenta una condizione di efficacia delle delibere stesse”. Dunque non ci sono dubbi. Entro mercoledì prossimo le tariffe Tasi devono essere inviate al Ministero. Il Consiglio deve approvare non solo le tariffe ma anche il regolamento Iuc che definisce parametri e criteri della Tasi, ma anche di Imu e Tari. Nella nota di Dell’Acqua, scaturita da una comunicazione dell’Ifel, si legge anche che “nel caso di mancato invio della delibera entro il 10 settembre, il versamento della Tasi è effettuato in un’unica soluzione entro il 16 dicembre 2014, applicando l’aliquota di base dell’1 per mille”.
Considerato che la Giunta Accorinti ha deciso che l’aliquota Tasi è pari al 3,3 per mille, questa ipotesi paventata dall’Ifel comporterebbe una riduzione degli introiti nelle casse comunali, che dagli 8,8 milioni previsti scenderebbe a circa 3 milioni. Ipotesi che il Comune non può certo permettersi. Infine, sempre il Dirigente Dell’Acqua, precisa che “prima dell’approvazione della delibera tariffaria Tasi dovrà essere approvato preventivamente dal Consiglio Comunale il regolamento per l’applicazione della Iuc, ciò indipendentemente dalla circostanza che il termine dell’approvazione del bilancio di previsione sia stato prorogato al 30 settembre”. In pratica non c’è via d’uscita: entro mercoledì 10 il Ministero vuole sul tavolo regolamento Iuc e tariffe Tasi approvati.
Il Consiglio si trova dunque di fronte all’ennesima discussione in zona Cesarini. E stavolta tocca alle tasse che peseranno sulle tasche dei messinesi. Per questi motivi la Commissione Bilancio ha deciso di avviare un ciclo di incontri per approfondire regolamento e tariffari, prima con il Dirigente Dell’Acqua, a seguire con i Dirigenti comunali che dovranno spiegare soprattutto in base a quali criteri sono stati definiti i budget da destinare ai vari servizi indivisibili. L’urgenza però ha convinto i capigruppo consiliari a portare il regolamento Iuc in aula già ieri sera e il documento è stato al centro della seduta convocata alle 18.30 e iniziata, con il consueto ritardo, circa un’ora e mezza dopo. Il regolamento arriva in aula con il parere negativo della IX commissione presieduta da Mariella Perrone.
Ad introdurre la discussione in aula l’assessore al Bilancio Guido Signorino che ha illustrato i principi generali dell’imposta e spiegato alcune novità rispetto al passato. “Ci saranno delle modifiche al regolamento della Tari rispetto alla vecchia Tares, la Tasi invece corrisponde ai 0,30 centesimi a metro quadro che i messinesi l’anno scorso hanno pagato nella Tares per i servizi indivisibili. Quella somma lo scorso anno era destinata al Ministero, mentre adesso finisce direttamente nelle casse del Comune di Messina”. L’assessore ha poi spiegato alcuni punti fondamentali di questa Iuc, come il fatto che poiché la legge prevede che la somma di Imu e Tasi non può superare il tetto massimo previsto per l’Imu, e siccome per la condizione del Comune l’aliquota Imu è già al massimo, non saranno soggetti a Tasi gli immobili già sottoposti a Imu, diversi dall’abitazione principale”.
A parlare del balzello forse più doloroso è stato l’assessore all’Ambiente Daniele Ialacqua, a cui è toccato il compito di illustrare la Tari, erede dell’odiatissima Tares che non poche polemiche ha scatenato dentro l’aula e naturalmente tra i cittadini. “Anche la Tari servirà a coprire per intero i costi del servizio rifiuti che ormai è tutto a carico dei cittadini. Rispetto allo scorso anno abbiamo lavorato sul recupero dell’evasione e sulla riduzione di costi legati al cura del verde, senza dimenticare che in questa Tari i cittadini godranno delle riduzioni legate alla differenziata avviate in questo anno. Abbiamo cercato di recepire quelle che sono state le più forti contestazioni e in tal senso abbiamo provato a correggere il tiro. Per esempio si terrà conto della composizione del nucleo familiare non solo al 1 gennaio dell’anno di riferimento ma si potranno apportare variazioni in corso d’opera. Tra le agevolazioni abbiamo inserito nuovi incentivi ai comportamenti virtuosi, per le utenze non domestiche è stata introdotta come novità quella del “last minute market” che premia il recupero di parte dei cibi in scadenza e permetterà una scontistica del 25%. Per le utenze domestiche invece puntiamo a incentivare ancor di più il compostaggio e ci saranno sconti per chi decide di acquistare privatamente una compostiera. Nel frattempo se tutto andrà per il verso giusto sul fronte del porta a porta già dal prossimo anno potremo garantire una tariffazione più puntuale”.
