Mentre la Sindoni va in procura chiedendo chiarezza su alcuni possibili risvolti giudiziari, il segretario generale Le Donne e la presidente del consiglio Barrile chiedono al primo dei non eletti, Cocivera, di rispondere entro domani a mezzogiorno sulla sua disponibilità a subentrare, dal momento che si trova agli arresti domiciliari.
Il caso Sindoni si fa sempre più aggrovigliato.
Se da una parte la consigliera comunale Donatella Sindoni ha presentato un esposto sia in Procura che al Prefetto, invitando le autorità a far chiarezza su alcuni aspetti che potrebbero a suo dire avere rilevanza penale, dall’altro lato il segretario generale Le Donne ribadisce la sua ineleggibilità invitando il Consiglio comunale a votare il provvedimento di decadenza. Nel frattempo a rendere più complessa la vicenda è la procedura di surroga. Nei giorni scorsi a Palazzo Zanca è arrivato l’atto extragiudiziale di Giuseppe Siracusano, terzo dei non eletti nella lista Pd con il quale si diffida a procedere nell’iter di surroga. Dopo l’arresto di Paolo David infatti il primo dei non eletti risultava essere Giovanni Cocivera (peraltro proprio colui che,presentando ricorso nei confronti della Sindoni ha avviato il procedimento di decadenza), che però è stato arrestato nell’ambito dell’indagine sugli aborti clandestini. A David quindi è subentrato il secondo dei non eletti, cioè Gaetano Gennaro. Qualora il consiglio comunale votasse per la decadenza della Sindoni dovrebbe subentrare Cocivera, che però è agli arresti domiciliari. Da qui la nota inviata ieri dal segretario generale Le Donne e dalla presidente del consiglio comunale Barrile a Giovanni Cocivera.
Nella nota si comunica al primo dei non eletti della lista Pd che l’assessorato regionale agli Enti locali lo scorso 24 giugno ha trasmesso il parere dell’ufficio legislativo in merito alla sua richiesta di subentro a Donatella Sindoni e dal quale si evince che debba essere dichiarata decaduta. L’11 luglio il Gip ha comunicato che Cocivera non è più detenuto in carcere ma è agli arresti domiciliari, pertanto può allontanarsi dall’abitazione solo su autorizzazione dell’autorità giudiziaria. Le Donne e la Barrile chiedono quindi a Cocivera se sia nella condizioni di accettare, dopo l’autorizzazione del giudice, la surroga alla Sindoni e danno tempo al ricorrente di rispondere entro le 12 di venerdì 22 luglio (quindi domani). Qualora non rispondesse o non dovesse accettare si procederà con la surrogazione provvisoria con il terzo dei non eletti, Giuseppe Siracusano.
Ma il “carteggio” del caso Sindoni è molto più corposo. Nei giorni scorsi la presidente Barrile (leggi qui) ha scritto al segretario generale per chiedere se ritenesse necessario acquisire ulteriori pareri rispetto a quello dell’ufficio legislativo regionale. Le Donne ha risposto ribadendo la posizione assunta in precedenza e cioè attenendosi al parere dell’ufficio legale, evidenziando come le circolari sia pure degli assessori, non possono ritenersi superiori alla legge, ancorchè vecchia di 30 anni ed inattuale. Il segretario generale ha quindi rispedito la palla al Consiglio comunale, invitandolo a votare il provvedimento (approvandolo o bocciandolo).
Ma non finisce qui,perché proprio ieri Donatella Sindoni, che aveva già affidato all’avvocato Antonio Catalioto il compito di spiegare le motivazioni giuridiche per le quali ribadiva la sua eleggibilità (leggi qui), ha portato tutti gli atti sia in Procura che al Prefetto, ripercorrendo le tappe dal giugno 2015, quando Cocivera ha presentato il ricorso,fino ai giorni scorsi. La Sindoni nella denuncia ribadisce quanto evidenziato sul piano giuridico ma va anche oltre. La consigliera del Grande Sud infatti si chiede “perché il segretario generale che conosceva o avrebbe dovuto conoscere le circolari degli assessori ha avviato il procedimento di contestazione? Perché ritiene prevalente il parere dell’ufficio legislativo rispetto alle circolari degli assessori? Perché si è voluto equiparare le vecchie Usl non più esistenti alle attuali aziende sanitarie? Forzare l’interpretazione di una norma per determinare a tutti i costi la decadenza della sottoscritta può integrare gli estremi di reati penali”.
Nell’esposto la Sindoni fa riferimento a “pressioni sul consiglio comunale da parte di Giuseppe Siracusano che pur potendo esercitare azione diretta dinnanzi al tribunale ordinario ha ritenuto più utile diffidare l’organo consiliare”.
