I sindacalisti Cisl hanno anche sottolineato l’importanza a realizzare dei processi di formazione e riqualificazione professionale che consentano ai lavoratori di essere competitivi in un mercato del lavoro in continua evoluzione
Industria, lavoro e sviluppo camminano insieme e bisogna trovare il modo per renderli compatibili con il territorio. È questo il messaggio che viene fuori dal Consiglio Generale della Fim Cisl di Messina che si è tenuto presso la sede del sindacato in viale Europa alla presenza del segretario provinciale Giuseppe Crisafulli, del segretario generale della Cisl Messina Tonino Genovese e del componente della segreteria confederale Nino Alibrandi con, ospite, anche il segretario provinciale della Fim di Palermo, Ludovico Guercio.
I temi d’attualità, dal contratto alle riforme, sono stati affrontati dal segretario provinciale nella sua relazione e poi approfonditi da Tonino Genovese che ha affrontato di petto, subito, l’attualità dell’incidente alla Raffineria di Milazzo.
«Ogni volta che accade un incidente è sempre una buona scusa per andare contro l’industrializzazione – ha detto il segretario della Cisl – ma, poi, per cosa fare al suo posto, nessuno lo dice. Bisogna chiudere, bisogna chiedere all’azienda di bonificare. E poi? Coltiviamo le ortiche?». Genovese ha quindi esortato tutti a non sottovalutare quanto avvenuto ma anche ad essere lucidi nella disamina. «È vero che c’è stato un incidente in Raffineria, non è stato grave ma è un segnale. Dicono che non sia successo nulla di straordinario ma, intanto, ci sono tre lavoratori che hanno problemi. A loro siamo vicini e questo deve farci capire che non bisogna abbassare l’attenzione su sicurezza, che noi dobbiamo pretenderla e l’azienda deve darla. Stavolta è andata bene, non possiamo sperare sempre nella buona sorte».
Genovese e il segretario della Fim Cisl Messina, Giuseppe Crisafulli, quindi, hanno lanciato un messaggio anche ai «profeti di sventura». «A loro – hanno detto – chiediamo che, sino al giorno in cui qualcuno non ci spiega come dare alternative al livello di produzione economica in quell’area, si mettano insieme a noi per pretendere sicurezza e qualificazione ambientale. Perché lì, chi lavora ci vive anche ed è più interessato di chiunque altro a una ambientalizzazione dell’area».
I sindacalisti Cisl hanno anche avvertito sull’importanza a realizzare dei processi di formazione e riqualificazione professionale che consentano ai lavoratori di essere competitivi in un mercato del lavoro in continua evoluzione. E bisogna riprendere il ragionamento sulla cantieristica e dei distretti della cantieristica, lavorare sulle infrastrutture».
Ultimo passaggio sulla Riforma previdenziale. «#PassoDopoPasso è lo slogan che abbiamo dato e basta ricordare da dove partivamo, ovvero dalla Legge Fornero che ha alzato i limiti di età e contribuzione per andare in pensione, con un meccanismo perverso legato all’aspettativa media di vita per tutti i lavori, senza distinzione. Oggi, con l’accordo sulla previdenza, abbiamo scardinato tutto ciò. I lavori non sono tutti uguali e per alcune categorie c’è la possibilità di andare in pensione prima grazie all’Ape sociale e, per i lavori gravosi, si è fermato il meccanismo legato all’aumento dell’età pensionabile».