Subito però in aula sono sorti dei dubbi, legati soprattutto alla necessità di avere un quadro completo, alla luce del fatto che per esempio ad oggi i consiglieri non hanno ancora avuto modo di visionare quali tariffe per la spazzatura ha approntato la giunta Accorinti. La Tares insegna: lo scorso anno il Consiglio approvò il regolamento senza sapere in che termini poi quei criteri avrebbero condizionato i cittadini. Ci fu una polemica feroce quando le tariffe giunsero in aula perché a quel punto modificare i vari passaggi era difficile. Oggi l’aula non vuole rischiare. Lo ha detto il capogruppo del Megafono Pippo De Leo spiegando che per il gruppo è necessario confrontare regolamento e tariffe per avere chiara l’impostazione generale e capire prima di votare quali sono le condizioni di partenza relative a tariffe, riduzioni ed esenzioni. Lo ha poi ribadito il capogruppo di Felice per Messina Giuseppe Santalco che ha puntato l’attenzione proprio sui costi della gestione rifiuti: “Farò il pelo e contropelo alla perizia dei costi dei servizi resi da Messinambiente perché sono certo che ci sono delle cifre che vanno riviste. Prima di approvare i regolamenti voglio chiarezza su quello che i cittadini vanno a pagare perché non sono disposto ad avallare scelte scellerate”.
Dopo circa due ore di discussione sull’opportunità e la necessità di approfondire alcuni passaggi, i 42 emendamenti presentati al regolamento e l’ora tarda hanno convinto a rinviare la discussione oggi alle 12.
Prima della Iuc però un voto l’aula lo ha espresso: dopo mesi di attesa è stato approvato il Piano per il miglioramento dei servizi della Polizia Municipale. In Consiglio anche il Comandante Calogero Ferlisi e l’assessore alla Mobilità Gaetano Cacciola. Tramite questo piano, valido per il 2013, che eroga al personale con qualifica di agente di P.S. il contributo previsto dal fondo messo a disposizione dalla Regione.
Francesca Stornante
LA MONNEZZA SOTTO IL TAPPETO.Per capire meglio la TARI 2014 ho analizzato due piani finanziari RIFIUTI,servono a determinare le tariffe di igiene ambientale,in questo caso della TARSU 2012 e TARES 2013.Noteremo delle differenze eclatanti,anche se la mano di chi li ha stilati è la stessa,quella dei liquidatori di MessinAmbiente e ATOME3,la novità è AlessioCIACCI.I costi sono distinti in COSTI DI GESTIONE,sono quelli relativi allo spazzamento e lavaggio delle strade(CSL),alla raccolta e trasporto(CRT), al trattamento e smaltimento(CTS),alla raccolta differenziata(CRD),al trattamento e riciclo(CTR),ad altri costi (AC),si tratta di una voce relativa a costi connessi alla raccolta di rifiuti abbandonati sul territorio, carcasse animali, amianto,insomma rifiuti di qualunque natura o provenienza, giacenti sulle strade ed aree pubbliche o sulle strade ed aree private.