Nell'interrogazione urgente del consigliere Rizzo: lentezza nell'assegnazione dei servizi, le misure anticovid impediscono ai privati di accedere ai bonus
Perché la città deve sciupare l’ennesima occasione? Questo si chiede Massimo Rizzo, consigliere comunale eletto con la lista Libera Me, riguardo i tanti bonus riguardanti il campo dell’edilizia messi in campo dal Governo centrale e che la città dovrebbe sfruttare.
Nella sua interrogazione urgente al sindaco e all’assessore preposto, inviata anche ai media, fa notare come quest’occasione di interventi edilizi sia ostacolata dalla burocrazia: tempi che si dilatano quasi a 3 mesi per passare dalla domanda, rimbalzando da un ufficio all’altro, all’ottenimento del servizio.
Quello che chiede Massimo Rizzo è che i professionisti del settore non siano ostacolati nella loro legittima attività professionale e, soprattutto, la città non perda l’occasione di usufruire dei bonus edilizi, tra cui particolare importanza per il decoro urbano ha il cosiddetto bonus facciate.
L’interrogazione integrale del consigliere Massimo Rizzo in tema di edilizia
PERCHÈ LA CITTÀ DEVE SCIUPARE L’ENNESIMA OCCASIONE?
In data odierna ho depositato un’interrogazione urgente al Sindaco ed all’assessore al ramo in tema di accesso al Dipartimento di Edilizia Privata.
È noto, infatti, che sono stati emanati una serie di provvedimenti legislativi che concernono il campo dell’edilizia (ECOBONUS, SISMABONUS, ecc.) che sono finalizzati a rimettere in moto un settore, quello edile appunto, attualmente in profonda crisi.
Inoltre, i medesimi provvedimenti consentirebbero una serie di interventi per la messa in sicurezza di molti immobili in condizioni di vetustà che, talvolta, rappresentano un pericolo per la pubblica incolumità.
Tuttavia, numerosi professionisti denunciano che la burocrazia, per l’ennesima volta, rappresenta un ostacolo alla legittima attività privata. Ed infatti, riferiscono che è possibile accedere al servizio di consultazione atti di archivio esclusivamente dopo aver prenotato l’appuntamento tramite il servizio online Timify;
Eppure, i medesimi professionisti denunciano che, ad oggi 9 aprile, il primo appuntamento disponibile viene concesso a metà giugno, e quindi dopo oltre 60 giorni. E questo solo per poter cercare un fascicolo, di cui, una volta trovato, è necessario eseguire le copie presso la copisteria convenzionata con l’ufficio, attività che richiede in media ulteriori 15 giorni.
In sostanza, dalla domanda all’ottenimento del servizio sono necessari circa 3 mesi! Sembrerebbe che, a dire degli stessi professionisti che denunciano tali impedimenti, che queste difficoltà siano dettate da misure concordate con l’amministrazione comunale e finalizzate al contenimento del contagio da Covid 19.
Non vi è chi non comprenda che, in una città dall’economia asfittica, ed in cui l’attività edilizia è praticamente ferma con migliaia di disoccupati nel settore edile, l’azione della Pubblica Amministrazione dovrebbe essere finalizzata ad agevolare l’attività privata consentita dalla normativa vigente e che, invece, rebus sic stantibus, l’organizzazione degli uffici scoraggia e disincentiva l’attività propedeutica e indispensabile dei professionisti.
Per queste ragioni, ho interrogato l’Amministrazione comunale per comprendere se abbia intenzione di intervenire con la dovuta urgenza, effettuate le necessarie verifiche, e nel rispetto delle norme dirette a contenere il contagio da Covid 19, affinché i professionisti del settore non siano ostacolati nella loro legittima attività professionale e, soprattutto, la città non perda l’occasione di usufruire dei BONUS EDILIZI, tra cui particolare importanza per il decoro urbano ha il cd. BONUS FACCIATE.