L’esponente del Grande Sud poi si sofferma su un altro aspetto legato ad una nota da lei presentata nell’espletamento del ruolo ispettivo connesso alla carica di consigliere comunale. “Con la nota n°77917 del 23 marzo, indirizzata al dirigente del dipartimento politiche della casa ed al segretario generale ho chiesto l’elenco degli immobili comunali in affitto, le generalità degli affittuari ed i canoni di locazione. La richiesta è stata reiterata con una nuova nota il 15 maggio. La richiesta a tutt’oggi non è stata riscontrata, anzi, il segretario generale alla mia richiesta verbale di spiegazioni, avvenuta prima della seconda nota,mi ha redarguito veemente ricordandomi di stare attenta perché era pendente la mia situazione di ineleggibilità. Per quanto esposto si chiede che vengano svolte le indagini del caso perchè i fatti riportati possono integrare ipotesi di reati penali. Faccio riserva di costituirmi parte civile nell’instaurando procedimento penale”.
In merito alla richiesta dell’elenco degli immobili proprio nei giorni scorsi (quindi 4 mesi dopo l’istanza della Sindoni), il segretario generale ha trasmesso una nota alla dirigente Maria Canale chiedendo se la documentazione richiesta e sollecitata, sia stata effettivamente consegnata alla consigliera. Sembrerebbe infatti che il 4 luglio con una nota protocollata gli uffici abbiano disposto la trasmissione dell’elenco che però fino a ieri, 20 luglio…non è stato materialmente consegnato….
Rosaria Brancato
Ma chi se ne frega chi c’è o chi verrà, tanto l’una o l’altro non faranno nulla come non ha fatto nulla la Sindoni la quale si aggrappa con tutte le forze alla poltrona.Invece di pensare all’emergenza rifiuti, pensa a come conservare un posto che comunque perderà alle prossime elezioni. Forse per questo che si aggrappa e cerca di racimolare più gettoni possibile.
Ma chi se ne frega chi c’è o chi verrà, tanto l’una o l’altro non faranno nulla come non ha fatto nulla la Sindoni la quale si aggrappa con tutte le forze alla poltrona.Invece di pensare all’emergenza rifiuti, pensa a come conservare un posto che comunque perderà alle prossime elezioni. Forse per questo che si aggrappa e cerca di racimolare più gettoni possibile.
NON VEDO IL MOTIVO DI TANTA PREOCCUPAZIONE. FATE CADERE LA GIUNTA IL SINDACO E IL CONSIGLIO. TUTTI A CASA E RIVOTATE. PROBLEMA RISOLTO. NATURALMENTE NULLA CONTRO LA SIGNORA IN QUANTO NON LA CONOSCO NON CONOSCO IL SUO PARTITO, MA SAREBBE UNA SOLUZIONE. CONTESTUALMENTE POTETE RISOLVERE E RIALZARE LA CITTA’ CHE ORMAI HA FATTO RIDERE TROPPO L’ITALIA, O COMPIANGERE LA SITUAZIONE DELLA SPAZZATURA E DELL’ACQUA. ANDATE A LOURDES . LA MADONNINA QUALCHE VOLTA IL MIRACOLO FA, PARAFRASANDO UNA CANZONE CHE ANCORA DOVEVO NASCERE. ESPOSTI DENUNZIE SI RIFANNO LE ELEZIONI, NON VI DIMENTICATE DI MANDARE I CERTIFICATI ELETTORALI ANCHE AI CINGHIALI SI POTREBBERO OFFENDERE.
NON VEDO IL MOTIVO DI TANTA PREOCCUPAZIONE. FATE CADERE LA GIUNTA IL SINDACO E IL CONSIGLIO. TUTTI A CASA E RIVOTATE. PROBLEMA RISOLTO. NATURALMENTE NULLA CONTRO LA SIGNORA IN QUANTO NON LA CONOSCO NON CONOSCO IL SUO PARTITO, MA SAREBBE UNA SOLUZIONE. CONTESTUALMENTE POTETE RISOLVERE E RIALZARE LA CITTA’ CHE ORMAI HA FATTO RIDERE TROPPO L’ITALIA, O COMPIANGERE LA SITUAZIONE DELLA SPAZZATURA E DELL’ACQUA. ANDATE A LOURDES . LA MADONNINA QUALCHE VOLTA IL MIRACOLO FA, PARAFRASANDO UNA CANZONE CHE ANCORA DOVEVO NASCERE. ESPOSTI DENUNZIE SI RIFANNO LE ELEZIONI, NON VI DIMENTICATE DI MANDARE I CERTIFICATI ELETTORALI ANCHE AI CINGHIALI SI POTREBBERO OFFENDERE.