(Nel 2012 € 38.779.102; nel 2013 € 36.088.225) CONSIDERAZIONE 1.Nel 2013 questi costi sono molto più contenuti,la differenza è di € 2.690.877.Cosa costò di meno nel 2013? CTS nel 2012 € 10.288.113,nel 2013 € 7.739.134,la differenza è di ben € 2.548.979;CRT nel 2012 € 11.465.555, nel 2013 € 10.558.502 una differenza di € 907.053;CTR nel 2012 € 1.396.476,nel 2013 € 606.423,una differenza di € 790.053;CRD nel 2012 € 3.801.078,nel 2013 € 3.665.085 una differenza di €135.993.Cosa costo di più nel 2013? CSL nel 2012 € 11.809.532,nel 2013 € 12.141.858,un maggior costo di € 332.326;AC nel 2012 € 18.348,nel 2013 € 1.377.224,un maggior costo di € 1.358.876.Passiamo ai COSTI COMUNI,sono quelli relativi ai costi amministrativi,riscossione, contenzioso(CARC),ai costi di gestione(CGG) in questa voce va contabilizzato il costo del personale che residua dai costi inseriti in CARC e da quelli operativi,nonché i costi per consulenze varie escluse quelle legali su contenzioso; costi diversi(CCD) sono i costi di mantenimento della struttura,enel,acqua,luce,gas,licenze utilizzo software, canoni manutenzione software.(Nel 2012 € 2.106.653, nel 2013 € 3.493.396) CONSIDERAZIONE 2.Nel 2013 questi costi furono maggiori di € 1.386.743,in particolare CGG nel 2012 € 2.106.653,nel 2013 € 2.146.396 una differenza di € 39.743; CARC nel 2012 € 0,00 nel 2013 € 450.000;CCD nel 2012 € 0,00, nel 2013 € 897.000.Infine i COSTI D’USO DEL CAPITALE CK, sono costi per ammortamenti(AMM),per accantonamenti(ACC) e di remunerazione del capitale(REM).( Nel 2012 € 0,00, nel 2013 € 3.775.071) CONSIDERAZIONE 3.Nel 2013 riguardano solo gli AMM per € 3.775.071,è inspiegabile lo ZERO del 2012 o viceversa gli ammortamenti del 2013? Facciamo un totale parziale,nel 2012 € 40.885.757 mentre nel 2013 € 43.356.692, un costo maggiore nel 2013 causato dal conteggio delle voci di importo ZERO del 2012,la differenza è di € 2.470.935. Inoltre nel 2013 a questi costi il Consiglio Comunale vigente aggiunse le RIDUZIONI a favore di famiglie in difficoltà pari a € 1.067.984,distribuiti nei COSTI VARIABILI € 556.000 e nei COSTI FISSI € 501.984,furono ZERO nel 2012,per cui il costo totale nel 2013 fu di € 44.424.677 mentre nel 2012 € 40.885.757,per quest’ultimo dobbiamo sottrarre RICAVI per € 132.000,per cui la differenza fra i due piani finaziari è di € 3.406.919.Al momento di decidere Peppino Buzzanca ridusse ai fini TARSU 2012 il costo del servizio a € 38.312.677,inoltre sottrasse ulteriormente € 5.746.901 a titolo di costo di spazzamento,non lo poteva fare,non era competenza del Consiglio Comunale,perché la legge impediva già allora di spalmarlo sulla spesa corrente non finanziata dal tributo;dedusse pure € 631.000 a titolo di entrate figurative per immobili applicando norme abrogate del 93,per cui il costo di esercizio da coprire con la TARSU 2012 scese ancora di più,€ 31.934.775,e siccome le previsioni di gettito quantificate sulla base dell’ultimo ruolo,quello del 2011,erano pari a € 26.000.000,decise un aumento irrisorio del 22% a copertura,cioè di € 5.720.000,portando la previsione di gettito TARSU 2012 a € 31.934.775.La TARSU 2012 fu contenuta per merito di giochi di prestigio,adesso ci paghiamo i debiti conseguenti.Hanno governato tenendo la monnezza sotto il tappeto,per raccogliere voti facili dei messinesi nelle urne,non disturbando chi evadeva.Non mi si venga a dire della possibilità di rimanere nella TARSU,di non passare alla TIA, quando il prezzo da pagare è accumulare debiti su debiti,il percorso virtuoso era TARSU/TIA/TARES/TARI,mai sollecitato da Felice CALABRO’.MALANOVA e TRAVAGLIO a chi so io.
