Le opposizioni cercano la quadra sul nome. E la Lega: "Nessun accordo coi gruppi di maggioranza"
MESSINA – Archiviato il ponte di Ognissanti, il Consiglio comunale sarà chiamato a decidere chi occuperà il ruolo di vicepresidente, al fianco del presidente Nello Pergolizzi, confermato al proprio posto dal Tar dopo la sentenza di pochi giorni fa. Si profila un nuovo scontro politico all’interno dell’aula e già le voci su accordi o presunti tali circolano nei corridoi, con le relative smentite.
Serena Giannetto il nome della maggioranza
L’esempio principale è legato a due nomi. Da una parte, quello della candidata alla vicepresidenza della maggioranza, cioè Serena Giannetto. Una scelta quasi scontata, se si pensa ai ruoli degli altri tre ex gruppo misto, che hanno sostenuto il precedente sindaco Cateno De Luca già prima delle sue dimissioni dello scorso marzo. Erano, oltre Giannetto, Nello Pergolizzi, Alessandro De Leo e Francesco Cipolla, rispettivamente ora presidente del consiglio comunale, deputato regionale e capogruppo di Basile sindaco. Chiaro che la consigliera punti alla vicepresidenza, sostenuta dai suoi, che però devono fare i conti con i “soliti” numeri.
L’accordo già smentito con la Lega
Ed è qui che subentra il secondo nome, quello di Amalia Centofanti. La consigliera di Prima l’Italia sarebbe l’ago della bilancia di un accordo con il gruppo Lega, che conta 5 consiglieri. In “cambio” del sostegno a Giannetto, Centofanti e i consiglieri leghisti avrebbero la presidenza della commissione Ponte, di cui si parla da mesi e che ha portato ad altri scontri, nel recente passato, proprio tra Centofanti e il consigliere (e capogruppo) di Con De Luca per Basile, Pippo Trischitta. La Lega con una breve nota ha già smentito, spiegando che pur interessata alla presidenza della commissione Ponte, non ci saranno accordi se non con i gruppi di opposizione.
Il nome delle opposizioni
A tal proposito, quale sarà il nome scelto dalle opposizioni? Se si trovasse la quadra su un singolo candidato, con 17 consiglieri su 32, l’elezione sarebbe rapida e vincente, ma non è così semplice. L’ago della bilancia potrebbe (e dovrebbe) essere il Pd, con due voti pesanti e decisivi. E convergere su un unico nome, quando le compagini politiche sono così distanti tra loro, diventa quasi impossibile.
Il 13 giugno scorso, quando si è tenuta l’ultima votazione per il vicepresidente vicario prima della lunga attesa del Tar, Mirko Cantello ha sfiorato il colpo, conquistando 16 voti contro i 14 di Serena Giannetto, a un solo voto dalla vittoria. Resta da capire se sarà ancora lui il nome su cui convergeranno centrodestra e centrosinistra. Scalpitano anche altri consiglieri esperti in aula, come il capogruppo di Fratelli d’Italia Libero Gioveni e Giandomenico La Fauci di Ora Sicilia. Infine, resta un’altra incognita. Dopo l’annuncio di poche settimane fa sul possibile passaggio alla Lega di un altro componente del consiglio comunale, tutto è rimasto congelato e si attendono sviluppi. Possibile che proprio durante i prossimi giorni ci sia un colpo di “mercato” simile?
Altro giro altro incarico, altre spese con altre spese, la città più vecchia d’Italia in attesa di un altra candidatura sempre esperta del niente, perché qui non si fa niente, niente prospettiva per il futuro il Sindaco che inaugura tutto e selfi in continuazione, invece di programmare la città per il futuro lui programma cosa deve fare il giorno dopo, mentre gli assessori programmano la fine del mese cioè lo stipendio.