LA MONNEZZA SOTTO IL TAPPETO.Per capire meglio la TARI 2014 ho analizzato due piani finanziari RIFIUTI,servono a determinare le tariffe di igiene ambientale,in questo caso della TARSU 2012 e TARES 2013.Noteremo delle differenze eclatanti,anche se la mano di chi li ha stilati è la stessa,quella dei liquidatori di MessinAmbiente e ATOME3,la novità è AlessioCIACCI.I costi sono distinti in COSTI DI GESTIONE,sono quelli relativi allo spazzamento e lavaggio delle strade(CSL),alla raccolta e trasporto(CRT), al trattamento e smaltimento(CTS),alla raccolta differenziata(CRD),al trattamento e riciclo(CTR),ad altri costi (AC),si tratta di una voce relativa a costi connessi alla raccolta di rifiuti abbandonati sul territorio, carcasse animali, amianto,insomma rifiuti di qualunque natura o provenienza, giacenti sulle strade ed aree pubbliche o sulle strade ed aree private.(Nel 2012 € 38.779.102; nel 2013 € 36.088.225) CONSIDERAZIONE 1.Nel 2013 questi costi sono molto più contenuti,la differenza è di € 2.690.877.Cosa costò di meno nel 2013? CTS nel 2012 € 10.288.113,nel 2013 € 7.739.134,la differenza è di ben € 2.548.979;CRT nel 2012 € 11.465.555, nel 2013 € 10.558.502 una differenza di € 907.053;CTR nel 2012 € 1.396.476,nel 2013 € 606.423,una differenza di € 790.053;CRD nel 2012 € 3.801.078,nel 2013 € 3.665.085 una differenza di €135.993.Cosa costo di più nel 2013? CSL nel 2012 € 11.809.532,nel 2013 € 12.141.858,un maggior costo di € 332.326;AC nel 2012 € 18.348,nel 2013 € 1.377.224,un maggior costo di € 1.358.876.Passiamo ai COSTI COMUNI,sono quelli relativi ai costi amministrativi,riscossione, contenzioso(CARC),ai costi di gestione(CGG) in questa voce va contabilizzato il costo del personale che residua dai costi inseriti in CARC e da quelli operativi,nonché i costi per consulenze varie escluse quelle legali su contenzioso; costi diversi(CCD) sono i costi di mantenimento della struttura,enel,acqua,luce,gas,licenze utilizzo software, canoni manutenzione software.(Nel 2012 € 2.106.653, nel 2013 € 3.493.396) CONSIDERAZIONE 2.Nel 2013 questi costi furono maggiori di € 1.386.743,in particolare CGG nel 2012 € 2.106.653,nel 2013 € 2.146.396 una differenza di € 39.743; CARC nel 2012 € 0,00 nel 2013 € 450.000;CCD nel 2012 € 0,00, nel 2013 € 897.000.Infine i COSTI D’USO DEL CAPITALE CK, sono costi per ammortamenti(AMM),per accantonamenti(ACC) e di remunerazione del capitale(REM).( Nel 2012 € 0,00, nel 2013 € 3.775.071) CONSIDERAZIONE 3.Nel 2013 riguardano solo gli AMM per € 3.775.071,è inspiegabile lo ZERO del 2012 o viceversa gli ammortamenti del 2013? Facciamo un totale parziale,nel 2012 € 40.885.757 mentre nel 2013 € 43.356.692, un costo maggiore nel 2013 causato dal conteggio delle voci di importo ZERO del 2012,la differenza è di € 2.470.935. Inoltre nel 2013 a questi costi il Consiglio Comunale vigente aggiunse le RIDUZIONI a favore di famiglie in difficoltà pari a € 1.067.984,distribuiti nei COSTI VARIABILI € 556.000 e nei COSTI FISSI € 501.984,furono ZERO nel 2012,per cui il costo totale nel 2013 fu di € 44.424.677 mentre nel 2012 € 40.885.757,per quest’ultimo dobbiamo sottrarre RICAVI per € 132.000,per cui la differenza fra i due piani finaziari è di € 3.406.919.Al momento di decidere Peppino Buzzanca ridusse ai fini TARSU 2012 il costo del servizio a € 38.312.677,inoltre sottrasse ulteriormente € 5.746.901 a titolo di costo di spazzamento,non lo poteva fare,non era competenza del Consiglio Comunale,perché la legge impediva già allora di spalmarlo sulla spesa corrente non finanziata dal tributo;dedusse pure € 631.000 a titolo di entrate figurative per immobili applicando norme abrogate del 93,per cui il costo di esercizio da coprire con la TARSU 2012 scese ancora di più,€ 31.934.775,e siccome le previsioni di gettito quantificate sulla base dell’ultimo ruolo,quello del 2011,erano pari a € 26.000.000,decise un aumento irrisorio del 22% a copertura,cioè di € 5.720.000,portando la previsione di gettito TARSU 2012 a € 31.934.775.La TARSU 2012 fu contenuta per merito di giochi di prestigio,adesso ci paghiamo i debiti conseguenti.Hanno governato tenendo la monnezza sotto il tappeto,per raccogliere voti facili dei messinesi nelle urne,non disturbando chi evadeva.Non mi si venga a dire della possibilità di rimanere nella TARSU,di non passare alla TIA, quando il prezzo da pagare è accumulare debiti su debiti,il percorso virtuoso era TARSU/TIA/TARES/TARI,mai sollecitato da Felice CALABRO’.MALANOVA e TRAVAGLIO a chi so io.
LA MONNEZZA SOTTO IL TAPPETO. A completamento del commento precedente fornisco le cifre di come la Giunta Accorinti e il Consiglio Comunale in carica distribuirono la previsione di gettito TARES 2013 di € 44.424.677 sulle utenze domestiche UD e non domestiche UND. La ripartizione 70% UD e 30% UND, ereditata da Peppino Buzzanca è ILLEGITTIMA, la Direttiva Europea e tutte le norme vigenti prevedono una ripartizione rispetto ai rifiuti potenzialmente prodotti dalle due macro categorie di utenti, ho spiegato più volte come fare, ma lo sanno benissimo sia Daniele IALACQUA che Alessio CIACCI, lo fa il comune toscano di cui era assessore, come la stragrande maggioranza degli enti locali del nord Italia, realtà da lui molto conosciute. Andiamo alle cifre: UD € 31.097.273( 70% ); UND € 13.327.402 (30% ).
UD: COSTI FISSI € 14.902.673; COSTI VARIABILI € 16.194.600. UND: COSTI FISSI € 6.386.859; COSTI VARIABILI € 6.940.543. E’ stato bravo Romolo DELL’ACQUA a garantire il gettito TARES 2013 e la parte rimanente della TARSU 2012? NO, assolutamente NO. Nel 2013 TARSU/TARES riscosse mediante ruoli furono pari a € 30.464.134, mentre nei primi otto mesi del 2014 € 32.536.696, dobbiamo sperare che tra gli INCASSI DA REGOLARIZZARE da parte del Tesoriere, pari a € 19.730.193, ci siano quelli di TARSU/TARES, altrimenti è un fallimento del dipartimento tributi e guai grossi per MessinAmbiente. Rilancio l’allarme: a mio avviso la SPESA CORRENTE di Palazzo Zanca è fuori controllo, ci finanziamo solo con anticipazioni di tesoreria, per colpa grave del dipartimento Tributi, tra il 40% e il 45%. Cari lettori di TempoStretto adesso ne sappiamo di più di moltissimi Consiglieri Comunali. A proposito qualcuno dell’area finanziaria avverta il Tesoriere UNICREDIT di regolarizzare e codificare al più presto i € 19.730.193, la Ragioneria Generale dello Stato e la Banca D’Italia potrebbero trovare inopportuno il ricorso continuo al codice gestionale SIOPE 9999, come si dice PRAEMUNITUS, PRAEMUNITUS.
LA MONNEZZA SOTTO IL TAPPETO. A completamento del commento precedente fornisco le cifre di come la Giunta Accorinti e il Consiglio Comunale in carica distribuirono la previsione di gettito TARES 2013 di € 44.424.677 sulle utenze domestiche UD e non domestiche UND. La ripartizione 70% UD e 30% UND, ereditata da Peppino Buzzanca è ILLEGITTIMA, la Direttiva Europea e tutte le norme vigenti prevedono una ripartizione rispetto ai rifiuti potenzialmente prodotti dalle due macro categorie di utenti, ho spiegato più volte come fare, ma lo sanno benissimo sia Daniele IALACQUA che Alessio CIACCI, lo fa il comune toscano di cui era assessore, come la stragrande maggioranza degli enti locali del nord Italia, realtà da lui molto conosciute. Andiamo alle cifre: UD € 31.097.273( 70% ); UND € 13.327.402 (30% ).
UD: COSTI FISSI € 14.902.673; COSTI VARIABILI € 16.194.600. UND: COSTI FISSI € 6.386.859; COSTI VARIABILI € 6.940.543. E’ stato bravo Romolo DELL’ACQUA a garantire il gettito TARES 2013 e la parte rimanente della TARSU 2012? NO, assolutamente NO. Nel 2013 TARSU/TARES riscosse mediante ruoli furono pari a € 30.464.134, mentre nei primi otto mesi del 2014 € 32.536.696, dobbiamo sperare che tra gli INCASSI DA REGOLARIZZARE da parte del Tesoriere, pari a € 19.730.193, ci siano quelli di TARSU/TARES, altrimenti è un fallimento del dipartimento tributi e guai grossi per MessinAmbiente. Rilancio l’allarme: a mio avviso la SPESA CORRENTE di Palazzo Zanca è fuori controllo, ci finanziamo solo con anticipazioni di tesoreria, per colpa grave del dipartimento Tributi, tra il 40% e il 45%. Cari lettori di TempoStretto adesso ne sappiamo di più di moltissimi Consiglieri Comunali. A proposito qualcuno dell’area finanziaria avverta il Tesoriere UNICREDIT di regolarizzare e codificare al più presto i € 19.730.193, la Ragioneria Generale dello Stato e la Banca D’Italia potrebbero trovare inopportuno il ricorso continuo al codice gestionale SIOPE 9999, come si dice PRAEMUNITUS, PRAEMUNITUS.
MAI SOLLECITATO DA FELICE CALABRO’ !!!!!!!!! MA QUESTO E ‘ VERAMENTE xxxxxxxx!!!!!!!!!!!!!!!!
MAI SOLLECITATO DA FELICE CALABRO’ !!!!!!!!! MA QUESTO E ‘ VERAMENTE xxxxxxxx!!!!!!!!!!!!!!!!
LA MONNEZZA SOTTO IL TAPPETTO. Le cifre che vi darò mi erano sfuggite, hanno dell’incredibile. Nel prospetto di calcolo delle tariffe sono costretti nella parte DISTRIBUZIONE DATI a dare in kg la produzione dei rifiuti per le utenze UD e UND. Nel 2013 Armando Di Maria(MessinAmbiente) e Michele Trimboli(AROME3) non sapevono quali pesci prendere, a questo proposito, hanno trasformato in Kg la cifra in € del costo totale 44.424.677, assegnando alle UD 25.229.813,84 Kg, il 56,8%, e alle UND 19.194.863,16 Kg, il 43,2%, infatti se sommate le due cifre il totale è 44.424.677,il 100%, la stessa cifra del costo. Ho scoperto l’inganno perchè hanno messo le percentuali ereditate da Peppino Buzzanca, UD 70% al posto di 56,8% e UND 30% al posto di 43,2%. Giochi di prestigio di cui faremmo volentieri a meno nel 2014, ci sono metodi statistici consolidati per calcolare la produzione di rifiuti.
LA MONNEZZA SOTTO IL TAPPETTO. Le cifre che vi darò mi erano sfuggite, hanno dell’incredibile. Nel prospetto di calcolo delle tariffe sono costretti nella parte DISTRIBUZIONE DATI a dare in kg la produzione dei rifiuti per le utenze UD e UND. Nel 2013 Armando Di Maria(MessinAmbiente) e Michele Trimboli(AROME3) non sapevono quali pesci prendere, a questo proposito, hanno trasformato in Kg la cifra in € del costo totale 44.424.677, assegnando alle UD 25.229.813,84 Kg, il 56,8%, e alle UND 19.194.863,16 Kg, il 43,2%, infatti se sommate le due cifre il totale è 44.424.677,il 100%, la stessa cifra del costo. Ho scoperto l’inganno perchè hanno messo le percentuali ereditate da Peppino Buzzanca, UD 70% al posto di 56,8% e UND 30% al posto di 43,2%. Giochi di prestigio di cui faremmo volentieri a meno nel 2014, ci sono metodi statistici consolidati per calcolare la produzione di rifiuti.